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Call of Duty: causa da 680 milioni intentata da Scump e H3CZ contro il monopolio esport di Activision

Activision Blizzard King finisce, ancora una volta, nei guai per quanto riguarda le loro decisioni e la loro gestione degli esports, in questo specifico caso a essere sotto i riflettori è la Call of Duty League, considerata un autentico monopolio, volto a scoraggiare e impedire qualsiasi partecipante dallo sfruttare altre occasioni per massimizzare il loro guadagno, imponendo restrizioni nei momenti più critici, quando non si dispone del tempo sufficiente per valutare accuratamente la situazione.

Questa cosa fu svelata nel 2020 da Seth Abner, famosissimo giocatore competitivo di Call of Duty, meglio conosciuto nella community come Scump, il quale diffuse l’informazione attraverso un post, rischiando una causa legale pur di far sapere a tutto il mondo i modi di fare di Activision. Ogni giocatore doveva firmare un contratto davanti a dei responsabili, senza poterlo revisionare assieme ai loro avvocati, il tutto durante dei momenti scomodi come ad esempio i servizi fotografici. Non firmare significava non poter partecipare all’evento esport.

Proprio Scump adesso è uno dei protagonisti di una nuova vicenda legale contro Activision e il loro monopolio illegale nella Call of Duty League, assieme a Hector Rodriguez, meglio conosciuto come H3CZ. Entrambi hanno intentato una causa legale del valore di circa 680 milioni di dollari in danni nei confronti delle squadre partecipanti alla competizione esport coinvolti negli schemi di Activision, volti a imporre il loro potere e proibire la crescita di altri eventi nel settore, o per meglio dire, proibire la crescita della concorrenza.

Call of Duty League

La vicenda di OpTic nella Call of Duty League

Tutta la questione nasce proprio dalle restrizioni continue e limitanti imposte da Activision nei confronti dei partecipanti e dei team in generale. H3CZ in particolare si è reso protagonista con la squadra OpTic, di cui è tornato proprietario acquisendola nuovamente dopo averla venduta a Infinite nel 2017. Come diffuso nei dettagli della causa legale condivisi da CharlieIntel, Activision negò l’accesso alla Call of Duty League per la mancanza di investitori garantiti, arrecando danni a Hector e alla squadra stessa e costringendoli a unirsi alla squadra Envy.

Complessivamente la causa si basa sulle dichiarazioni che la Call of Duty League è stato il teatro giusto per arricchire Activision senza la possibilità di fare in alcun modo concorrenza, il tutto alle spese dei giocatori professionisti, costretti a obbedire a causa delle restrizioni e dei contratti dalla firma obbligatoria e imposta in situazioni scomode per tutti, senza supervisione dei legali della squadra. Scump si è ritirato dalla scena ormai da diversi mesi, ma secondo quanto scritto nella causa è ancora schiavo di queste restrizioni, in quanto Activision ha sfruttato il suo monopolio e la sua leva in merito, impedendo anche agli ex partecipanti di ottenere guadagni da qualsiasi opportunità legata a Call of Duty come ambito professionale.

In sostanza, qualsiasi gameplay legato al gioco, al di fuori della competizione dei professionisti ufficiale, non può essere commercializzato, questo per quanto riguarda gli esports, escludendo ad esempio i ricavi dai contratti con le piattaforme di streaming. Contattata da Dexerto, Activision ha risposto alle allegazioni di Scump ed H3CZ con la seguente dichiarazione:

Il signor Rodriguez (alias OpTic H3CZ) e il signor Abner (alias Scump) hanno preteso che Activision pagasse loro decine di milioni di dollari per evitare questo contenzioso privo di fondamento e, quando le loro richieste non sono state soddisfatte, hanno sporto denuncia. Ci difenderemo con forza da queste affermazioni, che non hanno alcun fondamento di fatto o di diritto. Siamo delusi dal fatto che questi membri della comunità degli esports abbiano intentato questa causa, che è dirompente per i proprietari delle squadre, i giocatori, i fan e i partner che hanno investito così tanto tempo ed energia nel successo della Call of Duty League.

Call of Duty League evento live

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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