Secondo un’inchiesta di Reuters, alcuni dipendenti di Meta avrebbero creato alcuni chatbot basati su celebrità come Taylor Swift e Scarlett Johansson, senza alcun loro consenso. Questo è già un problema di per sé perché si va a sfruttare l’immagine di una persona a sua insaputa, ma a complicare la faccenda è il fatto che i chatbot siano stati creati per essere provocanti e flirtare con chi li utilizza.
Dei dipendenti di Meta creano chatbot provocanti basati su Taylor Swift e altre celebrità
Tra i chatbot incriminati ve ne sarebbero almeno tre dedicati a Taylor Swift – due dei quali creati direttamente da un dipendente Meta – ed essi genererebbero immagini intime e avvierebbero conversazioni a sfondo sessuale con gli utenti, superando i limiti fissati dalle linee guida della compagnia.
Negli ultimi anni i chatbot AI hanno avuto una gran evoluzione che ha reso possibili interazioni sempre più complesse, fino a simulare relazioni personali come si vede nel film Lei di Spike Jonze, con studi che evidenzino come il 40% è disposto a intrattenere relazioni con le AI. E in questo caso molti farebbero la fila, visto che potrebbero simulare una relazione con una celebrità.

Intimità digitale e questioni etiche aperte
Il portavoce di Meta, Andy Stone, ha dichiarato che l’azienda consente la generazione di immagini contenenti figure pubbliche, ma non materiale di natura esplicitamente sessuale. Infatti di fronte alle rivelazioni, l’azienda di Zuckerberg ha eliminato numerosi chatbot – inclusi alcuni etichettati come parodie, solitamente tollerati finché non superano un certo limite.
Il caso solleva interrogativi più ampi sul ruolo dell’AI nella rappresentazione digitale delle persone e sulla tutela dei diritti d’immagine: ormai è sempre più sottile la linea che separa l’intrattenimento dalla manipolazione non autorizzata.

Swift e le altre celebrità coinvolte non hanno fatto dichiarazioni in merito. Già Johansson lo fece nel maggio 2024, quando si scontrò con OpenAi perché l’azienda usò la sua voce senza autorizzazione per Sky, modello di ChatGPT-4o.