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Stan Lee, il figlio di Jack Kirby si scaglia contro il documentario di Disney+

Pochi giorni fa ha debuttato su Disney+ un nuovo film documentario incentrato su Stan Lee, il leggendario fumettista e creatore di tantissimi personaggi Marvel, prodotto per celebrare il centesimo anniversario della sua nascita.

Il documentario avrebbe però minimizzato i contributi che Jack Kirby ha dato nella creazione dei personaggi dei fumetti Marvel. Kirby ha contribuito alla creazione di alcuni dei personaggi più famosi dei fumetti, tra cui gli X-Men, gli Avengers, i Fantastici Quattro, Hulk, Thor, Ant-Man, Iron man e Black Panther.

Kirby si è ritirato dall’industria del fumetto all’inizio degli anni ’80, ed è morto nel 1994 all’età di 77 anni. La limitazione della sua figura nel documentario ha fatto scattare i famigliari del fumettista. Il figlio, Neal Kirby si è infatti scagliato contro il documentario con un lungo messaggio che ha fatto condividere dalla figlia Jillian su Twitter.

Il lungo messaggio di Neal Kirby sul documentario di Disney+

Nel lungo messaggio Neal parla della creazione dei personaggi Marvel e della controversia riguardante chi ha avuto il ruolo maggiore nella creazione di questi personaggi.

“Stan lee ha avuto la fortunata circostanza di poter accedere ai megafoni e ai media aziendali, e di poter usare questi strumenti per creare il proprio mito riguardo la creazione del pantheon dei personaggi Marvel. Lui si è reso da solo la voce della Marvel. Quindi, per diversi decenni è stato l’unico uomo in carica e, benedetto da una lunga vita, anche l’ultimo uomo rimasto (mio padre è morto nel 1994). Aveva una scarsa consocenza della storia, della mitologia e della scienza. D’altra parte la conoscenza di mio padre di questi argomenti era estesa, possiamo confermarlo io e molti altri.

Se doveste guardare alla lista e alla timeline dei personaggi Marvel creati tra il 1960 e il 1966, il periodo dove furono creati la maggior parte dei personaggi Marvel più popolari durante il mandato di Lee, potreste vedere il nome di Lee come co-creatore di qualsiasi personaggio, tranne Silver Surfer, che fu creato solamente da mio padre. Dobbiamo quindi assumere che Lee sia rimasto coinvolto nella creazione di qualsiasi personaggio Marvel? O che non siano mai stati gli altri co-creatori ad entrare nell’ufficio di Lee e dirgli ‘Ehi Stan, ho avuto una grande idea per un personaggio!’?

Secondo quanto dice Lee, ogni personaggio è stata una sua idea. Spese un sacco di tempo a parlare di come e perché creò i Fantastici Quattro, citando solo una volta mio padre. È vero, molti storici del fumetto riconobbero il fatto che mio padre prese ispirazione per i Fantastici Quattro da un fumetto che creò per la DC, i Challengers of the Unknown, e che ispirò i nomi dei personaggi Ben Grimm e Susan a suo padre Ben e sua sorella maggiore Susan”

Neal è praticamente cresciuto osservando il padre creare questi personaggi nel suo studio seminterrato, battezzato “The Dungeon“. Anche se non è uno storico del fumetto, Neal è sicuro che sono in pochi quelli che hanno avuto un’esperienza così personale come l’ha avuta lui.

Dopo la morte di Kirby nel 1994, secondo lui ci sono stati più di 35 anni di pubblicità non contestata di Stan Lee. Questa auto-promozione è culminata con i cameo che Lee ha avuto nei film tratti dai fumetti a partire dal primo capitolo della saga di X-Men uscito nel 2000, con cui ha poi cementato il suo stato di creatore di “tutto quello che è uscito dalla Marvel” nella mente di milioni di spettatori che non erano a conoscenza della vera storia dietro la creazione dei fumetti.Jack Kirby è stato menzionato per la prima volta nei crediti di un film in Iron-Man del 2008 dopo i nomi di Stan Lee, Don Heck e Larry Lieber.

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Il figlio del fumettista ha concluso scrivendo:

“La battaglia per i diritti degli autori si combatte sin dalla prima tavoletta scritta babilonese. È passato abbastanza tempo per fare bene almeno questo capitolo sulla letteratura/sull’arte. Ho detto abbastanza”.

Fonti: 1 | 2.

Leggi anche Marvel: ecco come Stan Lee ha influenzato l’impostazione delle scene post-credit.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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