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Chi è Ryu Nakayama, il regista di Chainsaw Man

L’anime di Chainsaw Man è stato finalmente annunciato. Ma chi è esattamente Ryu Nakayama, il suo regista?

L’odierno annuncio di Chainsaw Man, sbandierato al mondo da studio MAPPA, non ha colto di sorpresa praticamente nessuno. L’adattamento animato era atteso con parecchio fervore da una grande quantità di fan dell’opera originale, a cura di Tatsuki Fujimoto, e in molti avevano individuato i MAPPA Stage 2021 come la perfetta occasione per rivelarlo al mondo. Così è stato.

Per soddisfare il grande pubblico, però, il semplice annuncio non è sufficiente. La domanda che tormenta maggiormente gli spettatori riguarda anche il come si presenterà l’adattamento: insomma, se questo si rivelerà all’altezza delle alte aspettative generate sia dall’hype sia dal recente output creativo che MAPPA ha diretto nei confronti di opere come Jujutsu Kaisen.

In questo contesto si inserisce Ryu Nakayama, nome che a primo acchito potrebbe effettivamente generare qualche spavento di troppo. Il neo-promosso regista è, appunto, alla sua prima vera esperienza in tale ruolo all’interno del panorama delle serie TV giapponesi, e già solo questo fatto ha instillato con successo il seme del dubbio nella mente di tante persone, convinte che l’adattamento animato di un’opera così popolare meritasse di meglio.

Chainsaw Man MAPPA

Per quanto sia vero che all’interno del panorama televisivo non abbia mai ricoperto il ruolo di regista generale di un adattamento animato, Ryu Nakayama ha comunque svolto questo ruolo in un contesto differente, quello dei video musicali. A lui è infatti attribuibile l’MV di Raison Detre degli Eve. Se il paragone tra un video musicale e un’intera serie televisiva vi potrà sembrare azzardato, sappiate che in fin dei conti le abilità necessarie per dirigere questi progetti sono essenzialmente le stesse, ma applicate ad una situazione differente.

Per l’occasione, Nakayama ha creato un mondo dall’estetica peculiare e ce lo ha introdotto con cura dando vita a tutto il suo fascino, sapendo cogliere la triste solitudine e l’affannosa ricerca della completezza che fa parte della dimensione personale ed intima dell’essere umano senza sacrificare l’azione, la frenesia e la spettacolarità delle battaglie del mondo dei sogni.

Il background principale dal quale il promosso-regista proviene, però, è quello dell’animazione. Nakayama è infatti principalmente noto come animatore, e i suoi lavori passati sono un ottimo indizio su ciò che potremmo finire per vedere in Chainsaw Man, qualora si verificassero le giuste circostanze produttive.

Uno dei primi show in cui ha avuto modo di sfoggiare le sue abilità è stato Yozakura Quartet: Hana no Uta (da cui è tratta la scena del primo video sopra). E ciò non sorprende, in quanto il progetto era pregno di talenti ed opportunità di esprimersi. Parliamo dello stesso anime che ha fatto debuttare Shingo Yamashita, il quale ha partecipato, proprio come Nakayama, a Jujutsu Kaisen.

Non è assolutamente necessario scendere ad analizzare i dettagli che compongono il suo approccio per notare la bravura con cui l’animatore mette in piedi scene d’azione interessanti, qualità da tenere assolutamente in conto nel momento di giudicare quanto sia adatto a ricoprire il ruolo di regista di uno show così movimentato. Per quanto magari non sarà lui a realizzare le scene d’azione, per lo meno sappiamo che alle redini ci sarà una persona che sa come queste funzionano e come debbono essere trattate.

Nakayama non ha mai diretto un’intera stagione televisiva prima d’ora, ma dei singoli episodi invece si. Certo, accollarsi il peso di amministrare un’intera stagione di un anime non è lo stesso di farsi carico di un singolo episodio, ma l’esperienza passata in termini manageriali ottenuta con questi lavori si farà sicuramente sentire.

Come già anticipato Nakayama ha già lavorato in una recente produzione MAPPA, ovvero Jujutsu Kaisen, e proprio in questa ha ricoperto il ruolo di regista di un singolo episodio. Attenzione, non di un qualunque episodio, ma del numero 19. Attribuire a lui e soltanto a lui il merito della qualità dell’episodio in questione sarebbe assolutamente scorretto ed erroneo, ma è chiaro che Nakayama è in grado di tirar fuori dei momenti memorabili e scene ambiziose.

Insomma, l’anime di Chainsaw Man troverà in Nakayama una risorsa con tutte le carte in regola per riuscire a fare giustizia all’opera. Il regista non sarà ancora incredibilmente famoso né tanto meno godrà di un portfolio da far invidia alle grandi personalità del settore, ma è sicuramente un artista con la testa sulle spalle le cui peculiarità ben si adattano a ciò che Chainsaw Man dovrebbe essere.

Che poi lo show riesca effettivamente a rimanere in piedi, o addirittura a rivelarsi all’altezza del suo potenziale, è un discorso più complesso nel quale non si può fare a meno di includere ulteriori variabili, però almeno possiamo esser certi di una cosa: Chainsaw Man non è assolutamente nelle mani di uno sprovveduto.

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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