I Creepy Nuts non sono più una sorpresa. Il duo giapponese composto da DJ Matsunaga e dal rapper R-Shitei ha smesso da tempo di essere una “rivelazione”, diventando un riferimento assoluto per la fusione tra musica urbana e mondo anime. Ormai è imminente l’uscita di Call of the Night, al ritorno nel panorama con una seconda stagione in arrivo il 4 luglio, e per questo motivo i riflettori sono tornati puntati sul duo grazie a Mirage, quella che sarà la nuova opening della stagione dell’anime e che sta già facendo il giro dei social, pur non essendo ancora disponibile nella sua versione completa.
Call of the Night non è solo un anime estetico e carico di atmosfera. È anche una riflessione notturna sul senso di fuga, sull’alienazione, sull’inquietudine dei sentimenti. E proprio su queste coordinate si muove Mirage, che unisce la musicalità del vocal giapponese con il ritmo afrobeat, in un mix tanto inaspettato quanto irresistibile. Il risultato? Una hit virale ancor prima del debutto ufficiale. Su TikTok dove hanno pubblicato l’anteprima, la canzone sta già facendo ballare migliaia di utenti, accompagnata da coreografie originali più o meno improvvisate, mentre su Instagram i reel con Mirage come colonna sonora si moltiplicano senza sosta.
I Creepy Nuts sembrano avere un radar infallibile per l’effetto “banger”. Dopo il successo di Bling Bang Bang Born per Mashle e di Otonoke per Dandadan, con Mirage si confermano maestri nel centrare l’immaginario musicale del momento. Le loro produzioni sono capaci di mantenere una forte identità artistica pur adattandosi al contesto narrativo degli anime, arricchendo l’esperienza audiovisiva in modo potente e coerente. Per questo motivo i fan continuano a dire che il gruppo “non sbaglia”, sintomo che ogni loro canzone è azzeccata e riesce a soddisfare il pubblico.

La notte come riflesso di sé: parole e sensazioni della nuova opening di Call of the Night
Il commento rilasciato dal gruppo a proposito di Mirage è denso di significato, e rivela un approccio quasi autobiografico alla creazione. “La prima stagione descrive la gentilezza asciutta della notte… la seconda stagione descrive il lato umido della notte e il suo ruolo di luogo in cui abbandonare attaccamenti e rimpianti persistenti”. In poche righe, si delinea il tentativo di raccontare non solo un’atmosfera, ma una condizione esistenziale. La notte, in questo caso, è una protagonista silenziosa, una presenza ambigua in cui perdersi e forse ritrovarsi.
È evidente che questo tipo di lettura della notte trova eco anche nei fan, in molti dei quali la canzone ha acceso una connessione personale, generando empatia e attrazione. Per questo motivo Mirage sicuramente funziona come brano da opening, ma in realtà si eleva anche a vero e proprio manifesto emozionale, in grado di unire il tono malinconico del testo alla frenesia ritmica della produzione musicale.
La scelta di inserire questa opening in un momento delicato della serie, con una nuova serie e persino un nuovo arco del manga conclusosi a gennaio 2025, è tutt’altro che casuale. Call of the Night si prepara a una seconda stagione che non sarà soltanto un proseguimento, ma una svolta tematica e visiva. E con una opening sonora già virale, le premesse per un successo raddoppiato ci sono tutte e ci sentiamo di dire che la canzone in questione contribuirà all’interesse verso l’opera, attraendo nuovi fan che ancora non hanno scoperto Call of the Night e che, idealmente, ne rimarranno affascinati.
