Kagurabachi sta godendo di un ottimo successo. Inaspettatamente infatti il primo volume della serie ha venduto tantissimo, tanto che Shueisha ne ha già ordinato una ristampa. Il volume è stato anche sponsorizzato da Kohei Horikoshi, autore di My Hero Academia, ha consigliato la serie lodandone il taglio cinematografico e lo stile dell’autore Takeru Hokazono.
La serie parla di Chihiro Rokuda, il figlio di un forgiatore di spade che cerca vendetta per la morte del genitore. La serie è da poco entrata in un suo terzo arco narrativo, il cui primo capitolo è uscito settimana scorsa.
Questo successo internazionale ha destato anche l’attenzione di Shihei Lin, editor della casa editrice che ha lavorato su Chainsaw Man, Dandadan e Spy x Family. Lin ha voluto osservare il successo di Kagurabachi cercando su X/Twitter l’hashtag #Bachiflex, rimanendo poi sorpreso da quanto ha trovato. In seguito ha dichiarato che la serie di Takeru Hokazono potrebbe segnare una nuova epoca per i manga, in quanto ha dimostrato che ora non hanno bisogno di un adattamento anime per diventare popolari in tutto il mondo.
La dichiarazione di Shihei Lin sul successo di Kagurabachi
“La scorsa settimana, il primo volume di Kagurabachi di Weekly Shonen Jump è stato rilasciato nei negozi, e ho deciso di cercare l’hashtag #Bachiflex usato dai fan esteri per incoraggiare le vendite della serie. Ci sono diverse segnalazioni che vedono fan esteri comprare il manga. Il sito è pieno di post provenienti da tutto il mondo in cui i fan mostrano di aver comprato il primo volume vicino alla bandiera del loro paese. Naturalmente si tratta di un fumetto giapponese di cui ancora non esiste una versione cartacea tradotta.
Sono rimasto sorpreso, anche se oggi è diventato molto più semplice trovare fumetti giapponesi all’estero grazie a negozi come Kikuniya. L’era in cui le serie diventavano popolari all’estero solo dopo l’uscita degli anime è finita. Con Manga Plus ora le serie possono essere lette in Giappone e in tutto il resto del mondo allo stesso momento. Una volta non pensavo che fossimo in un’era in cui i manga potessero ottenere popolarità in tutto il mondo“.
