Warhammer 40.000: Dawn of War è stato per anni una colonna portante del panorama strategico in tempo reale. Nato nel 2004 dall’estro creativo di Relic Entertainment, il titolo seppe imporsi non solo come una delle migliori trasposizioni videoludiche dell’universo di Warhammer 40K, ma anche come un esempio di design raffinato e gameplay avvincente. A distanza di oltre vent’anni, il gioco si prepara a tornare con una nuova veste grazie alla Definitive Edition, una riedizione che punta a riaccendere la passione degli storici fan e a incuriosire nuove leve, disponibile nel 2025 su PC via GOG o Steam.
Questa nuova edizione non si limita a un lifting superficiale, in quanto l’intero comparto tecnico è stato aggiornato con texture quadruplicate in risoluzione, riflessi dinamici, luci e ombre migliorate, il tutto mantenendo lo stile visivo originario, che resta tra i più iconici del genere. Si tratta di un equilibrio delicato tra nostalgia e innovazione, che promette di offrire una nuova esperienza senza tradire il passato. Il risultato, come visibile anche nel trailer, è una pulizia visiva che rende leggibili e coinvolgenti anche le battaglie più caotiche, in uno scenario di guerra totale che trasuda atmosfera grimdark da ogni pixel.
Un altro elemento che ha fatto la fortuna del gioco originale è la comunità. E la Definitive Edition strizza l’occhio proprio a quella fanbase devota, integrando un Mod Manager ufficiale che consente la gestione semplice di mod e contenuti personalizzati, anche ereditati da oltre vent’anni di creazioni amatoriali. Un tributo sentito a chi ha mantenuto vivo Dawn of War ben oltre il ciclo vitale previsto da qualunque publisher.

I punti di forza di Dawn of War: fazioni, campagne e contenuti infiniti
L’edizione definitiva porta con sé un bottino di contenuti da far invidia a molte produzioni moderne. Le quattro campagne disponibili coprono archi narrativi che vanno dalla classica caduta di Tartarus, cuore pulsante della campagna dei Blood Ravens, fino all’epica Tempesta dell’Anima nel sistema Kaurava, giocabile con tutte e nove le fazioni incluse.
Proprio le fazioni rappresentano uno dei maggiori punti di forza. Dai devastanti Space Marines ai brutali Orks, passando per l’eleganza mortale degli Eldar e il caos incarnato dei Marines traditori, ogni schieramento propone uno stile di gioco radicalmente diverso, amplificando la rigiocabilità e la profondità strategica. Non mancano fazioni ampiamente amate come i Necron, i Tau e le Sorelle della Battaglia, tutte riproposte con un livello di dettaglio mai visto prima. Insomma, ogni fan dell’universo di Warhammer 40K potrà trovare la sua fazione preferita tra quelle elencate disponibili:
- Space Marines – il pugno corazzato dell’Imperatore
- Orks – ferocia e numeri schiaccianti
- Eldar – velocità, finezza e letalità
- Caos – corruzione, potere demoniaco e Space Marines traditori
- Guardia Imperiale – disciplina e potenza meccanizzata
- Tau – tecnologia e superiorità a distanza
- Necron – antichi, inarrestabili, implacabili
- Dark Eldar – sadismo e mobilità
- Sorelle della Battaglia – fede incrollabile e purificazione con il fuoco

Con oltre 200 mappe, una quantità smisurata di unità, ambientazioni variabili e una promessa di compatibilità con mod future e passate, Dawn of War – Definitive Edition si propone come un vero e proprio monumento al genere RTS. Il titolo non ha ancora una data ufficiale d’uscita, ma l’annuncio basta a rinfocolare l’hype tra i veterani del settore.
Nel frattempo, questo nuovo approccio di Relic sembra inserirsi in un trend più ampio, quello delle “definitive editions” come per esempio la Master Crafter Edition di Space Marine presentata assieme alla riedizione di Dawn of War, che non si limitano a restaurare, ma reinterpretano in chiave moderna i classici del passato. In un’epoca in cui molti giochi tripla A si giocano tutto nei primi tre mesi di vita, c’è qualcosa di profondamente rassicurante nel vedere tornare in auge opere longeve, con l’ambizione di durare ancora nel tempo.
