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Final Fantasy XVI, provato in anteprima – Un primo viaggio a Valisthea

Un mese. Esattamente un mese da oggi e potremo mettere finalmente le mani sul tanto atteso Final Fantasy XVI. Il nuovo capitolo di una serie leggendaria, con il quale Square Enix spera finalmente di rilanciare anche i titoli principali, sulla scia del successo di Final Fantasy XIV. Non è un caso che diversi elementi che hanno reso possibile quel successo, siano dietro anche questa nuova avventura. Per la prima volta un titolo della serie principale prende la strada dell’action puro, cosa che sin dall’annuncio ha fatto storcere il naso ai fan storici. Riuscirà questo sedicesimo capitolo a convincere tutti di essere un vero Final Fantasy? Secondo noi, assolutamente sì.

A inizio di questo mese abbiamo avuto la possibilità di provare con mano Final Fantasy XVI per diverse ore. Un’esperienza che ci ha permesso di avere un primo assaggio di questa avventura. Abbiamo affrontato i primi scontri, saggiato la bontà della scrittura del gioco e iniziato a conoscere il mondo di Valisthea.
In questa nostra anteprima ci limiteremo a offrirvi le nostre impressioni generali su quanto provato senza scendere troppo nei dettagli. Questo sia perché non vogliamo fare spoiler anche minori di alcun tipo, sia perché la versione di gioco da noi provata non era quella definitiva. Al momento della nostra prova mancavano praticamente due mesi al lancio, quindi eventuali difetti tecnici o correzioni lato gameplay potrebbero essere state fatte. Fatta questa doverosa premessa, gettiamoci nella nostra anteprima di Final Fantasy XVI.

L’era dei cristalli sta per cadere?

Per dare il via alla nostra prova del titolo ci è stato possibile provare l’inizio di Final Fantasy XVI. Un prologo dalla durata di circa due ore che rapisce subito il giocatore. Come spiegato da Naoki Yoshida stesso, hanno voluto che provassimo questa parte del gioco per avere un breve ma chiaro assaggio di ciò che sarà la narrazione di Final Fantasy XVI. Più volte descritta come una montagna russa di emozioni e più matura rispetto al passato, la storia di Final Fantasy XVI pone delle solide basi sin da subito. Già nel prologo abbiamo potuto avere un assaggio delle luci e ombre dei personaggi protagonisti o della violenza di certe scene e della sensualità di altre. Il tutto inserito in un contesto politico complesso, fatto di trame politiche e tradimenti. Elementi che hanno portato il mondo di Final Fantasy XVI sull’orlo del baratro. Una bomba pronta a esplodere.

Le basi per offrire una storia capace di incollare il giocatore allo schermo ci sono tutte. Sarà importante costruirvi sopra una trama avvincente e non banalizzare le motivazioni dei personaggi. Soprattutto per un titolo che vede nel comparto narrativo una delle sue anime principali. Perché se da un lato Final Fantasy XVI è un action profondo e si presenta con uno dei gameplay più divertenti e ben fatti degli ultimi anni, dall’altro è un racconto epico che non ha paura di rallentare il ritmo del gameplay pur di farci soffermare sulle parole o sugli sguardi di un personaggio. Le circa due ore del prologo sono state infatti in buona parte assorbite da scene d’intermezzo e dialoghi tra i protagonisti, alternando il tutto con i primi combattimenti tutorial, ma anche dalle prime boss fight e il primo scontro tra Eikon.

Final Fantasy XVI, Clive
Questa è una versione speciale creata per l’esperienza stampa/influencer e i contenuti potrebbero differire dalla versione finale.

A sottolineare ulteriormente la voglia degli sviluppatori di raccontare il mondo di Valisthea ai giocatori, troviamo la sezione “Active Time Lore” dedicata ai personaggi e ai luoghi incontrati durante il gioco. Approfondimenti e curiosità che contribuiranno a sviscerare la storia e la lore del gioco. Sarà possibile accedere a questa sezione durante quasi tutte le cut-scene di gioco, così da poter magari andare a ripassare le informazioni su un luogo o un personaggio citato durante la scena.
E non di minore importanza è il doppiaggio. Durante la prova abbiamo potuto finalmente sentire il doppiaggio italiano di Final Fantasy XVI rimanendone assolutamente soddisfatti. La qualità è quella che ci si aspetta da una produzione di questo calibro e le scelte delle voci per i personaggi ci sono sembrate tutte adeguate. Il giudizio è naturalmente rimandato, ma ciò che abbiamo sentito ci ha decisamente convinto. Discorso analogo anche per la controparte inglese, mentre non abbiamo provato la versione giapponese.

