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Outward: Definitive Edition, Recensione – Si deve proprio fare porting su tutto?

Da qualche giorno, più precisamente dal 28 Marzo 2023, è uscita su Nintendo Switch la Definitive Edition di Outward, titolo sviluppato da Nine Dots Studio e SneakyBox, per cui esistono anche le versioni per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC. Questa versione del gioco, oltre al titolo originale, comprende i due DLC “I soroboriani” e i “Tre fratelli”.

Outward è un titolo per giocatore singolo, che supporta la cooperativa online e a schermo condiviso in locale: è un GDR di sopravvivenza con una spruzzata di meccaniche souls-like, dove la strategia e l’attenzione sono fondamentali per sopravvivere nel mondo di Aurai un giorno in più.

Abbiamo provato la nuova versione di Outward per Nintendo Switch dopo averlo già giocato nella versione PC, e dopo diverse ore di gioco, oltre alle ovvie differenze tra le due piattaforme, abbiamo cominciato a porci una domanda fondamentale che sarà il leitmotiv di questa recensione: ma si deve proprio fare porting su tutto?

Outward: Definitive Edition cover

Un survival che funziona

Prima di addentrarci nelle differenze tecniche e grafiche, soffermiamoci prima sul comprendere che cos’è Outward e come funziona: siamo all’interno del mondo di Aurai, il nostro protagonista è un membro della tribù della città di Cierzo e per colpa di errori del passato commessi dalla nostra famiglia, grava su tutta la nostra stirpe un debito di sangue che prima o poi qualcuno deve estinguere, pena l’esilio dalla tribù.

In termini di lore, ci sono due modi di estinguere il debito di sangue che grava sulla famiglia: riuscire a raccogliere 150 monete d’oro prima di cinque giorni o, ancor più complesso, trovare il modo di farsi benedire con un favore tribale da qualcuno che vive a Cierzo. Il nostro “tutorial”, infatti, comincia mettendoci subito di fronte alla necessità di correre dappertutto alla ricerca di queste 150 monete da trovare per poter rimanere in città, impresa non facile.

Outward: Definitive Edition Cierzo

La popolazione di Cierzo non è abituata a uscire fuori dalle mura della città, e infatti ci viene detto fin da subito che avventurarsi oltre i confini della tribù è troppo pericoloso, cosa che scopriremo sulla nostra pelle dopo poche ore di gioco: il mondo è terrificante, ogni angolo riserva pericoli e senza una buona strategia, che comprende razioni di cibo e acqua, pozioni e un equipaggiamento sufficiente, si rischia di morire e perdere tutto.

Avevamo già trovato all’epoca della versione PC molto valido l’equilibrio tra le varie abilità, le passive, il bisogno di cibo, di acqua e di riposo e i malus che scaturiscono dal dormire poco, dal non mangiare e bere a sufficienza. Outward infatti premia chi è impavido, ma allo stesso tempo chi sa pianificare la propria vita meticolosamente, con il giusto riposo, la giusta preparazione prima di ogni missione e soprattutto chi mette attenzione anche alla propria build del personaggio, per evitare passive o abilità inutili che potrebbero non servire.

Outward: Definitive Edition statistiche sopravvivenza

La coop rende tutto più divertente

Non ci sono molti titoli che hanno le stesse caratteristiche di Outward, ma questo non significa che il titolo di Nine Dots non sia valido, anzi. Soprattutto in cooperativa con gli amici, diventa molto divertente sperimentare una build mentre il vostro amico ne sperimenta un’altra, e anche l’esperienza ne giova completamente: se voi vi concentrerete su passive che aumentano la salute e il combattimento corpo a corpo, il vostro amico può sperimentare una build da mago o da assassino, evitando più che mai lo scontro frontale per evitare di morire immediatamente.

Outward: Definitive Edition abilità

Anche la meccanica del riposo con il sacco a pelo fuori dalle mura migliora in compagnia; quando si dorme, infatti, ci sono tre cose da tenere in considerazione: il riposo (che aumenta la stamina e la salute persa a causa della stanchezza, e che non si può recuperare con cibo e pozioni), la guardia (la possibilità di essere attaccati durante la notte) e le riparazioni (la possibilità di riparare il proprio equipaggiamento senza dover passare da Cierzo o da altre città vicine). Quando si è in compagnia, si possono pianificare le ore di sonno e la guardia, utilizzando qualche ora ciascuno per evitare di essere assaliti durante la notte, specie nelle zone più pericolose.

