Dr Commodore
LIVE

Sand Land, la Recensione – Uomini e demoni sono poi così diversi?

Un mondo devastato dalla guerra, un crocevia di umani e demoni, una distesa che sembra infinita di sabbia: nasce e si sviluppa attorno a questi argomenti il manga di Sand Land, concepito dalla geniale mente del compianto Akira Toriyama nei primi anni 2000. La sfida principale per gli sviluppatori di Bandai Namco, non a caso, sembra essere stata la necessità di porsi al di fianco di una figura, quella del defunto mangaka, dimostrando rispetto per il progetto ma anche capacità di metterci del proprio nel realizzare il primo videogioco dedicato a questa piccola grande storia.

Sand Land non è quindi solo una celebrazione del genio di Toriyama, ma è anche e soprattutto un tentativo di riportare alla luce una delle storie del mangaka meno considerate all’interno della sua carriera: di certo la grande popolarità di Dragon Ball non ha aiutato, in tal senso, ma, finalmente, la storia di Beelzebub, Thief e Rao ha la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico: quale sarà stato il risultato di questo complesso esperimento? Continuate la lettura della nostra recensione per scoprirlo.

Sand Land

Chi è il vero demone?

La storia di Sand Land è ambientata su un pianeta terra straziato da guerre e catastrofi tali da farlo sprofondare in un periodo di siccità senza precedenti: il mondo di gioco, composto da chilometri e chilometri di dune sabbiose, è abitato da uomini, per la maggior parte soldati dell’esercito reale incaricati di preservare le riserve d’acqua detenute dal re, e da demoni, che conducono una vita isolata dalla società vivendo alla giornata mediante piccoli furti alle riserve d’acqua.

La vicenda principale nasce proprio in seguito a un incontro tra un uomo e i demoni: l’anziano sceriffo Rao, reduce dalle antiche guerre che hanno devastato il mondo, chiede aiuto ai demoni al fine di individuare l’incredibile Sorgente Leggendaria, una mitica sorgente delle terre del sud che, stando alle dicerie, conterrebbe abbastanza acqua da salvare il mondo. Ad accompagnare Rao nella sua ricerca abbiamo l’anziano demone Thief (un nome, una garanzia) e il nostro piccolo protagonista, il principe dei demoni Beelzebub.

Il trio, che diventerà presto un quartetto in seguito all’incontro con la giovane meccanica umana Ann, si muove attraverso le aree desertiche ritrovandosi più volte ad affrontare l’esercito reale, che cerca di ostacolarne l’avanzata verso sud. La trama di Sand Land, della durata di circa 30 ore e con diverse modalità di difficoltà tra cui scegliere, è ricca di personaggi, colpi di scena e interessanti narrazioni: d’altronde, data la fama del creatore di tale immaginario, non potevamo immaginarcela diversamente.

anime-games-sand-land

Non solo tutti i personaggi principali, disegnati in maniera eccellente e ben doppiati, hanno un carattere chiaro e carismatico, ma anche i personaggi secondari godono di un’identità ben definitiva che li rende difficilmente dimenticabili, complice l’indelebile stile di Toriyama e la grande somiglianza di alcuni di questi personaggi (sì Re dei Demoni, parliamo soprattutto di te) con i ben più celebri personaggi di Dragon Ball.

La narrazione di Sand Land è caratterizzata dalla presenza di flashback, colpi di scena, dialoghi, momenti di azione e fasi di sviluppo del personaggio ma, soprattutto, di importanti riflessioni che provano a rompere la quarta parete. L’ambiente, l’inutilità della guerra e la difficile convivenza tra diverse culture sono solo alcuni degli argomenti toccati dai personaggi nel corso della nostra avventura, in maniera più o meno sottile. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla naturalezza con cui questi discorsi riescono ad infiltrarsi all’interno di un contesto così ironico e cartoon, rendendo la vicenda molto più profonda di quanto ci saremmo aspettati.

Sand Land

Gameplay e combattimento: un’occasione sprecata?

