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Cina: spariti 6 miliardi di dollari dalle banche, chi protesta è messo in quarantena

“Henan Bank, ridammi i soldi”. Questo è il coro che si leva da migliaia di cittadini riuniti fuori dalla Henan Bank, situata nella provincia rurale dell’Henan, in Cina. La ragione dietro ciò è una sospetta truffa operata ai danni di oltre 400.0000 clienti di sette banche locali, per una cifra di quasi 6 miliardi di dollari.

Oltre all’ingiustizia subita da parte delle banche, le migliaia di risparmiatori che avevano depositato nelle banche di Henan, e che in questi mesi cercavano di recuperare i soldi persi, hanno visto il loro “Codice Sanitario” diventare improvvisamente rosso il giorno in cui era programmata una protesta nella provincia della Cina.

Il codice qr sanitario rosso, in Cina, vuol dire una cosa chiara: quarantena stretta per 14 giorni. Infatti, coloro che erano in viaggio verso il luogo della protesta e il cui codice è diventato rosso sono stati fermati, portati in un hotel presidiato per la quarantena (senza fare alcun tampone) e rispediti a casa.

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Come si è arrivati a questo punto e cos’è il “Codice Sanitario” della Cina

Attirati dai vantaggiosi tassi d’interesse, dal 2020 molti investitori in Cina sono stati convinti a depositare i loro soldi in piccole banche della provincia dell’Henan. All’inizio del 2022, si è scoperto che la Henan New Wealth Group, proprietaria di tutte le piccole banche coinvolte, era sotto indagine per pratiche fraudolente. Da allora, migliaia di clienti non riescono più a prelevare soldi né a vedere alcunché una volta aperta l’app della banca, se non un enigmatico e inquietante “il sistema è in manutenzione”.  

Il 13 giugno, giorno in cui era programmata una protesta, il codice QR di molti risparmiatori arrivati nella città di Zhengzhou, in Henan, per riavere i propri soldi, è diventato improvvisamente rosso. Tutto ciò senza che i viaggiatori (provenienti da diverse parti della Cina) fossero venuti a contatto con persone a rischio. A ulteriore conferma della stranezza si aggiungeva il fatto che i familiari accompagnatori delle vittime della truffa possedevano, invece, ancora il codice QR verde. Ai fermati venne detto, inoltre, che il loro codice sarebbe tornato verde una volta lasciata la provincia di Henan. 

Il “Codice Sanitario” è un sistema che la Cina ha messo in campo per contenere il virus ed è legato a diverse app, come WeChat e Alipay. In questo modo, il sistema utilizza i dati delle varie app per stabilire il rischio di esposizione al virus di ogni persona. Non si tratta di un codice univoco per tutto il Paese; è gestito da diversi enti e in maniera diversa tra province e città cinesi. 

Quando l’app non rileva un rischio, all’utente è assegnato un “codice QR verde”, che non impone limitazioni. Se il codice è giallo, l’utente deve restare a casa per una settimana, se è rosso invece indica un alto rischio e la necessità di una quarantena di 14 giorni.

Ma chi decide il cambio colori, e perché è stato permesso ciò? Molti utenti di Weibo, social cinese, accusano le autorità di Henan di abuso di potere e molti altri post mostrano la disillusione maturata dai cittadini cinesi nei confronti della gestione della pandemia da parte della Cina:

“Devono essere stati gli hacker americani a far questo, vero?” (ironia)

“Dopo aver visto il caso durante il lockdown di Shangai, non mi sorprende nemmeno”

“Tutto ciò che possiamo fare è pregare che non accada anche a noi”

Intanto, ancora non si sa dove siano finiti i soldi di quasi mezzo milione di cittadini cinesi, né è completamente chiaro chi sia coinvolto nella truffa.

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Fonte: What’s on Weibo

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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