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Ratchet and Clank: Rift Apart, la recensione per PC – Serviva davvero il super SSD?

Benvenuti alla recensione di Ratchet and Clank: Rift Apart, un’avventura epica che alcuni di voi avranno magari già provato su PlayStation 5, ma che su PC consente di spingere i limiti della tecnologia videoludica ancora un pochino più su. In questo titolo firmato Insomniac Games si salta da una dimensione all’altra senza ritegno con un mix di gameplay divertente e frenetico, tante armi ma con un bilanciamento generale un troppo facile.

La domanda che però ci brucia nelle dita per questa versione su Computer è: serviva davvero il super mega iper SSD-inator di PlayStation 5 per avere un esperienza ottimale? Scopriamo insieme quanto è bello Ratchet and Clank Rift Apart e soprattutto se l’ottimizzazione di Insomniac ha fatto il suo lavoro ancora una volta, restate con noi per svelare il mistero dietro l’effettiva differenza che un SSD può fare nel mondo di Ratchet and Clank: Rift Apart.

Copertina Ratchet and clank

Partiamo dalle basi

Ratchet and Clank: Rift Apart, sviluppato da Insomniac Games era un esclusiva PlayStation 5, una perla rara dell’azione e dell’avventura sull’ultima nata in casa Sony, che ora fortunatamente è arrivata anche sulla “Master Race”, con il solito supporto che siamo abituati a vedere sui titoli SIE che arrivano su PC

Supporto al Widescreen, Supporto al frame rate sbloccato, completo supporto al Dualsense (Sony, parliamoci chiaro, lo vogliamo rendere compatibile anche in wireless? E dai, siamo nel 2023, anche un dongle proprietario mi andrebbe bene, ma basta con sto cavo ndr.) E il supporto a tutte le tecnologie di supersampling più famose come DLSS 3, FRS 2 e Intel XeSS.

Uno degli aspetti più sorprendenti del gioco fin dalla sua uscita su PS5 è la sua grafica. Rift Apart restituisce al giocatore scenari mozzafiato e dettagli sorprendenti con giochi di luce che poche altre volte abbiamo avuto il piacere di vedere. I mondi sono sempre vividi e vibranti, anche i più desolati riescono a stupire con effetti visivi spettacolari che si fondono perfettamente con il combattimento turbinante del gioco.

Tutto questo con una serie di requisiti minimi davvero poco esosa che richiedono solo un Intel Core i3-8100 o AMD Ryzen 3 3100, 8 GB di ram e una vecchissima GTX 960 per girare. L’unica accortezza che gli sviluppatori si sono assicurati di segnalare è che un SSD è caldamente consigliato, anche nei requisiti minimi. Si, perché se ricorderete, il gioco uscì in esclusiva assoluta su PS5, e PlayStation pubblicò sul suo blog un editoriale, a cura di Mike Fitzgerald, Director di Insomniac Games, giustificando la mancanza (sacrosanta ndr.) di una versione PS4 dicendo che solo grazie all’SSD NVME dell’ultima nata il gioco sarebbe stato possibile

Leggi anche La recensione della versione PS5 a cura di Mirko Proietti

gameplay ratchet and clank rift apart PC

SSD o non SSD, questo è il dilemma

Ebbene, la curiosità era troppa, e anche noi, come i nostri colleghi di Digital Foundry ci siamo chiesti “Ma serviva davvero?” Ebbene, la risposta è Assolutamente si, ma forse il pubblico ha un po’ frainteso la faccenda. PlayStation 5 oltre ad avere un SSD NVME ha anche un hardware sotto il cofano di tutto rispetto, nettamente più potente rispetto a quello di PS4, motivo per cui anche su PC, se si installa il gioco in un Hard Disk meccanico, ci si ritrova davanti tempi di caricamento superiori, lag, texture che caricano lentamente e in generale prestazioni inferiori su tutti i fronti.

La transizione tra le diverse dimensioni è senza interruzioni, e il tutto accoppiato ai caricamenti ridotti allo zero dà davvero la sensazione di stare giocando a un gioco proveniente dal futuro, ed è davvero triste pensare che siamo già a metà generazione e i titoli di questa fattura si riescano a contare sulle dita di un paio di mani.

La fluidità di Rift Apart è il punto forte del gioco, ed è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un titolo di questo genere e di questa gen, i controlli sono sempre reattivi e precisi, fornendo una sensazione di libertà e immediatezza sia nelle azioni di combattimento sia nelle fasi platform, e in generale il lato tecnico è davvero di altissimo livello, sicuramente fra i top dei giochi rilasciati negli ultimi 3/4 anni.

Gameplay a nefarious city

Ti serve un’arma? Lady Zurkon ha quello che cerchi

Per chi magari non ha provato il gioco su console, e vuole sapere com’è, oltre a consigliarvi di leggere la recensione approfondita della versione PS5, sappiate che non solo il gameplay di Ratchet and Clank: Rift Apart brilla per la sua eccellenza tecnica, ma anche la sua colonna sonora orchestrale e la voce dei doppiatori sono da apprezzare, con la musica sempre adatta alle situazioni e al mood dei mondi che visiteremo, accoppiata ai classici Alessandro Rigotti nei panni di Ratchet e Aldo Stella nei panni di Clank a cui si aggiunge un cast di voci importante e sempre esattamente on-spot a con le animazioni e i caratteri dei personaggi.

L’esperienza di gioco ovviamente viene ulteriormente arricchita da un vasto arsenale di armi e gadget unici (dopotutto siamo in un Ratchet and Clank) rendendo ogni battaglia divertente e mai noiosa, specialmente se si considera che tutto l’armamentario può essere migliorato e potenziato. Per finire, il level design del gioco va annoverato nei pregi, visto che ogni mondo presenta una combinazione unica di sfide, segreti e missioni secondarie che incoraggiano l’esplorazione e la ricerca di tesori nascosti.

In conclusione I difetti sono realmente pochi, e sono più che altro relativi ai propri gusti personali, con una difficoltà tarata molto verso il basso (anche a difficoltà massima non è facile farsi ammazzare dai nemici) e una longevità abbastanza limitata, che porterà via poco meno di 20 ore per platinare il gioco, e quindi se state cercando una sfida alla Sekiro, o un’avventura da 100 ore probabilmente Rift Apart non farà per voi.

Ratchet and Clank Rift Apart pro e contro

Ratchet and Clank: Rift Apart

Voto

/10

Ratchet and Clank: Rift Apart è un Action-Adventure sviluppato da Insomniac Games e rilasciato su PlayStation 5 l'11 Giugno 2021 e su PC il 26 Luglio 2023

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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