Il noto animatore e character designer Sushio (conosciuto particolarmente per Kill La Kill) ha scatenato un acceso dibattito politico e mediatico in Giappone: lo scorso 5 luglio ha scritto su X/Twitter un post di supporto nei confronti della politica Uryū Hirano, candidata indipendente per la Camera Alta giapponese che ha fatto delle dichiarazioni nazionaliste e di estrema destra.
Nel post poi eliminato, Sushio scriveva che il nome e il modo di vivere della politica sono “fighi”, e un link che rimandava a una pagina che parlava di un comizio della politica tenutosi alla stazione di Shinjuku. Alcuni utenti hanno reagito a sostegno della visione di Sushio, con siti come Yaraon che si sono riempiti di dichiarazioni xenofobe e anti-sinistra, anche se va detto che rappresentano soltanto una minoranza dell’opinione pubblica giapponese. Infatti non sono mancate le critiche, sfociate anche in un dibattito tra i fan dell’artista, delusi dal vederlo sostenere una politica che non apprezza particolarmente le persone di altri paesi (in particolare i cinesi).

Sushio si “scusa”
Il 9 luglio Sushio ha pubblicato un lungo messaggio di scuse su X, reso pubblico dopo una “dettagliata conversazione” con la produttrice di Trigger, Tsumiko. In quel momento, pur inizialmente incapace di comprendere la gravità delle sue parole, ha ammesso di aver realizzato il proprio errore grazie alle riflessioni condivise, e ha spiegato di aver trascurato la responsabilità verso i fan e verso l’industria, cosa che gli ha fatto realizzare quanto i manga e gli anime non siano frutto solo del suo talento, ma di un lavoro collettivo
Ha dichiarato di voler riguadagnare la fiducia dei fan attraverso le sue azioni e la sua arte, affermando l’importanza di guardare alle reazioni come fonte di crescita, non di chiusura. Il post ha ricevuto migliaia di interazioni (oltre 3.000 like e 1.400 condivisioni), con risposte che spaziano dal perdono al dissenso. Un utente ha scritto: “Do better”, a sottolineare come l’industria anime viva in uno spazio globale dove la collaborazione internazionale è imprescindibile.
