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One Piece: il Gear 5 cambia radicalmente il concetto di “power-up” nei battle shonen

One Piece è sempre stato uno dei manga più seguiti di sempre, nonché uno degli anime più visionati dagli appassionati. Nel corso di questi ultimi mesi il pubblico e l’interesse intorno all’opera di Oda è cresciuto esponenzialmente, catturando così anche un nuovo bacino di utenza, comprensivo tra i tanti, di quelle persone che anni fa avevano abbandonato sia il manga che l’anime. I motivi sono due e uno riguarda la nuova forma di Luffy, il Gear 5, mentre l’altro ha a che fare con la dichiarazione dell’autore per quanto riguarda l’annuncio della parte finale della storia, confermando anche la rivelazione potenzialmente imminente del segreto nascosto dietro il One Piece.

L’episodio 1071 dopo una grandissima campagna di marketing si è rivelato al suo pubblico, mostrando alcune delle abilità di cui la nuova trasformazione di Luffy è capace. Cappello di Paglia con il “Risveglio” del suo Frutto del Diavolo riesce a gestire tutto l’ambiente circostante, rendendo i combattimenti una sorta di “campo di battaglia personalizzato”, data la sua capacità di mutare con la sua sola volontà tutto ciò che desidera; inoltre a livello di design la forma in questione si distacca ampiamente da quanto visto nei vari battle shonen, dove l’estetica conta davvero tanto, specie successivamente a un nuovo potenziamento.

Da qui possiamo partire in maniera graduale, elencando e approfondendo i motivi che rendono diverso questo power-up e di come esso possa introdurre nel sottogenere battle shonen un nuovo concetto, dove le prossime generazioni possono attingere per portare una ventata d’aria fresca a un qualcosa di ormai saturo, come possono essere i manga di combattimento.

One Piece: il Gear 5 cambia radicalmente il concetto di "power-up" nei battle shonen

Dopo Dragon Ball sostanzialmente non abbiamo mai avuto delle rivoluzioni vere e proprie per quanto riguarda i power-up, data la forte ispirazione delle opere successive a quella di Toriyama, come ad esempio Naruto, Bleach, Fairy Tail, Shaman King, One Piece appunto e Hunter x Hunter, che con l’inserimento del “Nen” di certo ha donato ai lettori un modo diverso di concepire i potenziamenti, anche se alla fine il concetto di base è rimasto lo stesso.

One Piece: cosa ha cambiato l’introduzione del Gear 5?

Anche se Togashi con l’inserimento del Nen ho donato un concetto diverso alla fine i personaggi di Hunter x Hunter dovevano comunque allenarsi duramente per usufruire dei potenziamenti, trasformandosi inevitabilmente in una nuova versione di loro stessi esteticamente più bella della prima. Anche con degli accorgimenti fino a questo momento la maggior parte dei manga di combattimento si ispiravano a Dragon Ball e quindi per oltre 30 anni abbiamo visto ribadito sempre lo stesso concetto, mutato radicalmente da Oda con l’avvento del Gear 5.

“Il potere più ridicolo del mondo” è sopra le righe anche per One Piece, come ben sappiamo una storia assurda e “ridicola” fin dal principio, visti i numerosi personaggi fuori di testa capaci di mostrare dei poteri altrettanto assurdi. Ovviamente non mancano classiche figure “badass” come Zoro, Shanks, Kidd, Barbabianca e tanti altri, ma sostanzialmente questa nuova forma (ispirata ai “cartoon” classici come i Looney Tunes e Tom & Jerry) del protagonista rispecchia sempre e comunque l’anima di One Piece.

Tornando a noi Cappello di Paglia sostanzialmente non si allena per raggiungere questa potenza capace di distogliere la realtà che lo circonda, e quindi già qui notiamo un drastico cambiamento dove il protagonista non ha più dovuto farsi in quattro per elevarsi potenzialmente al suo nemico: in più esteticamente la forma assunta è “ridicola” e quindi anche qui l’autore va a distaccarsi dal binomio “power-up più devastante, forma più figa”, equazione che ormai si era consolidata in questo genere di storie.

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One Piece: il Gear 5 cambia radicalmente il concetto di “power-up” nei battle shonen

Oda capovolge quindi, la classica equazione del power-up all’interno dei battle shonen, data la natura estremamente diversa e distaccata del Gear 5. Mentre fino ad oggi abbiamo sempre avuto una “mutazione” estetica aggressiva e impattante dei protagonisti della storia, questa volta ci troviamo di fronte a una forma buffa, quasi derisoria se vogliamo, che ha donato a Luffy una potenza fuori da ogni regola semplicemente con il “Risveglio” del suo Frutto del Diavolo, senza passare per ardui allenamenti o altre strade sanguinarie.

Inoltre con l’avvento del Gear 5 non ci sono attacchi devastanti come possono essere la Kamehameha, la Sfera Genkidama o qualsiasi altro colpo distruttivo e visivamente elettrizzante che potrebbe portare un power-up, ma semplicemente il potenziamento più grande di Luffy è presente nella sua mente, e si chiama immaginazione: non serve altro di visivamente impattante.

Leggi anche: ONE PIECE – IL GEAR 5 SI ISPIRA ALLA FORMA SUPER SAIYAN DI DRAGON BALL?

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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