Il combattimento di Final Fantasy XVI è una danza

Parliamo ora dell’altra anima di Final Fantasy XVI. Quella al contempo più interessante ma divisiva per i fan. Il suo sistema di combattimento action-stylish. Per realizzarlo Square Enix è andata a prendere Ryota Suzuki, padre del sistema di combattimento di Devil May Cry V, il meglio che si potesse avere in questo campo. E possiamo dire che il lavoro fatto è davvero fantastico.
Final Fantasy XVI è un gioco in cui combattere è un vero piacere e non ci stancheremmo mai di farlo. Durante la nostra prova abbiamo potuto provare una sezione di gioco in una zona un po’ più aperta, dove vi erano diversi nemici da poter affrontare. Ci siamo divertiti ad affrontarne diversi, con l’intento di esplorare al meglio le combo a nostra disposizione.

Di base il combat-system è abbastanza semplice. Abbiamo a disposizione un tasto per l’attacco base e uno per lanciare una magia a distanza. Con questi due primi attacchi base potremo eseguire le nostre combo e attacchi più semplici. A rendere il tutto più divertente e profondo ci pensano le abilità degli Eikon. Dato che nel prologo le abilità a disposizione di Clive sono ovviamente limitate, ci è stato possibile provare una sezione più avanzata con un set di skill creato per l’occasione. Nel gioco quindi non avremo quelle abilità in quel momento della storia, ma era necessario per permetterci di comprendere le potenzialità del sistema di combattimento di Final Fantasy XVI. Potenzialità davvero vaste.

Final Fantasy XVI, combat
Questa è una versione speciale creata per l’esperienza stampa/influencer e i contenuti potrebbero differire dalla versione finale.

Durante il gioco sarà possibile avere equipaggiati fino a tre Eikon contemporaneamente. Ciascuno di essi ci permetterà di usare un set di abilità differente, sbloccabili e migliorabili attraverso uno skill-tree dedicato. In combattimento potremo accedere a tre abilità di ciascun Eikon e la rotazione da un set all’altro è immediata grazie alla semplice pressione del grilletto sinistro del pad. Una volta che si inizia a capirlo, il sistema di combattimento si trasforma in una danza vera e propria. Una serie costante di attacchi, schivate e parate che siamo sicuri daranno una grandissima soddisfazione contro i nemici più ostici.

Per padroneggiare al meglio i combattimenti dovremo abituarci a ruotare spesso il nostro Eikon, perché ciascuno ci offre mosse e risorse differenti. Ad esempio, il set d’abilità di Garuda offre attacchi rapidi ma meno potenti e un’utilissima presa per portare a sé un nemico. Dall’altro lato, il set d’abilità di Titano presenta colpi lenti ma estremamente potenti, pensati per azzerare rapidamente l’indicatore di resistenza del nemico.
In Final Fantasy XVI, infatti, ogni nemico avrà sotto l’indicatore della vita una linea gialla che indica la sua resistenza. Se per quanto riguarda i nemici più piccoli non dovremo curarcene poi tanto, contro nemici più forti o i boss sarà fondamentale. Portare a zero la resistenza del nemico lo manderà in una fase di stordimento, durante la quale risulterà più vulnerabile e innocuo. Per i nemici come i boss, la barra della resistenza è divisa in due parti. Azzerata la prima vi sarà una fase di stordimento abbastanza breve, mentre dopo la seconda l’apertura sarà decisamente più generosa.

Come accennato ogni Eikon porterà con sé uno skill-tree dedicato che va ad aggiungersi a quello delle abilità base di Clive. I punti per sviluppare le nostre abilità li otterremo combattendo e completando le missioni. E insieme alla scelta degli equipaggiamenti questo sarà il modo che avremo per personalizzare il nostro protagonista. Quando livelleremo, infatti, le statistiche verranno distribuite in automatico.
Tramite le abilità potremo però scegliere cosa sbloccare prima, cosa potenziare una volta sbloccato e adattare il tutto al nostro stile di gioco. Potremo ad esempio decidere di favorire le abilità e gli equipaggiamenti per azzerare più velocemente la resistenza dei nemici. Oppure andare su qualcosa che ci permetta di lanciare magie più potenti. La personalizzazione insomma non manca.

Final Fantasy XVI, party
Questa è una versione speciale creata per l’esperienza stampa/influencer e i contenuti potrebbero differire dalla versione finale.