Il gameplay di Sand Land si divide sostanzialmente in due modalità: a piedi e sui mezzi di trasporto. Nel primo caso, muoviamo (nella maggior parte delle occasioni) il nostro principe dei demoni, che può eseguire salti, doppi salti, attacchi semplici, caricati e a mezz’aria, oltre a poter sbloccare, attivando nuove caselle dell’albero delle abilità tramite l’aumento di livello, ulteriori nuove abilità. Si tratta della modalità di gioco che ci convince di meno, in quanto i combattimenti corpo a corpo risultano essere molto facili ed estremamente poco stimolanti nelle meccaniche.

Quando invece saliamo su uno dei vari mezzi di trasporto che possiamo sbloccare nel corso della nostra avventura, le cose cambiano: ogni mezzo, seppur di diversa conformazione e con una diversa abilità primaria (pensiamo al salta-bot, che permette appunto di oltrepassare canyon e rilievi), gode di medesime abilità in combattimento: possiamo sparare proiettili del mitra (deboli ma rapidi e disponibili in gran quantità) o del cannone (molto potenti ma lenti e disponibili in ridotte quantità).

L’intera struttura di Sand Land orbita intorno ad una feature: la costruzione e personalizzazione di nuovi componenti dei macchinari. All’interno dell’officina di Spino, quella che sarà sotto molti aspetti la nostra base operativa, potremo assemblare e migliorare mitragliatrici, cannoni, telai e motori di vario genere per i nostri macchinari, dando loro le caratteristiche più utili per il nostro stile di gioco. Sotto questo punto di vista, possiamo ritenerci molto soddisfatti: la varietà di componenti è molto interessante e ottenere pezzi di macchinario occuperà le nostre ore senza risultare noioso.

Per ottenere tali pezzi di armamentario dovremo combattere nemici (quali Junker, i criminali del derto, creature selvagge o direttamente le truppe reali) oppure esplorare caverne, rovine e piccoli accampamenti nascosti tra le dune. L’intero mondo di Sand Land è costellato di luoghi di interesse che lo rendono molto più di un semplice deserto: la quantità di missioni secondarie disponibili, seppur limitate nel tipo di attività designata, ci è sembrata equilibrata.

Sand Land

Sand Land in conclusione…

Parliamo brevemente anche del comparto artistico di Sand Land: il Cel Shading mostrato è quanto di più simile a The Legend of Zelda: The Wind Waker che abbiamo visto negli ultimi anni: i personaggi, gli oggetti e i paesaggi riescono a far trasparire da tutti i pori la loro origine cartacea. Sand Land è un delizioso manga in movimento, come non se ne vedevano da troppo tempo.

La colonna sonora del gioco non ci ha particolarmente entusiasmato, così come non abbiamo apprezzato del tutto le animazioni e le cutscenes presenti: usiamo una sola parola per descriverle, ed è “vecchie”. La staticità dei movimenti dei personaggi non rende giustizia al loro stile e, in alcune occasioni, abbiamo riscontrato dei problemi di caricamento dei filmati, con i personaggi che non eseguivano le corrette animazioni nell’atto, ad esempio, di muoversi in una direzione.

Ci troviamo, in conclusione, davanti ad un titolo con ottime premesse, una narrazione e dei personaggi interessanti, un mondo di gioco non proprio “desertico” e uno stile artistico decisamente interessante che però non trovano una buona resa in ambito strettamente videoludico: il gameplay è povero e, nella maggior parte dei casi, poco convincente.

Sara

Sand Land

Voto - 7.5

7.5

/10

Titolo pubblicato da Bandai Namco e sviluppato da ILCA, disponibile a partire dal 26 aprile 2024 su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC.

User Rating: Be the first one !

Articoli correlati

Sara Pandolfi

Sara Pandolfi

Classe 2004, ma il mio gioco preferito è più vecchio di me. Mi trovate in giro per le strade con uno scudo Hylia sulle spalle e questo dovrebbe già spiegarvi molte cose

Condividi