Nel decennale di The Witcher 3: Wild Hunt, CD Projekt RED ha annunciato un passo epocale per la sua community, quale l’introduzione del supporto cross-platform per le mod. Si tratta di un cambiamento radicale nel modo in cui le modifiche amatoriali e semi-professionali al celebre RPG possono essere create, condivise e installate. Un’evoluzione che porta il gioco, già considerato un classico moderno, in un nuovo capitolo fatto di accessibilità e partecipazione collettiva, estesa anche a chi gioca su console.
Il supporto multipiattaforma sarà disponibile entro la fine del 2025 grazie a un aggiornamento che introdurrà l’integrazione ufficiale con mod.io, un servizio dedicato alla gestione di contenuti generati dagli utenti. In questo modo, le mod non saranno più una prerogativa dei soli giocatori PC, ma anche chi possiede The Witcher 3 su PlayStation 5 e Xbox Series X|S potrà finalmente esplorare mondi alternativi, texture migliorate, missioni aggiuntive e modifiche estetiche. Non tutte le mod saranno compatibili, a causa delle diverse linee guida sui contenuti delle piattaforme, ma si prevede comunque un archivio condiviso piuttosto ampio.
Per utilizzare le mod cross-platform, sarà necessario un account su mod.io collegato al profilo CD Projekt RED. Questo passo rende il modding più ufficiale e integrato, senza però escludere gli strumenti già esistenti come i servizi Nexus Mods e Steam Workshop, i quali continueranno a essere utilizzabili su PC. Tuttavia, per ottenere l’accesso alle mod su console, mod.io resterà l’unica via autorizzata. E per chi desidera contribuire attivamente alla scena, sarà comunque necessario creare le mod attraverso il REDkit, l’editor ufficiale su PC.

The Witcher 3: Modding democratico e nostalgia ben gestita
Il progetto è da considerare un tributo alla longevità e all’impatto culturale di The Witcher 3, così come, allo stesso tempo, può essere considerato un manifesto sulla direzione futura del rapporto tra sviluppatori e community. La mossa di CD Projekt si allinea con un trend sempre più evidente nell’industria videoludica di abbattere le barriere tra piattaforme e incentivare l’espressione creativa dei fan.
Un’attenzione speciale è riservata anche al rispetto dei contenuti, dato che le FAQ ufficiali dell’iniziativa spiegano come ogni mod disponibile su mod.io dovrà essere conforme alle Linee guida sui contenuti dei fan e all’accordo con l’utente di CD Projekt RED, un passo necessario per garantire un’esperienza coerente e rispettosa su tutte le piattaforme. Intanto, CD Projekt non ha perso occasione per aggiornare i dati di vendita. The Witcher 3: Wild Hunt ha superato i 60 milioni di copie, confermandosi uno dei giochi più venduti di sempre.
Per festeggiare il decimo anniversario, infatti, tutta la serie è andata in sconto, permettendo ai (pochi) rimasti che non hanno ancora esplorato la serie, di recuperare. Per chi si chiede se un eventuale arrivo del gioco sulla futura Nintendo Switch 2 potrebbe accompagnarsi a questa rivoluzione modding, CD Projekt ha risposto con cautela, senza confermare né smentire. Ma se il futuro del modding è condiviso, non è azzardato pensare che la vera prossima frontiera sarà proprio la totale unificazione dei sistemi.
