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Naruto, Kishimoto voleva mollare il disegno per giocare a baseball, ma Akira ha cambiato tutto

Naruto, insieme a Dragon Ball e One Piece, è una delle storie più famose che siano mai uscite dai confini del Giappone. Innumerevoli generazioni sono state ispirate dalla storia di Kishimoto, e lo stesso mangaka ha potuto portare nella sua opera omaggi e citazioni ad alcuni dei più grandi classici della narrativa giapponese.

È notizia di queste ore che Masashi Kishimoto abbia ammesso qualcosa di piuttosto curioso in merito alla creazione del suo manga. Infatti, di solito non è affatto raro venire a sapere che il nostro autore preferito si è ispirato ad altre opere (anche di media diversi dal cartaceo) per la propria storia. E, come vediamo in modo più dettagliato in questo caso, ovviamente nemmeno Kishimoto fa eccezione.

Egli è riuscito a creare un personaggio che è rimasto nell’immaginario collettivo degli appassionati di anime e manga tanto quanto lo è rimasto Goku o Luffy. Ha però confessato che ciò non sarebbe stato affatto possibile senza un’opera altrettanto famosa: Akira.

naruto akira

L’impatto di Akira sulla storia di Kishimoto

Un po’ di tempo fa, Masashi Kishimoto ha spiegato nella parte 12 di “il mondo di Masashi Kishimoto” che durante la sua gioventù ha dovuto prendersi una necessaria pausa da tutto ciò che era artistico. In particolare, erano solamente le medie, e Kishimoto sentiva il bisogno di dedicarsi ad altro, ad esempio focalizzandosi maggiormente sul baseball.

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Per un po’ di tempo, il mangaka ha accantonato l’arte e a un certo punto era quasi convinto di aver del tutto superato il suo desiderio di disegnare. Eppure, qualcosa gli ha fatto cambiare idea riaccendendo la fiamma che era in lui. È stato Akira, l’opera di Katsuhiro Otomo.

Kishimoto ha spiegato che tutto è accaduto un giorno in cui era in procinto di tornare a casa. Sulla via del ritorno, ha visto un poster della serie di Otomo che l’ha colpito tantissimo. Dice di essere rimasto a fissarlo per oltre un’ora: si trattava di un poster in cui Kaneda camminava verso una motocicletta. Masashi spiega che è stato proprio questo a riportarlo a disegnare.

La composizione e il livello di dettagli della serie di Otomo sono diventati per lui uno standard che sperava un giorno di raggiungere. Probabilmente, se non fosse stato per Akira, oggi non avremmo mai incontrato la storia di Naruto.

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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