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Un nuovo Live-Action di Dragon Ball può essere realizzato? Tra redenzione e sfide complesse

Il mondo dei live-action tratti da manga e anime è un terreno minato, costellato di fallimenti clamorosi e qualche raro, inaspettato successo. Per ogni Alita: Battle Angel o l’acclamatissimo One Piece, ci sono decine di Death Note (quello di Netflix, per intenderci) e, soprattutto, l’ombra ingombrante di Dragon Ball: Evolution. Il film del 2009 è diventato l’emblema di tutto ciò che può andare storto in un adattamento, tanto da essere considerato persino dal suo ex-editor, Kazuhiko Torishima, come “il più grande errore di Shonen Jump“.

La sua ricezione fu così disastrosa che, si dice, spinse persino Akira Toriyama a intervenire, creando il film Dragon Ball Z: La battaglia degli dei e dando vita a quella che oggi conosciamo come l’era di Dragon Ball Super. Un trauma collettivo per una generazione di fan che, da allora, ha guardato con sospetto e apprensione a ogni voce e dichiarazione di un potenziale nuovo live-action. Eppure, il vento è cambiato. Il successo straripante della serie One Piece di Netflix ha dimostrato che, se gestiti con cura, passione e un budget adeguato, questi adattamenti possono non solo funzionare, ma conquistare il cuore di un pubblico vastissimo, inclusi i puristi più scettici.

La domanda, quindi, sorge spontanea: se One Piece ce l’ha fatta, può farcela anche Dragon Ball? Bisogna dire con franchezza che non ci vuole molto a fare di meglio di Dragon Ball: Evolution, se consideriamo che persino l’attore di Goku si è scusato per il film che oggi viene descritto come un totale fallimento, superato soltanto da Velma nel 2023; il vero problema è fare qualcosa di davvero buono. Le sfide per un live-action di Dragon Ball al giorno d’oggi sono molteplici e complesse, a cominciare dalla scelta del punto di partenza che rappresenta un interrogativo cruciale.

Sarebbe più saggio iniziare dall’infanzia di Goku, con le sue avventure più spensierate e avventurose? O buttarsi direttamente nell’epica e adrenalinica saga di Dragon Ball Z, con la sua iconica trasformazione in Super Saiyan? O, ancora, si dovrebbe optare per una storia originale, pur correndo il rischio di alienare una base di fan che chiede a gran voce fedeltà assoluta al materiale di origine? Ogni scelta presenta rischi e opportunità, ma la lezione di One Piece è chiara: la fedeltà (narrativa, visiva e di spirito) è la chiave.

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Un nuovo Live-Action di Dragon Ball può essere realizzato? Tra redenzione e sfide complesse 3

Le sfide impossibili di un adattamento

Eppure l’eventuale successo di un live-action di Dragon Ball non si misurerebbe solo sulla fedeltà narrativa, ma soprattutto sulla sua capacità di portare su schermo un universo visivamente unico e, per molti versi, estremo. I personaggi di Akira Toriyama hanno un design inconfondibile, con tratti somatici esagerati, acconciature improbabili e un fisico che in pochi possono permettersi. Trovare un cast in grado di incarnare non solo l’aspetto, ma anche l’essenza di personaggi come Goku, Vegeta, Piccolo o Bulma sarebbe un’impresa titanica. Il pubblico di oggi, desideroso di trovarsi davanti a una fedeltà visiva quasi maniacale, non perdonerebbe un casting sbagliato o delle parrucche posticce.

Ma la vera sfida, quella che ha affossato Dragon Ball: Evolution e che richiederebbe un investimento economico colossale, è la resa degli effetti speciali. Le battaglie di Dragon Ball sono pura energia grazie a sfere di Ki, onde energetiche come la Kamehameha, esplosioni planetarie e combattimenti a velocità supersonica. Realizzare tutto questo in maniera credibile, senza far sembrare il prodotto una parodia di bassa lega, richiederebbe un budget mostruoso, probabilmente superiore a quello di molti blockbuster di supereroi odierni. Il lavoro fatto da One Piece, con i suoi effetti speciali curati e integrati alla perfezione nel tessuto della serie, dimostra che è possibile, ma il tipo di azione di Dragon Ball è su un altro livello di complessità.

Non è solo questione di ricreare un singolo potere, ma di animare interi scontri che durano minuti, se non interi episodi, con un’intensità e una dinamica che sono il cuore pulsante dell’opera. In sintesi, un live-action di Dragon Ball è ancora possibile, ma a un costo altissimo. Non si tratta più solo di redimersi ed evitare gli errori del passato, ma di superare le aspettative e le difficoltà intrinseche di un’opera che ha definito un genere. Forse, con il successo di One Piece e l’evoluzione tecnologica, il sogno potrebbe non essere così irrealizzabile.

Dragon Ball Evolution
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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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