Visto che abbiamo citato gli equipaggiamenti è giusto parlare di quelli che se usati renderanno il gioco più semplice. Come già annunciato, Final Fantasy XVI non disporrà di una selezione della difficoltà. Bensì saranno presenti alcuni oggetti che andranno a facilitare i combattimenti. Ad esempio è presente un anello che se indossato aiuterà il giocatore a eseguire le schivate perfette, facendo partire un breve quick time event in cui premendo un semplice tasto Clive schiverà col giusto tempismo. Eseguire schivate o parate perfette è molto importante durante i combattimenti, dato che ci daranno brevi aperture d’attacco da sfruttare.

Dopo aver provato questi strumenti ci sentiamo dire che sono stati una trovata molto intelligente e funzionale per il loro scopo. Intelligente perché ha permesso al team di sviluppo di non dover bilanciare il gioco per diverse difficoltà, potendo dedicarsi ad altro. E funzionale perché riescono ad aiutare in modo anche molto efficace il giocatore, senza togliergli il piacere del combat system.
Un piacere che non potremo avere in Final Fantasy XVI è invece quello di comandare un party di eroi. Come sapevamo, i personaggi che accompagneranno nelle sue avventure Clive, saranno comandati dalla CPU e non potremo dargli alcun tipo di comando. Unica eccezione il cane Torgal, al quale potremo dare comandi base come “attacca” o “cura”. Per quello che abbiamo potuto vedere nella fase con i compagni, questi sembrano essere decisamente attivi durante lo scontro e sembrano poter dare un vero aiuto.

Chiudiamo questa sezione parlando delle mappe di Final Fantasy XVI. Durante la fase di presentazione del gioco una delle cose che più ha sorpreso i fan è stata la scelta di rendere il titolo un open-map e non un open-world. Una scelta che ha permesso al team di sviluppo di realizzare ambienti ricchi di dettagli e favorire in certi casi il fluire della narrazione.
Per quello che abbiamo potuto vedere il gioco presenterà due tipi di zone. Un primo tipo sono quei luoghi come città, fortezze o “dungeon” più contenuti, che aiuteranno a guidare in modo più lineare le fasi dove la narrativa la farà da padrone, senza però far sentire legato il giocatore data la comunque soddisfacente estensione di queste mappe. Il secondo tipo sono invece le zone aperte, distese ampie con diversi percorsi secondari da scovare, missioni e tesori. Lo spostamento tra una zona e l’altra, inoltre, avverrà tramite la mappa del mondo, che ci porterà direttamente all’inizio di una o l’altra zona.
Durante la prova abbiamo potuto giocare all’interno di poche zone, quindi tutte queste sensazioni e prime impressioni andranno confermate con il gioco ocmpleto in mano.

L’epicità e la forza delle summon brilla con gli Eikon

Final Fantasy XVI, Eikons
Questa è una versione speciale creata per l’esperienza stampa/influencer e i contenuti potrebbero differire dalla versione finale.

Sin dal primissimo trailer di Final Fantasy XVI vennero messe in risalto le storiche summon della serie. La glaciale Shiva, il possente Titan e i fiammeggianti Phoenix e Ifrit. Da sempre tra gli elementi più amati dai fan della serie, in questo nuovo capitolo le evocazioni hanno un ruolo centrale. Rappresentano il motore che muove la storia di Final Fantasy XVI e, soprattutto, uno degli elementi di gameplay più interessanti.
L’idea degli sviluppatori è stata quella di realizzare queste epiche battaglie gigantesche che potessero mettere in mostra tutta la potenza degli Eikon. In più, hanno voluto rendere ogni scontro con un Eikon diverso dagli altri, sviluppando un gameplay che fosse unico e legato fortemente all’evocazione che abbiamo davanti.

Durante la nostra prova abbiamo potuto provare due scontri tra Eikon. Per evitare alcun tipo di spoiler eviteremo di dirvi quali sono state le summon coinvolte. Parleremo piuttosto delle sensazioni che ci hanno lasciato.
I due combattimenti sono stati molto diversi tra loro, facendo fede all’obiettivo dichiarato degli sviluppatori. Lo sviluppo dello scontro e le arene hanno reso ben diverse le due battaglie, andando a sposarsi bene con le caratteristiche degli Eikon coinvolti. Eppure sul piano prettamente di gioco, non sono quello che ci aspettavamo. Questo perché le battaglie tra Eikon sono profondamente pensate per essere epiche e cinematografiche, con diverse fasi scriptate e quick time event. Le opzioni d’azione messe in mano al giocatore si limitano al movimento e a pochi tipi d’attacco. Di fatto, l’effettivo gameplay viene in parte sacrificato per favorire una maggiore spettacolarità degli scontri tra queste creature potentissime. Volendo fare un paragone con un titolo del passato che ha proposto boss fight “titaniche” ci viene in mente di citare God of War III. Un paragone che può rendere bene l’idea, seppur le battaglie tra Eikon di Final Fantasy XVI risultano più variegate e giocabili.

