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Riot Games ha licenziato l’11% dei suoi dipendenti

Questa mattina la Riot Games, casa di giochi come League of Legends e Valorant, ha annunciato di aver licenziato 530 dipendenti, ossia l’11% del suo intero staff. La dolorosa decisione è stata presa non per rassicurare gli azionisti, ma come passo necessario per il futuro dell’azienda, che finora non si è concentrata soltanto sulle cose che servissero di più ai giocatori. Riot Games è solo l’ultima di una lunga lista di aziende videoludiche ad aver attuato dei licenziamenti negli ultimi anni, dopo Unity e il publisher CI Games.

Questi 530 dipendenti fanno parte infatti di team che non hanno a che fare con lo sviluppo principale dei giochi, i quali non dovrebbero subire un impatto considerevole da questa decisione dell’azienda. Riot Gamesha rassicurato i giocatori dicendo che fanno del loro meglio per affrontare queste decisioni con rispetto e sensibilità, visto che riguardano persone e famiglie.

L’azienda mira a investire di più sulle aree che hanno il maggiore impatto sulle esperienze dei giocatori, riducendo di conseguenza gli investimenti sulle aree incentrate su altro. Ovviamente questo non significa che l’azienda intende trascurare completamente settori come l’eSport o l’intrattenimento, ma semplicemente che vuole far tornare i giochi al centro del suo business.

Riot Games

L’obiettivo di Riot Games: concentrarsi sui giochi

Infatti un portavoce ha confermato che l’impegno dell’azienda sui giochi live principali (League of Legends, Valorant, Teamfight Tactics e Wild Rift) sarà più ambizioso che mai, e ha anticipato che i fan potranno aspettarsi eventi e roadmap a lungo termine che porteranno anche a un “futuro vivace” e pluridecennale per questi titoli. I settori dell’eSports, della musica e dell’intrattenimento saranno più legati ai giochi, in modo da unificare le esperienze dei giocatori di tutto il mondo e da realizzare opere di maggiore qualità e impatto.

L’azienda ha inoltre anticipato diverse novità per il 2024, che riguardano non solo la seconda stagione di Arcane (in uscita a novembre su Netflix), ma anche Project L, l’atteso picchiaduro di League of Legends. Ci sono inoltre altri progetti inediti che sono nella fase di ricerca e sviluppo.

Riot Games

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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