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5 giochi PS2 che meriterebbero un remake

I più appassionati giocatori dell’epoca PS2 avranno sicuramente applaudito la scelta di riportare uno dei giochi di punta della console nelle case dei videogiocatori: ovviamente parliamo dell’annuncio del remake di Metal Gear Solid 3, che potrebbe essere più di un semplice remake, fatto durante il PlayStation Showcase del 24 maggio.

Sono tanti i giochi PS2 che meritano sicuramente di tornare nelle case dei giocatori, sia per la gioia di coloro che hanno avuto modo di giocare il titolo all’epoca d’uscita, sia per coloro che non hanno avuto modo di provare il titolo e che, così, potrebbero averlo a disposizione in modo molto più accessibile. Oggi vogliamo portare alla vostra attenzione 5 titoli PS2 che, a nostra discrezione puramente personale, meriterebbero di tornare su console moderna.

Metal Gear Solid 3 è stato uno dei titoli più amati durante l'epoca PS2, ora è stato annunciato il remake

Sly 2: La banda dei ladri

La storia dei giochi platform su console PlayStation non va assolutamente limitata ai quattro nomi più noti, ovvero Crash, Spyro, Jak & Daxter e Ratchet & Clank. Subito al di sotto di quelli che possiamo definire gli intoccabili, i pezzi da 90 che hanno segnato l’infanzia della stragrande maggioranza di coloro che hanno imbracciato, come primo controller, un controller PlayStation, troviamo una gran quantità di gemme degne di nota. Tra i vari Pandemonium, Gex e Viewtiful Joe una posizione di spicco è presieduta dalla serie di Sly Cooper.

Sly Cooper, il procione ladruncolo, nasce dalle menti di Sucker Punch e gode attualmente di ben 4 avventure che lo vedono protagonista, assieme alla sua banda animalesca, di straordinarie imprese. La scelta di selezionare il secondo capitolo dipende dall’accoglienza che il titolo ricevette e continua a ricevere da parte di critica e nostalgici appassionati. Sly 2: La banda dei ladri è considerato il capitolo più divertente, ispirato e vicino alle esigenze dei giocatori.

È in Sly 2 che troviamo una barra della vita che rende molto meno frustranti le sessioni di gioco, le missioni da svolgere vedranno una maggiore varietà e dovranno essere completate con minuziosa attenzione ai movimenti da compiere, per non attirare l’attenzione dei nemici. Un titolo che ha saputo perfezionare l’esperienza del primo capitolo e che meriterebbe sicuramente di essere giocato anche dalle generazioni che, all’epoca, non hanno avuto questo privilegio.

Sly Cooper è il protagonista di una serie su PS2 e PS3 che è stata capace di unire platform e stealth

ICO

Quando si parla di PS2 diventa d’obbligo citare Shadow of the Colossus, il “colossale” titolo action realizzato dal Team ICO, un piccolo team sotto PlayStation Studios, che ha saputo reinventare il concetto di videogioco stesso mediante un’atmosfera unica. Molto probabilmente è stato proprio l’enorme successo di Shadow of the Colossus a mettere in ombra il precedente progetto del team, ICO.

ICO è un titolo che precede Shadow of the Colossus sotto ogni punto di vista. Lo fa attraverso una narrazione che si discosta dai canoni dell’epoca, incentrati sull’adrenalina e la spettacolarità, ma si sviluppa grazie al rapporto tra i due protagonisti che riesce ad emergere in tutta la sua emotività anche se, ad una prima partita, non saremo nemmeno capaci di comprendere le loro parole.

Dobbiamo sentire ICO come il frutto di qualcosa che, sotto sotto, ci appartiene: emerge dalle atmosfere, dalle scelte stilistiche e dall’iconica copertina del titolo l’ispirazione che Fumito Ueda sembra trarre dalle opere di Giorgio De Chirico. Il titolo offre un gameplay basato sugli enigmi che ci permetteranno, soluzione dopo soluzione, di fuggire dal castello, la prigione, per un motivo o per un altro, di entrambi i protagonisti, Ico, il bambino abbandonato dal suo villaggio perché nato con delle nefaste corna, e Yorda, la giovane prigioniera della malvagità della madre, che il protagonista desidera proteggere.

Ora che abbiamo avuto modo di rivedere Shadow of the Colossus su PS4 (un remake è stato realizzato nel 2018) e il corpus di Ueda si è allargato grazie alla pubblicazione di The Last Guardian, quanto dovremo attendere prima di vedere un remake di ICO?

