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One Piece – Netflix: Romance Dawn, la comparazione del primo episodio con il manga

One Piece di Netflix è finalmente arrivato al cospetto di tutti noi e dopo settimane di speculazioni, trailer e immagini dal set, possiamo avere un parere completo sul prodotto, che si prospetta come un ottimo punto di partenza per quanto riguarda i live action tratti dai manga, come ben sappiamo una “chimera” per qualsiasi produttore.

La prima puntata si intitola “Romance Dawn – L’alba di una grande avventura” e da come possiamo capire adatta la prima e storica “Saga del Romance Dawn”, dove esploriamo il rapporto tra Luffy e Shanks prima degli eventi collegati all’inizio dell’avventura in mare del protagonista. Non solo, ma in questi sette capitoli del manga abbiamo l’opportunità di vedere la crescita di Cappello di Paglia, insieme al suo primo reclutamento per la futura ciurma: Zoro.

Nei primi capitoli i lettori fanno anche la conoscenza di Nami, Helmeppo, Koby, Garp, Kuro, Alvida e tanti altri, avendo così fin da subito a disposizione una panoramica generale del mondo ideato da Oda, proprio come accade all’interno del live action di casa Netflix, anche se in questo caso abbiamo un adattamento ben diverso.

One Piece - Netflix: la "Saga del Romance Dawn", un paragone tra il manga e la serie TV live action

One Piece – Netflix: la “Saga del Romance Dawn” e il suo adattamento all’interno del live action

I primi sette capitoli della storia originale, che si chiudono con la sconfitta del Capitano Morgan per mano di Luffy, Zoro e Nami, vengono adattati in un solo episodio di circa 60 minuti dalla serie televisiva, e questo “ritmo” si protrae anche negli episodi successivi, tagliando, mescolando e adattando determinati eventi, scandendo un minutaggio diverso e ovviamente più adatto alla televisione: mossa giusta, stiamo pure sempre trattando e raccontando la stessa storia con due medium diversi.

Una delle differenze più sostanziali con il manga riguarda la presentazione e l’impostazione del primo capitolo di One Piece, usato come flashback all’interno del live action, intervallando il tutto con spezzoni del presente di Luffy, dilungando il tutto anche nella puntata successiva che adatta l’arco con al centro Buggy il Clown. Mentre nel fumetto abbiamo l’infanzia di Luffy spalmata in tutto il primo capitolo, la serie televisiva ha deciso di “spezzettare” tale evento, mostrandolo con grande minuzia nel corso dei primi due episodi, così come accennato in precedenza.

In più nelle prime pagine di One Piece non vediamo Luffy mangiare il Frutto del Diavolo che lo rende elastico, mentre nella prima puntata della serie TV possiamo godere di questo momento, “assaporando” e ammirando anche l’aspetto del potente e pericoloso frutto assunto dal protagonista.

Oltre la gestione diversa di alcune cose, il cuore dell’opera rimane comunque intatto e nonostante un ritmo di narrazione diverso ci troviamo di fronte a una trasposizione fedele toccata dalla mano dell’autore originale Eiichiro Oda, che ha anche deciso di spingere l’acceleratore sulla volgarità e la violenza. Ebbene sì, anche se nell’opera cartacea scappa qualche volgarità, il live action ne è più ghiotto e non si fa scrupoli a mostrare una violenza più spinta rispetto al manga e all’anime: un punto di forza questo no?

one piece live action zoro mr. 7

One Piece: il live action Netflix mostra il cruento scontro tra Zoro e Mr.7

Già sapevamo che all’interno di questa serie in live action sarebbe stato inserito questo scontro, citato solamente all’interno dell’opera originale. Parliamo di un combattimento brutale che ha visto il futuro spadaccino dei Mugiwara scontrarsi con Mr. 7 della Baroque Works, anche se attenzione, non stiamo parlando di quello mostrato ad Alabasta (successore di quello ucciso da Zoro), ma dell’agente della Baroque Works che fu mandato a reclutare Zoro in passato, due anni prima dell’inizio degli eventi nella trama, ed è stato menzionato per la prima volta solo più avanti nella storia, in una conversazione durante il suo scontro con Daz Bones.

One Piece live-action mostra quindi questo flashback all’interno della prima puntata, dimostrando non solo le abilità di Zoro e la qualità tecnica degli scontri presenti nella serie, ma come accennato avremo modo di entrare nel vivo dell’azione, carpendo il come tale prodotto sia stato concepito in una maniera più matura rispetto all’opera originale, visto che in questo combattimento lo spadaccino taglia in due il suo avversario.

Ricapitolando: One Piece di Netflix usa il primo capitolo del manga in circa due puntate e gestite la cosa come se fosse un flashback di Luffy, montando le scene in dei momenti opportuni della narrazione. Vediamo effettivamente il come il protagonista di One Piece divora il suo Frutto del Diavolo, mentre nel manga Shanks lo scopre semplicemente tirando il braccio di Luffy bambino. Alvida e Zoro sono al centro di alcune sequenze molto violente, mentre alcuni pirati usano un linguaggio più diretto e volgare rispetto alla storia originale: i primi sette capitoli della “Saga del Romance Dawn” sono quindi, tutti adattati nell’episodio pilota della serie live action di Netflix con grande maestria e consapevolezza.

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ONE PIECE 1091: ZORO E LUCCI INFIAMMERANNO IL NUOVO CAPITOLO [SPOILER]

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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