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Anime Cult intervista Akemi Takada, la character designer smentisce con un post

Anime Cult è una rivista dedicata completamente al mondo degli anime che viene prodotta e pubblicata da Sprea Comics dallo scorso novembre. La rivista ha all’attivo 10 numeri, nei quali ha trattato sia di classici dell’animazione giapponese che di opere più recenti, proponendo anche delle “interviste esclusive” a creatori e animatori.

Nelle ultime ore la rivista ha fatto una figuraccia proprio a causa di una di queste interviste, ma andiamo con ordine. Il quinto numero della rivista, uscito nel marzo di quest’anno, è stato dedicato quasi esclusivamente agli anime di genere majokko (ossia le ragazze magiche o maghette). Un focus particolare è stato dato alla serie L’incantevole Creamy, con la pubblicazione di un’intervista esclusiva ad Akemi Takada, character designer che ha lavorato alla serie.

Oggi è però venuto fuori che l’intervista non era né nuova né esclusiva: la stessa Takada ha scritto un post su Facebook nel quale ha dichiarato praticamente di non essere mai stata intervistata dalla rivista: “Che diavolo è questo? Non ricordo affatto di essere stata intervistata. Intervista esclusiva =  独占インタビュー⁇ Non ho avuto tempo per questo“.

Creamy 1

Le polemiche su Anime Cult

Si è poi scoperto che la rivista ha tradotto un’intervista fatta nel 2016 e pubblicata sul sito francese Manga News. Nonostante sulla copertina abbia scritto a caratteri cubitali “intervista esclusiva”, nella prefazione all’intervista è stato specificato che si trattava della riproposta di un’intervista fatta durante l’evento Retro Made in Asia del 2016. Grave comunque che non sia stato accreditato in nessun modo il sito originale.

L’autore dell’articolo incriminato di Anime Cult, Alessandro Bottero, ha riconfermato che si trattava solo di una traduzione e ha scritto dicendo che pensava di fare cosa gradita ai fan, visto che l’intervista era inedita in Italia. Nei commenti al post di Takada sono scattate critiche da parte della comunità internazionale, e alcuni l’hanno presa come la classica mossa furba italiana.

Nelle risposte sono intervenuti anche alcuni utenti giapponesi e Alberto Forgione (editore di XPublishing e Nippon Shock) ha spiegato che nonostante abbiano in parte ragione con le critiche, queste non sono del tutto esatte: ad esempio la sua casa editrice porterà Takada come ospite in Italia a fine ottobre e pubblicherà due suoi libri, avendone pagato completamente i diritti. L’utente alla fine si è scusato.

Anime Cult

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Fonte: Post Facebook di Akemi Takada.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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