ICO è stato il capostipite dei lavori di Fumito Ueda, uscito su PS2

Gregory Horror Show

Forse il titolo PS2 meno conosciuto della nostra lista, esce sul mercato nel 2003 in esclusiva per il mercato giapponese ed europeo. Gregory Horror Show è un gioco basato sull’omonima serie d’animazione, molto popolare in Giappone, che si sviluppa attorno ad un gameplay che, all’epoca, ricordò molto un Resident Evil. Un esperimento, quello di Gregory Horror Show, basato sul contrasto tra grafica ed atmosfera, che finisce per generare confusione ed inquietudine nel giocatore.

Il nostro protagonista, prigioniero in una magione che non si discosta dal cliché del survival horror, deve riconquistare la libertà tramite il sacrificio delle anime degli abitanti di tale luogo: spuntano lucertole armate di enormi siringhe, gatti dall’aspetto mummificato e altre creature tutt’altro che adorabili. Per ottenere tali anime dovremo risolvere una serie di enigmi che, proseguendo nell’avventura, si faranno sempre più complessi.

L’opinione di pubblico e critica, all’epoca, fu discostante: si apprezzò l’originalità nelle scelte stilistiche ma si sottolineo la ripetitività delle azioni da compiere. Una remastered, capace di aggiungere missioni alternative e di aumentare la varietà del gameplay, potrebbe essere la mossa giusta per dare, finalmente, a Gregory Horror Show il successo che forse ha sempre meritato?

Gregory Horror Show uscì su PS2 nel 2003.

Canis Canem Edit (Bully)

Nomina scontata ma dovuta va sicuramente a Canis Canem Edit, conosciuto come Bully, un GTA tra i banchi di scuola realizzato dalle sapienti mani di Rockstar Games. Bully è stato capace, con ironia e una forte vena parodica, di raccontare l’adolescenza agli stessi adolescenti che, all’epoca, comprarono il titolo.

La trama si sviluppa nel corso di un anno scolastico e ci vede prendere il controllo di Jimmy, lo stereotipo del bullo liceale, che viene scaricato dalla madre in un liceo che si contraddistingue proprio per la sua “fauna” di prepotenti. Il compito del nostro Jimmy sarà quello di realizzare la scalata sociale tra le gerarchie dell’istituto a suon di cazzotti.

Un titolo irriverente che vuole raccontare, con le dovute esagerazioni, la realtà dell’adolescenza e che offre tutt’ora ai giocatori ore e ore di divertimento e una certa varietà di esperienze. Anche se Rockstar, al momento, non sembra intenzionata a realizzare un remake o un seguito del gioco, alcuni fan si sono reinventati e hanno ricreato una stupenda versione del titolo in Unreal Engine 5.

Bully ha saputo rappresentare l'adolescenza con ironia e mordacità

Rogue Galaxy

Terminiamo la nostra lista con Rogue Galaxy, uno dei giochi forse meno conosciuti tra quelli realizzati da Level5, che uscì su console PS2 nel 2007. Un gioco che deve sicuramente il suo scarso successo al periodo di uscita, con la PS2 ormai morente, ma che riuscì per questo motivo a sfruttarne al massimo le possibilità, realizzando un lavoro che sotto il punto di vista artistico aveva ben pochi rivali.

Per il resto parliamo di un Action RPG che racchiude le caratteristiche tipiche del genere con equilibrio, ma forse peccando di originalità. Il titolo prometteva di offrire un centinaio d’ore di esplorazione e, anche nel mercato odierno, lo si considererebbe senza alcun problema un titolo longevo ed immersivo.

Il nostro protagonista, il giovane Jaster, attraverserà l’universo del gioco visitando vari pianeti e incontrando personaggi molto ben caratterizzati sul lato artistico. Il gioco, come da tradizione di Level 5, riprende le atmosfere e lo stile dei film dello Studio Ghibli. Rogue Galaxy avrebbe tutte le caratteristiche per essere, ad oggi, un titolo di successo e la sua rivincita sul mercato potrebbe scaturire proprio da un remake del gioco.

Rogue galaxy è uno dei titoli più ambiziosi ma meno conosciuti di Level5

Leggi anche: GOD OF WAR RAGNAROK SU PS2? UNA MOD CI MOSTRA COME SAREBBE

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Sara Pandolfi

Sara Pandolfi

Classe 2004, ma il mio gioco preferito è più vecchio di me. Mi trovate in giro per le strade con uno scudo Hylia sulle spalle e questo dovrebbe già spiegarvi molte cose

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