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Bleach e Dragon Ball: una comparazione tra classici

Bleach e Dragon Ball, insieme a Naruto, Saint Seiya, Fairy Tail, One Piece, Yu Degli Spettri, Hunter x Hunter e tanti altri, hanno posto delle basi per il futuro dei battle shonen e opere come Demon Slayer e Jujutsu Kaisen sono nate proprio dalla costole delle storie appena citate, e in particolar modo il il sottogenere del battle shonen moderno è stato creato dal sensei Akira Toriyama con il suo Dragon Ball, opera leggendaria e senza tempo.

Pubblicata in origine su Weekly Shonen Jump dal 1984 al 1995, l’opera creata da Toriyama come accennato ha saputo fin dai primi capitoli catturare milioni di lettori in Giappone, per poi espandersi in tutto il mondo diventando col tempo una delle opere più conosciute e apprezzate nel globo. Dopo di lui sono state ispirate altre storie come Naruto e Bleach appunto, serializzato sempre sulla stessa rivista a partire dal 2001.

Senza dubbio la comparazione è inevitabile, visto che nonostante diverse trovate siano distanti da Dragon Ball, molti dettagli a livello concettuale sono fortemente presenti, come per esempio la classica formula dove il protagonista battaglia dopo battaglia cresce di potenza e di livello, fino a mostrare al pubblico e i lettori nuovi attacchi e sgargianti trasformazioni. Così come Goku anche Ichigo nel corso delle saghe si allena per diventare più forte e raggiungere sempre livelli combattivi più alti: inoltre i due condividono anche il senso della giustizia e della protezione dell’umanità.

Bleach e Dragon Ball: una comparazione tra classici

Bleach e Dragon Ball: il valore dell’amicizia e del sacrifico

Cercando di non spoilerare vogliamo discutere di come questi due manga/anime siano simili anche sotto il lato dei valori mostrati, e di come Goku e Ichigo combattano per la salvezza del prossimo tramite il raggiungimento di un livello combattivo elevato e anche per lo spirito di sacrificio. I personaggi di Bleach e Dragon Ball si trovano spesso in ardue battaglie dove nonostante il loro livello combattivo sono spesso in fin di vita, basti pensare anche a come e quante volte Goku muore e si sacrifica per sconfiggere un nemico, anche se poi torna in vita grazie alle Sfere del Drago.

Oltre questo aspetto troviamo anche i vari messaggi presenti all’interno delle due opere riguardanti l’amicizia, il valore del gioco di squadra e anche quello della morte ovviamente, anche se nell’opera di Kubo tale concetto è sicuramente più presente e anche più profondo rispetto a Dragon Ball, che spesso e volentieri si prende meno sul serio rispetto a Bleach. Gli Shinigami, gli Hollow e via discorrendo sono la rappresentazione visiva di tale concetto e ogni volta che Ichigo o chiunque altro combatte un nemico, il lettore si trova spesso di fronte ai suoi rancori, le sue delusioni e i suoi rimorsi, sviluppati durante la vita e incrementati dopo e durante la dipartita.

Anche in quel caso Kubo spinge molto sull’acceleratore e pone di fronte al pubblico i timori dell’essere umano quando quest’ultimo è sul punto di morte, e di come esso possa esprimersi e “sentirsi” in un certo senso se potesse provare l’esperienza di vivere dopo la morte, anche se lo fa sottoforma di Hollow. Se avete visto Dragon Ball Toriyama nonostante affronti spesso il tema della morte si distacca da quanto vediamo in Bleach, che abbraccia un concetto del genere più similmente a quanto fatto da Togashi con Yu Degli Spettri.

Bleach Dragon Ball transformed

Quindi in sintesi sia Dragon Ball che Bleach affrontano gli stessi temi, anche se come descritto Tite Kubo riesce comunque a donare un tocco personale al racconto usando lo schema di Toriyama impostato con i personaggi di Dragon Ball, dove, dopo allenamento dopo allenamento e nemico dopo nemico, tramite ardui combattimenti riescono a trasformare e potenziare loro stessi, regalando agli appassionati sempre nuove forme degne di essere ammirate e contemplate.

Gli scontri in Dragon Ball e Bleach

Una volta affrontati i paragoni tra tematiche affrontate e impostazione generale di storia e personaggi, si passa agli scontri presenti nelle due opere, senza dubbio molto simili ma diversi da loro grazie al sistema di Power-Up classico dei battle shonen moderni, come ben sappiamo perfezionato e confezionato da Toriyama per le generazioni future. Basti pensare che anche storie moderne, come già accennato, usano ancora tale impostazione coronando ancora una volta il papà di Dragon Ball, il maestro assoluto di tale sottogenere.

Così come in Dragon Ball anche Bleach usa un sistema dove il protagonista Ichigo deve capire la sua natura e le sue potenzialità tramite i combattimenti e le varie battaglie contro complessi nemici, perdendo, vincendo e allenandosi per portare a termine la sua missione, riuscendo così come Goku, Vegeta e gli altri a raggiungere un livello combattivo diverso, più potente, dove la mutazione fisica lo esterna in maniera anche elegante e spesso visivamente migliore rispetto a quella precedente (ma anche lì son gusti soggettivi).

bleach 2

Da qui partono degli scontri simili ma anche qui diversi tra loro, dove fendente dopo fendente in Bleach possiamo intravedere l’anima di Dragon Ball, anche se i pungi e le onde energetiche sono diverse dalle spade giusto? La Zangetsu e tutte le armi simili donano quindi un Power-System che richiama l’opera di Toriyama certo, anche se passo dopo passo, saga dopo saga riesce spesso e volentieri a camminare sulle sue gambe. In sintesi Bleach è uno dei figli di Dragon Ball, anche se alla fine l’opera di Kubo riesce ancora oggi ad avere una sua anima personale, capace di influenzare a sue volte le opere future.

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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