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Niantic licenzia un quarto dei suoi dipendenti: “Pokemon GO deve proseguire in eterno”, ma i costi marginali sono troppo alti

Oggi il CEO di Niantic John Hanke ha condiviso con i dipendenti una dura email in cui si annuncia il licenziamento di un quarto della forza lavoro, cioè 230 dipendenti tra i quali anche molti responsabili di Pokemon GO.

L’idea dei piani alti è quella di dare una spinta verso l’alto ai profitti tagliando i costi non necessari. Secondo le analisi private fatte dalla compagnia, i guadagni post-Covid non sono più riusciti a eguagliare i livelli da record raggiunti durante la pandemia, perché si è permesso di far crescere le spese a un ritmo troppo elevato. Pokemon GO era stato in gran parte responsabile dell’enorme impulso positivo (ad appena una settimana dal lancio l’app aveva infranto il record di download dell’Apple Store), e secondo la dirigenza di Niantic l’onere di riportare la situazione tra le stelle spetta ancora al gioco dei mostriciattoli — e gli spetterà per sempre.

D’ora in avanti il focus verrà spostato sul mercato Mixed Reality, che comunque viene visto come un semplice trampolino di lancio per il fine ultimo della Realtà Aumentata. Pokemon GO è il titolo perfetto per puntare su entrambe queste nicchie che, secondo le analisi di mercato dell’azienda di giochi mobile, rappresentano il futuro dell’industria. Ecco quindi che i progetti secondari, come NBA All-World e Marvel: World of Heroes verranno chiusi assieme alla sede di sviluppo situata a Los Angeles (un vero e proprio polo per la cultura Pokemon), e nonostante i licenziamenti si punterà tutto proprio su GO.

Niantic licenzia 230 dipendenti Pokemon GO min
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Pokemon GO sta fallendo secondo Niantic?

Niantic non è obbligata a pubblicare i propri conti economici, né tantomeno a mostrare delle prove sulla rendita effettiva di Pokemon GO. Le proteste online causate dalla malagestione del gioco sono sempre più forti e quasi all’ordine del gioco, eppure al primo di giugno 2023 il gioco conta su ben 79,6 milioni di giocatori attivi medi.

Nonostante questi grandi numeri, i creatori sostengono che i costi sono cresciuti a un ritmo superiore rispetto ai ricavi, una situazione che nel mondo del business è un peccato capitale. A quanto pare il team di sviluppo si sarebbe lanciato in progetti fin troppo ambiziosi, sopravvalutando la finestra di interesse che stava venendo amplificata dal Covid. Una volta finita l’emergenza, il mercato dei giochi mobile era completamente cambiato: la clientela è diminuita, mentre la concorrenza è lievitata notevolmente.

Pokemon GO raggio di cattura era un bug
L’ultimo fiasco di Niantic riguarda l’aumento al raggio di cattura, prima confermato e poi rimosso.

In questo contesto diventato improvvisamente spietato, non c’è tempo per le inefficienze. Occorre quindi liberarsi dei “processi non necessari, linee di comando ridondanti, e decision making poco chiaro“; il che si traduce nel licenziamento di una enorme fetta del personale impiegato.

I principi da seguire da oggi in poi per Pokemon GO sono la forte monetizzazione, e la ricerca di un “nucleo sociale” che potrà innescare crescita virale ed engagement a lungo termine. La cultura dell’ufficio cambierà, come potete leggere voi stessi nel comunicato, spingendo sempre di più sulla meritocrazia dei risultati, e chi non riesce a stare al passo… verrà fatto uscire dalla Poke Ball. O magari minacciato a colpi di katana, come faceva Zuckerberg.

Fonte: BBC.com

Leggi anche: POKÉMON SCARLATTO E VIOLETTO: QUESTO GLITCH CI FARÀ RIPENSARE A MISSINGNO

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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