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Starlink: Elon Musk avrebbe sospeso il servizio per bloccare un attacco Ucraino contro la flotta Russa

Mentre la guerra in Ucraina continua incessantemente, emergono nuovi retroscena sul coinvolgimento del miliardario americano Elon Musk all’interno del conflitto. La nuova biografia dell’uomo più ricco del mondo, in uscita il 12 settembre 2023, scritta da Walter Isaacson e intitolata proprio Elon Musk, rivelerà infatti numerose informazioni inedite sull’imprenditore, tra le quali, secondo quanto riportato dalla CNN, ci sarebbe anche la scelta di spegnere le comunicazioni con i satelliti Starlink messi a disposizione dell’Ucraina per bloccare un attacco di droni ucraini alla flotta russa di stanza in Crimea.

Dunque, in seguito all’ordine di Elon Musk, i droni sottomarini equipaggiati con esplosivi sarebbero rimasti privi di connessione e ciò avrebbe poi portato al fallimento dell’offensiva, secondo quanto scritto da Isaacson. L’imprenditore avrebbe fatto questa scelta per impedire che la Crimea divenisse “una mini-Pearl Harbor”.

Il miliardario temeva infatti che, se l’attacco ucraino fosse andato a segno, la Russia avrebbe risposto con le armi nucleari, causando così un nuovo irreversibile disastro. Questo fatto rivela quanto Musk sia ormai economicamente coinvolto all’interno del conflitto in Ucraina pur essendo un privato.

elon musk blocca un attacco russo spegnendo i satelliti starlink

Il coinvolgimento di Elon Musk nella guerra in Ucraina

Il coinvolgimento di Elon Musk nella guerra risale già a febbraio 2022, quando, poco prima dell’invasione dell’Ucraina, i Russi interruppero le comunicazioni e il miliardario americano accettò di fornire all’Ucraina numerosi terminali satellitari Starlink. Questi divennero fondamentali sia per le operazioni militari ucraine, sia per mantenere il paese connesso a internet.

Tuttavia, nel ricevere la notizia dell’imminente attacco dei droni ucraini alla flotta russa, secondo Isaacson, Elon Musk avrebbe manifestato il suo malcontento per l’utilizzo che l’Ucraina stava facendo delle apparecchiature Starlink da lui fornite, pronunciando le seguenti parole:

Starlink non è stato creato per essere utilizzato in guerra. Il suo scopo era quello di permettere alle persone di guardare Netflix, rilassarsi, usare internet per studiare e fare cose pacifiche, non per condurre attacchi con i droni.

Elon Musk

In base alle parole di Isaacson, dopo l’episodio, Musk sarebbe subito stato contattato dal consigliere della sicurezza nazionale del Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, Jack Sullivan, dal Generale Mark Miller, capo dello stato maggiore degli Stati Uniti e dall’ambasciatore russo presso gli Stati Uniti per discutere delle tensioni tra Washington e Mosca.

Elon Musk

Nel frattempo, Mykhailo Fedorov, il consigliere ucraino per il digitale, avrebbe scritto a Musk nel tentativo di fargli cambiare idea, spiegando al miliardario tutte le potenzialità dei droni sottomarini ucraini. Tuttavia, l’imprenditore avrebbe subito rifiutato, dicendosi impressionato da questi nuovi armamenti, ma affermando allo stesso tempo che non avrebbe ripristinato la copertura in Crimea perché l’Ucraina “è andata troppo oltre”.

Il cambio di direzione di Musk avrebbe dunque portato gli ufficiali ucraini e americani a una situazione di impasse, costringendoli persino ad avviare delle trattative economiche per riottenere il supporto tecnologico di Musk. Quando però si diffuse la notizia che Musk non avrebbe più supportato economicamente le comunicazioni ucraine, il miliardario cambiò idea e pubblicò un post su X in cui diceva che, nonostante le perdite di denaro di SpaceX, avrebbe continuato a sostenere gratuitamente il governo ucraino.

In seguito, secondo le parole di Isaacson, Musk sarebbe riuscito a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti e l’Unione Europea per la fornitura all’Ucraina di 100.000 nuove antenne paraboliche all’inizio del 2023.

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Simone Gambaro

Simone Gambaro

Aspirante scrittore classe 1997 amante di tutto ciò che è intrattenimento. Vivo in provincia di Milano e adoro i Pokémon, i libri di Philip K. Dick, i film horror e la musica rap.

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