Nonostante questo, però, siamo innamorati degli scontri tra Eikon. Per due motivi principali. Il primo è che da quanto abbiamo potuto vedere questi arriveranno come parte di scontri più grandi. Prima di sfidare l’effettiva forma finale della summon, abbiamo affrontato battaglie con il Dominante di turno. Ciò ha reso la sfida all’Eikon una sorta di ciliegina sulla torta, una fase in uno scontro più ampio che ci ha permesso di godere del combat system di gioco in altri momenti.
Il secondo motivo è ciò che emotivamente questi scontri ci hanno regalato. La potenza e la brutalità della regia di questi scontri ci ha permesso di vedere come mai prima tutto il potere delle summon. Gli amati pixel dei titoli passati prendono vita con gli Eikon di Final Fantasy XVI, regalandoci la versione più bella ed epica delle nostre amate summon.

Final Fantasy XVI, mappa
Questa è una versione speciale creata per l’esperienza stampa/influencer e i contenuti potrebbero differire dalla versione finale.

Gli Eikon sono forse la punta di diamante di un gioco che sul piano artistico è semplicemente clamoroso. Quel poco che abbiamo visto ci ha solo confermato quanto già intravisto con i trailer. Il mondo di Valisthea è più vivo che mai, grazie ai tanti dettagli sparsi un po’ ovunque. Dai paesaggi agli effetti delle magie, passando per i dettagli di armi e armature, la qualità artistica del tutto è davvero di primissimo livello.
E da meno non sembra essere la colonna sonora, composta da Masayoshi Soken. Ormai una garanzia in casa Square Enix, il musicista nipponico sembra averci regalato una colonna sonora davvero da brividi. Capace di caricare di epicità gli scontri più tesi e sottolineare l’oscurità dei momenti più emotivi. Non vediamo l’ora di poterla ascoltare tutta.

L’unico campo in cui Final Fantasy XVI non brilla ma si limita (come se fosse scontato di questi tempi) a essere una produzione solida è il comparto tecnico. A livello grafico il gioco non lascerà a bocca nessuno probabilmente. Le texture sono di buona qualità ma non eccezionali e i modelli facciali dei personaggi non protagonisti risultano abbastanza sottotono in certi casi.
Molto bene sul piano del framerate invece. In modalità performance il gioco è stato sempre super fluido e non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema durante la nostra prova. Un qualcosa decisamente da non sottovalutare in un titolo con un gameplay così rapido e frenetico.
Discorso diverso per la modalità grafica. Quando abbiamo provato a impostarla non solo non abbiamo notato un miglioramento particolare sul piano grafico, ma soprattutto aveva problemi evidenti di framerate. Nonostante questo quando noi abbiamo potuto provare il gioco mancavano praticamente due mesi all’uscita del gioco. Per questo motivo non abbiamo alcun dubbio che questo e altri problemi tecnici migliori saranno già stati risolti per l’uscita del gioco.

Ancora un mese…

Final Fantasy XVI, artwork

Siamo giunti alla fine di questa anteprima di Final Fantasy XVI. Un primo piccolo assaggio di quello che secondo noi sarà senza dubbio uno dei titoli migliori di quest’anno e non solo. Dopo il successo del XIV, Square Enix sembra aver trovato la strada giusta per riportare la serie dove merita anche con un titolo tradizionale. Lo ha fatto affidandosi a tanti dei suoi uomini migliori. Lo ha fatto chiedendosi cosa servisse a Final Fantasy XVI per essere un grande Final Fantasy. Chiedendosi come potesse tornare alle origini proponendo qualcosa di nuovo. Del resto è sempre stato così in questa serie. Una continua evoluzione, un cambio a ogni titolo, anche drastico. Non sempre ha pagato. Ma è ciò che ha reso grande Final Fantasy. Tra un mese esatto capiremo a fondo se la storia di Clive e di Valisthea ci regalerà l’ennesima emozione. Se il sistema completamente action riuscirà a conquistarci e farci divertire. Un mese. Solo un mese prima di tuffarci in Final Fantasy XVI e vivere una nuova epica avventura.

FINAL FANTASY XVI © 2023 SQUARE ENIX CO., LTD. All Rights Reserved.

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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