Naruto è la storia di un giovane ninja, Naruto Uzumaki, il protagonista della serie. La serie conduce gli spettatori in un viaggio che li porta a vedere e vivere le avventure e le sfide che lui affronta nel suo percorso per diventare un grande shinobi, ottenendo nel corso del tempo diversi alleati e incontrando nemici più o meno temibili.
Una delle ragioni principali dello straordinario successo di Naruto è il suo mondo unico che ha affascinato i suoi fan, oltre al mostrare come anche un ragazzino come Naruto, proveniente da quello che appare come un semplice villaggio, può avere davanti a sé un futuro pieno di avventure e meraviglie.
Escludendo i numerosi filler che si presentano in modo persistente nella serie, l’opera di Kishimoto possiede al suo interno anche diversi archi molto importanti. Quello dell’esame di selezione per i Chunin è uno dei più iconici, e adesso i fan potrebbero non riuscire ad immaginare l’opera senza di esso; tuttavia, in realtà il mangaka non voleva assolutamente creare un “torneo” di questo genere, anzi, è stato il suo editor che ha proposto l’idea e l’ha spinto ad inserirlo.
La verità dietro l’esame dei Chunin
Gli Esami di Selezione dei Chunin avrebbero consentito ai genin di diventare Chunin. La struttura dell’esame e i processi di valutazione differiscono da un esame all’altro, e i villaggi originariamente tenevano i propri esami individuali.
Dopo la terza guerra mondiale shinobi gli esami aperti a tutti i villaggi iniziarono a tenersi ogni due anni alternando il luogo in cui situarli. Essi servivano anche a migliorare le relazioni tra i villaggi, presentando ninja emergenti ai clienti e creando opportunità per il gioco d’azzardo. Insomma, narrativamente sembrava essere un buon elemento per la lore di Naruto, ma in verità questo elemento è stato inserito “forzatamente” nella storia su richiesta dell’editor di Kishimoto.
Il torneo ha stabilito tutti gli 11 di Konoha e diversi insegnanti del villaggio di Naruto, oltre ad aver dato al protagonista stesso una crescita rilevante. Non possiamo dimenticare la sua leggendaria lotta con Neji e Gaara, eppure se Kishimoto avesse fatto come voleva in origine non ci sarebbe stato l’intero arco riguardante l’esame.
In un’intervista con Kobayashi, il creatore ha spiegato come il ritmo originale di Naruto sarebbe dovuto essere più lento, ma il suo editore decise di accelerarlo attraverso l’arco dell’Esame Chunin. Kishimoto non ha mai avuto intenzione di concentrarsi sulla classe di Naruto, preferendo focalizzarsi sulle squadre ninja fin dall’inizio con ogni gruppo composto da quattro membri.
Tuttavia, a Kishimoto venne detto che non ci sarebbe stato tempo per uno sviluppo così lento, dovendo rispettare le aspettative di Shonen Jump. Kishimoto avrebbe dovuto riunire tutti i suoi combattenti contemporaneamente, indipendentemente dal loro villaggio, ed ecco allora che l’editore di Kishimoto propose il torneo.
Kishimoto però non sembrò affatto contento di ciò, dicendo anche come “lo avrebbe ucciso fare un arco su un torneo”, ma l’editore fu categorico e gli disse “di farlo anche se lo avrebbe ucciso”. Fu così che allora venne costretto a iniziare l’arco dell’esame Chunin, ma in realtà Kishimoto stesso ha confessato come egli abbia desiderato spesso di non aver cambiato il suo piano originale.