Ieri si è conclusa con il suo ventiquattresimo episodio la seconda stagione di Vinland Saga, e il finale è stato molto apprezzato dal pubblico. Molti spettatori sentono già il bisogno di avere una terza stagione, e gli indizi sul fatto che verrà realizzata non mancano.
Per celebrare la conclusione della stagione il mangaka Makoto Yukimura e il character designer dell’anime Takahiro Abiru hanno pubblicato sui social delle illustrazioni speciali. Tra le due, quella di Abiru che si è rivelata la più interessante: oltre a mostrare il protagonista Thorfinn che tende la mano verso lo spettatore, è presente anche il logo della saga in bianco.
Da notare però che le lettere I, N e L hanno delle parti colorate di verde, che viste assieme formano il numero 3 scritto in romano (III). Abiru ha inoltre commentato l’illustrazione dicendo che “Il viaggio di Thorfinn continuerà“. Agli indizi datici dal character designer, abbiamo anche un leak diffusosi su Weibo nelle scorse ore, secondo il quale è sicuro che Vinland Saga avrà una terza stagione.

La speranza per Vinland Saga 3
Ovviamente gli indizi di Abiru e il leak di Weibo hanno riempito subito di speranza i fan dell’opera, mentre a noi dà modo di speculare riguardo a quando potrebbe essere ufficialmente annunciata la nuova stagione.
Il fatto che sia stato proprio un membro dello staff dell’anime a farlo intendere, è possibile che una terza stagione sarà annunciata molto prima di quanto possiamo immaginare, e forse non bisognerà aspettare più di tre anni come successo con la seconda.

La seconda stagione di Vinland Saga ha debuttato in Giappone il 9 gennaio. Prodotta dallo studio Mappa, la stagione ha visto tornare lo staff della precedente: il regista Shūhei Yabuta, il già citato character designer Takahiro Abiru, lo sceneggiatore Hiroshi Seko e il compositore Yutaka Yamada.
Netflix e Crunchyroll hanno trasmesso la seconda stagione in simulcast. Sulla piattaforma di proprietà di Sony è inoltre disponibile il doppiaggio italiano della stagione, che però ha un cast totalmente differente rispetto al doppiaggio della prima stagione realizzato da Netflix.
Fonte: SomosKudasai.