Overwatch 2 non è certamente un titolo perfetto, come testimoniano le recensioni non proprio entusiaste rilasciate dagli utenti, ma raramente abbiamo assistito, nella storia del sequel dell’FPS evento del 2016, ad una modifica così grande e sconvolgente come quella che arriverà al termine di gennaio: il lavoro di squadra è definitivamente pronto a cedere il posto ad un gameplay da “lupo solitario”? Cerchiamo di fare chiarezza.
L’ultimo degli eroi introdotti in Overwatch 2, il possente Mauga, ha cambiato non di poco il modo con il quale i giocatori si approcciavano al titolo: la straordinaria potenza del Tank non si limita solo alla capacità di infliggere danni ingenti, ma anche alla capacità di curarsi da solo in maniera tutt’altro che discreta.
Un’introduzione che potrebbe sacrificare il gioco di squadra
Come riportato dal sito PCGamer, Blizzard ha annunciato che, a partire dalla nona stagione di gioco, che avrà il via a fine mese, tutti gli eroi, quindi non solo healer ma anche tank e DPS, constateranno un graduale recupero di salute al di fuori delle fasi attive di combattimento: questo porterà, ovviamente, a una maggiore indipendenza tra gli eroi.
Questa nuova politica non fa che confermare il sentiero preso da Blizzard già con l’introduzione di Mauga: Overwatch, da sempre basato sul gioco di squadra e la presenza di eroi complementari nel proprio team, sta perdendo sempre di più questa caratteristica a favore di un più individualistico gioco “in solitaria”, dove un solo eroe può benissimo prendere in mano la partita in autonomia.
Un titolo in continua evoluzione
Lo sviluppo e il supporto di Overwatch 2 è sempre stato all’insegna del continuo cambiamento delle carte in tavola: ogni nuovo eroe ha introdotto nuovi squilibri che, per Blizzard, risultano sempre più complessi da appianare. L’introduzione della cura automatica per ogni eroe rischia di rendere questo squilibrio non più ammortizzabile proprio a causa della presenza degli healer, che rischiano di diventare eroi di secondo piano (pensiamo soprattutto a Mercy). Prima di trarre conclusioni affrettate, dovremo vedere come verrà attuata nel concreto questa nuova mossa, con la consapevolezza che Blizzard si terrà pronta a fare possibili passi indietro.
