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Deepfake di Taylor Swift, gli Stati Uniti vogliono una legge per impedire casi simili

Qualche giorno fa X/Twitter ha bloccato momentaneamente tutte le ricerche riguardanti la famosa cantante statunitense Taylor Swift. Il motivo è che sul social avevano iniziato a circolare foto che mostravano la cantante completamente nuda, ma non si trattava di foto reali: erano state create ad hoc da alcuni utenti con l’intelligenza artificiale del programma Microsoft Designer.

Quest’episodio ha destato un grande scalpore, e ha riacceso i dibattiti su come le tecnologie moderne possano mettere a rischio la sicurezza delle persone se usate in maniera sbagliata. Strumenti come ChatGPT o il già citato Microsoft Designer sono infatti alla portata di tutti, e non si può mai sapere se qualcun altro avrà intenzione di organizzare uno scherzetto simile.

Gli Stati Uniti vogliono una legge per evitare un altro “caso Taylor Swift”

Gli Stati Uniti stanno cercando un modo per evitare che ricapiti un altro “caso Taylor Swift” e sembra che l’abbiano trovato. In questi giorni è stato infatti chiesto di introdurre il disegno di legge chiamato Disrupt Explicit Forged Images and Non-Consensual Edits Act (DEFIANCE Act), il quale permetterebbe a coloro che vengono rappresentati in immagini deepfake intime di fare causa per molestie sessuali a coloro che hanno creato le immagini o le posseggono con l’intenzione di diffonderle in rete.

Taylor Swift

Il DEFIANCE Act agirebbre su qualsiasi immagine sessuale generata da software, programmi machine learning e intelligenze artificiali generative, anche nel caso dovessero essere dichiarate fin da subito false. In questo modo le persone coinvolte potrebbero ottenere un risarcimento per il danno d’immagine subito.

La Casa Bianca ha incluso quest’argomento nella sua agenda riguardo la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, e sembra che il caso Taylor Swift possa portare a una repentina aggiunta del DEFIANCE Act nelle leggi americane. Al momento negli Stati Uniti c’è un vuoto legale riguardo ai deepfake, anche se esistono leggi che vietano la creazione di pornografia non simulata e non consensuale.

Taylor Swift

Nel mentre, Microsoft continua le indagini sull’incidente. Qualche giorno fa l’azienda aveva provato a ricreare i deepfake di Swift con Designer, ma non era riuscita nell’intento, Questo ha permesso di capire che gli autori delle immagini non sembrano aver aggirato i filtri di sicurezza del programma, che sono sempre stati attivi.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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