La Fase 7 dei Marvel Studios sembra destinata a rappresentare un vero punto di svolta per il franchise. Dopo anni di intrecci narrativi, universi alternativi e linee temporali sovrapposte, Avengers: Doomsday non sarà soltanto un evento cinematografico colossale, ma anche il preludio a un vero e proprio reboot del Marvel Cinematic Universe. Una scelta ambiziosa, confermata dalle recenti indiscrezioni condivise da Alex Perez e The Cosmic Circus, che puntano a ridefinire l’universo Marvel per i prossimi dieci anni.
Secondo i rumor, ciò che abbiamo conosciuto finora non sarebbe mai stata la vera Terra-616. I film e le serie avrebbero infatti seguito una versione artificiale del celebre universo Marvel, manipolata da Colui Che Rimane per escludere alcuni personaggi chiave. Questa realtà alternativa, ribattezzata “Terra Prime“, spiegherebbe molte incongruenze emerse nel corso delle ultime fasi. Dall’assenza storica dei Fantastici Quattro, ricordati da Doctor Strange soltanto come una “band” degli anni ’60, fino a un Charles Xavier ridotto a semplice professore e a un Erik Lehnsherr che non ha mai indossato l’elmo di Magneto.
Queste omissioni, più che semplici buchi narrativi, avrebbero quindi una ragione precisa, funzionale a quello che accadrà in Avengers: Secret Wars, cioè un reset totale, pronto a riunire finalmente Avengers, X-Men e Fantastici Quattro nella stessa realtà condivisa.
Secret Wars e il futuro della Fase 7
Il colpo di spugna previsto in Secret Wars ridisegnerà la mappa del multiverso, dando vita a una nuova Terra 616 “originaria”, come avrebbe sempre dovuto essere. Nella pratica, ciò significherà un universo in cui la coesistenza tra gli Avengers e gli altri grandi team Marvel sarà naturale, con il pubblico e i personaggi stessi convinti che sia sempre stato così fin dall’inizio.
Un’operazione che richiama il concetto di “Crisis” tipico dei fumetti DC, ma che nel contesto Marvel apre possibilità infinite, quali il ritorno di eroi e villain già visti, magari in versioni leggermente diverse, e il rilancio di storie che potranno prendere direzioni inedite pur restando familiari. Alcuni eventi iconici del franchise, secondo Perez, potrebbero presentarsi alterati, con nuovi sviluppi che metteranno alla prova le aspettative anche degli spettatori più fedeli.
Nel complesso, la mossa viene spiegata utilizzando come esempio Crisis on Infinite Earths delle serie The Flash e Arrow, dove al termine tutte le realtà diventano una sola. In questo caso, dopo Avengers: Secret Wars, tutti i personaggi delle varie serie e dei vari film Marvel finora conosciuti e appartenenti a universi differenti, convergeranno in uno solo, aprendo a molteplici possibilità narrative, quali un nuovo Iron-Man, un nuovo Capitan America e persino la possibilità di esplorare nuovamente la storia di Kang, messa da parte con il caso Jonathan Majors, in favore della storyline del Dottor Doom.
Eroi e nemici avranno il loro destino alterato, cosa che permetterà a personaggi come Black Widow di tornare in vita e in scena. Nonostante ciò, quando Kevin Feige confermò lui stesso questo “reset” del MCU, disse che nei piani c’è il recasting di molti dei personaggi originali, aprendo anche alla possibilità del progetto Champions/Young Avengers, ma secondo le indiscrezioni, uno sembra essere salvo in ogni caso, ovvero la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen. Per il resto, la scelta è molto interessante, consentendo alla Marvel di rivisitare storie e di riportare in auge alcuni villain noti, soprattutto quelli dell’organizzazione Hydra.
Il nuovo corso avrà il compito di unificare un MCU che negli ultimi anni è apparso sempre più dispersivo. E il reboot non sarà un semplice ricominciare da capo, ma un passaggio narrativo che giustifica il ritorno dei grandi assenti e l’ingresso delle nuove generazioni di eroi. Dal debutto ufficiale degli X-Men al lancio dei Fantastici Quattro, fino al riposizionamento dei personaggi storici, l’obiettivo è quello di dare nuova linfa vitale a un universo narrativo che non vuole smettere di sorprendere.