La compagnia diventa pressoché fondamentale non solo durante i combattimenti, ma anche durante le razzie nei vari dungeon: avere due inventari significa avere molti più soldi da spendere e da investire in equipaggiamenti, ricette e quant’altro. Inoltre, se le build dei personaggi sono diverse, si può trovare e scambiare equipaggiamento molto più facilmente.

Outward: Definitive Edition riposo

Non è un gioco da Switch

Non vogliamo essere cattivi, ma Outward non è assolutamente un gioco da Switch e il lavoro che è stato fatto nel porting di questa versione parla da sé: la grafica è terribile, e la console non riesce a gestire una delle componenti fondamentali del titolo, ovvero i fenomeni atmosferici. Ci è capitato di trovarci sulla spiaggia di Cierzo durante un temporale, e la sabbia è diventata totalmente bianca all’improvviso. Gli alberi sono diventati un ammasso di pixel verdi, e la pioggia stessa sembrava più un glitch grafico che vera pioggia.

Outward già di suo, nonostante sia un gioco del 2019, non gode di una grafica eccelsa, cosa che influisce sul fatto di non avere rallentamenti nei momenti più concitati dell’azione. Ma mentre su PC si riesce ad accettare maggiormente la scelta degli sviluppatori, su Nintendo Switch diventa letteralmente una croce, ancor di più se si gioca direttamente sullo schermo della console e non sul dock. Anche per quanto riguarda il frame rate, nonostante sia pressoché stabile, spesso fatica e perde qualche secondo a caricare le texture della mappa dove ci troviamo, in particolare durante gli scatti e la corsa.

Outward: Definitive Edition Cierzo sotto la pioggia

Uno degli oggetti importanti dell’avventura iniziale, di fatto, è la sabbia blu: una sabbia speciale che si può trovare nelle spiagge fuori dalle mura di Cierzo e che si nota di più durante la notte, perché salta leggermente all’occhio per dei puntini azzurri sopra la sabbia gialla. Ecco: era già difficile scovarla per PC, figuriamoci su uno schermo così piccolo.

Anche la scelta dei luoghi bui su Switch ci è sembrata ancora più complicata rispetto che su PC: per scelta degli sviluppatori, un luogo buio deve essere complesso da esplorare e la lanterna (soprattutto quella più vecchia, ma se ne troveranno di migliori) deve avere una luminosità ridotta (che ci può stare). Nonostante tutto, già su PC ci era sembrata una scelta un po’ forzata e ci aveva costretto a tirare su la luminosità per vedere qualcosa in più dentro le caverne. Su Switch è molto peggio, perché il limite di luminosità è minore. Quindi si rischia davvero di perderci la vista dentro un dungeon, sforzandosi di vedere cosa abbiamo intorno.

Outward: Definitive Edition grotta

Conclusioni finali su Outward

Outward è uno di quei giochi da fare in coop con gli amici, dove di fatto riesce a dare il massimo: diverte, fa arrabbiare il giusto grazie a quel grado di sfida unico del survival, ma che può essere reso più semplice dalla collaborazione con un’altra persona. Ci sono sicuramente survival migliori di questo, ma è anche vero che non ci sono molti giochi in coop che divertono allo stesso modo.

Se state cercando un titolo da fare con un amico che possa darvi quelle sensazioni nostalgiche di parata, schivata e strategia di un souls-like, con aggiunta la componente di sopravvivenza dove bisogna stare attenti a tutto, allora questo è un gioco che potrebbe stare (ancor di più in offerta) nelle vostre librerie. Solo un consiglio: se avete possibilità di scegliere la console, non scegliete Nintendo Switch.

Outward: Definitive Edition Pro e Contro

LEGGI ANCHE: Unicorn Overlord su Switch, recensione – Uno strategico con i fiocchi

Outward: Definitive Edition

Voto: - 6.2

6.2

/10

Outward: Definitive Edition è un survival GDR sviluppato da Nine Dots Studio e SneakyBox per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC e Nintendo Switch.

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Giovanni Noto Nani

Giovanni Noto Nani

Scrittore, videogamer, appassionato di fantasy, con l'ambizione di realizzare un sogno: vivere da barbagrigia sulle alture di Hrothgar Alto.

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