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Perché le piattaforme di streaming continuano a rimuovere contenuti? Il caso di Crater

La attuale situazione delle piattaforme di streaming lascia molto a desiderare per lo spettatore, per motivi che spesso sfuggono anche alla comprensione di chi sperava di aver trovato una soluzione definitiva per soddisfare le proprie passioni, senza foraggiare la pirateria. Vediamo come oggi sia paradossalmente possibile non poter fruire di un contenuto recente – recentissimo – pur sostenendo i costi di abbonamento al servizio che lo ha prodotto e rilasciato in esclusiva, meno di un mese fa.

È bene specificare che Dinsey+, ma anche le altre piattaforme come Netflix, Hulu e qualsiasi altra vi venga in mente che mettono in pratica la stessa strategia di tassazione, non ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito alla rimozione di Crater, né specificato oppure ammesso che la rimozione di questo e altri contenuti sia per le tasse. Prendetela come una considerazione di chi scrive, e giudicate se sostenuta o meno da fatti.

Il trend attuale, dettato unicamente da motivi economici che andremo a vedere, è quello di snellire a più riprese il catalogo di contenuti offerti continuando a tagliare anche contenuti che di “colpe” anche da un punto di vista di performance, ne hanno poche.

Eclatante è rimozione in meno di 28 giorni dal catalogo di Disney+ di Crater che oggi funge da fulgido esempio di come risparmiare sulle tasse sia divenuto il cardine attorno il quale ruotano le decisioni delle piattaforme di streaming.

Crater, che era in streaming su Disney+

Disney+ rimuove Crater dallo streaming, ma non era un flop

Crater, film diretto da Kyle Patrick Alvarez, racconta la storia di Caleb Channing (Isaiah Russell-Bailey), un ragazzo cresciuto in una colonia mineraria sulla Luna. Dopo la morte del padre Caleb, prima di venire trasferito su un nuovo pianeta, organizza con i suoi amici un dirottamento di un rover lunare per esplorare un cratere misterioso.

Una trama senza infamia e senza lode, che però rappresenta un film per famiglie che tutto sommato pur non essendo diventato un fenomeno cult ha raccolto – nel poco tempo concesso – un apprezzamento generale da parte di critica e pubblico. Un film per famiglie, quello che chi paga un abbonamento a Dinsey+ si aspetta.

Le valutazioni di Crater su Rotten Tomatoes

Una strategia fiscale che non perdona

Come dicevamo, la situazione è ben generalizzata e non solo il gigante di Topolino si macchia di tali mosse, ma anche il resto dei servizi di streaming fanno i conti con le direttive dall’alto che impongono la rimozione anche di contenuti “originali” e dei quali licenze non vanno pagate a nessuno perché le aziende in questo settore hanno imparato che riducendo il complessivo del loro catalogo vanno incontro ad un conto del fisco meno salato.

L’unica dichiarazione ufficiale in merito, non relativa a Crater ma alla strategia fiscali di Disney+ è quella riportata da Variety:

Il mese scorso, in occasione della conferenza stampa sugli utili della Disney, il direttore finanziario Christine McCarthy aveva dichiarato che la società prevedeva di effettuare una svalutazione di 1,5-1,8 miliardi di dollari nel trimestre di giugno per la rimozione dei contenuti dalle sue piattaforme di streaming. Svalutando il valore degli asset di contenuti, Disney può rimuoverli dal proprio bilancio per evitare di dover pagare i residui in corso e per ridurre il proprio carico fiscale.

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Una strategia fiscale che per quanto comprensibile, alla fine sono aziende che lavorano per ottenere il maggior profitto possibile, penalizza la qualità delle produzioni attuali e future: per non essere rimosso devi essere imprescindibile.

Con tutto quello che ne comporta da un punto di vista qualitativo e di innovazione, Hollywood non ha più la voglia e forse la possibilità di sperimentare perché quando addirittura si bypassa la sala – come nel caso di Crater – tutto quello che resta a regista e cast sono 23 giorni di streaming.

Oggi non è possibile vedere Crater legalmente, anche se siete abbonati da sempre a Disney+, attendiamo il secondo cour di Bleach, in simulcast su Dinsey+ da oggi 5 luglio 2023, sperando che non gli possa mai toccare la stessa fine.

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Antonio Pascarella

Antonio Pascarella

Videogiocatore da sempre e appassionato di tecnologia. A tratti weeb. Alla continua ricerca del rank perduto e della sua millantata abilità. See You Space Co(mmodoriano)wboy.

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