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MW2/Warzone 2: strage di account, oltre 14.000 ban per cheating

In queste ultime settimane, l’eterna lotta tra cheaters e sviluppatori, la quale va avanti ormai da decenni, in particolar modo in quei videogiochi del genere sparatutto, è entrata ancora di più nel vivo, soprattutto negli ultimi due titoli di Call of Duty, MW2 e Warzone 2. Dopo il rinnovato sistema anticheat realizzato da Ubisoft e messo in pratica su Rainbow Six Siege, adesso anche Ricochet sta ottenendo dei risultati maggiori contro i cheat e gli hack.

Dal 2021, coloro dietro Call of Duty hanno realizzato questo sistema per contrastare i numerosissimi giocatori scorretti che fanno uso di software non consentiti per ottenere vantaggi all’interno del gioco, ma su MW2 e Warzone 2, i risultati più eclatanti sono arrivati con l’inizio della Stagione 4, durante la quale c’è stato un importante aggiornamento di Ricochet.

Con l’approdo della Stagione 5 invece, i numeri delle “vittime” di questo scontro sono aumentati ulteriormente, grazie ad un nuovo aggiornamento il quale è stato in grado di rivelare efficacemente tantissimi giocatori in possesso di cheat, anche retroattivi, questo per poter garantire a vecchi e nuovi utenti “puliti” di poter godere, con rinnovata tranquillità, di tutti quei contenuti che debutteranno con la nuova stagione.

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14.000 soldati illegali sono stati sospesi

Secondo quanto dichiarato dall’account ufficiale stesso, il numero di account bannati da MW2 e Warzone 2 durante questa nuova ondata, tocca le oltre 14.000 unità, registrando ufficialmente una battaglia vinta a favore degli sviluppatori, i quali tuttavia non hanno intenzione di fermarsi qui, cercando ancora di più di migliorare i propri sistemi di controllo ed estirpare il problema alla radice.

Alla base dei cheater e degli hack messi a punto per i due titoli Call of Duty, ci sono quei siti di sviluppo per software ritenuti illegali negli appositi videogiochi. Tra queste figura EngineOwned, noti per essere tra le figure di diffusione di cheat maggiore nel panorama degli sparatutto, la quale è stata citata in giudizio da Activision per 3 milioni di dollari di danni nei confronti dei propri titoli.

Questa strada che stanno percorrendo per il futuro di MW2 e Warzone 2, ma anche per quello dei futuri titoli legati alla saga, sembrerebbe essere quella corretta, che potrebbe limitare tremendamente le interazioni tra giocatori corretti e scorretti, migliorando dunque la qualità del gioco. Le azioni messe in pratica dall’azienda devono inoltre servire come messaggio per chiunque abbia intenzione di sviluppare questo tipo di software malevoli, al fine di scoraggiarne il loro sviluppo e arrivare ad una situazione di completa eradicazione di cheat e hack su Call of Duty, al momento ritenuta utopica.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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