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Le AI possono aiutare a eliminare il traffico?

Non è un mistero che le AI si trovino al momento in uno dei loro periodi più floridi. Le intelligenze artificiali di tipo generativo, in particolare, sono attualmente al centro dell’attenzione da parte di tutto il mondo, grazie alla diffusione sul web di programmi quali Midjourney, Stable Diffusion, Dall-E, ChatGPT e Bard.

Tali software sono divenuti estremamente popolari, portando sempre più internauti a divenire familiari con queste tecnologie. Tant’è che a oggi molti li utilizzano per rendere il proprio lavoro più semplice, e non parliamo solo di privati. Negli ultimi mesi sono usciti articoli su articoli di aziende e testate online che hanno deciso di affidarsi alle AI per migliorare il proprio operato.

Inoltre, più di recente, anche la Pubblica Amministrazione del nostro paese ha cominciato a divenire coinvolta nell’utilizzo di queste nuove tecnologie. Ne avevamo parlato negli scorsi mesi, quando era stato annunciato che l’Agenzia delle Entrate aveva intenzione di usare le AI per migliorare il processo di controllo sulla tassazione. In queste ore, si parla anche di un altra realtà italiana che ha iniziato a puntare molto su questa “corsa” all’intelligenza artificiale, e si tratta niente di meno che di Autostrade per l’Italia.

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Quando le autostrade si uniscono alle nuove tecnologie

L’automobile rappresenta ancora oggi uno dei principali mezzi di trasporto per gli italiani, con le comodità e i crucci che ne conseguono. Tra questi ultimi, c’è senza dubbio quello di rimanere bloccati nel traffico per buona parte del tragitto, situazione che è una costante in gran parte delle maggiori città italiane. Quando ciò poi accade a causa di cantieri e lavori di vario tipo, è molto difficile per l’automobilista non esasperarsi. Il progetto di Autostrade, però, punta proprio a fare in modo che tale situazione non si verifichi più con tale impatto negativo sugli oltre 4 milioni di utenti che ogni giorno attraversano la sua rete.

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Come riporta La Repubblica, oggi Autostrade sfrutta l’intelligenza artificiale per prevedere il momento migliore per aprire i cantieri, basandosi sui dati storici elaborati dalle AI. Grazie ai 900 sensori distribuiti sull’intera rete autostradale nazionale, in 15 anni Autostrade ha ottenuto una quantità di dati tale da permetterle di aprire i cantieri minimizzando l’impatto sul traffico. O, per lo meno, questo è quello che sostiene Massimiliano Nigro, responsabile del Coordinamento Esercizio di Aspi.

Attraverso le intelligenze artificiali, si può arrivare a ottenere previsioni dei flussi di traffico con dettaglio a livello orario, e che può arrivare a coprire un periodo di tempo anche di 5/6 mesi. Si può prevedere l’impatto sul traffico (ovvero la lunghezza della coda e il tempo di percorrenza) e anticipare agli automobilisti il tempo necessario per percorrere la tratta.

Il piano di Autostrade è quello di potenziare ulteriormente la rete, investendo oltre 21 miliardi di euro. Massimiliano Nigro afferma infatti che sia necessaria una grande capacità computazionale da parte dell’intelligenza artificiale, che deve essere in grado di “reggere” gli oltre 10 milioni di scenari che si palesano a livello quotidiano.

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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