Chiunque abbia mai provato l’esperienza Destiny 2 sa perfettamente quanto sia difficile controllare e mantenere fresco e innovativo un titolo come quello creato da Bungie 6 anni fa. Non è un caso che, a causa della vastità e dei diversi gradi di difficoltà delle attività in game, molti utenti ricerchino la cosiddetta “via facile” per portare a casa il risultato e ottenere sempre più ricompense e riconoscimenti.
Il ricorso a bug e cheat è stato per Destiny 2 una costante di notevole peso, a cui però la propria casa videoludica ha sempre cercato di opporsi con fermezza, talvolta intensificando severamente la sua attività di ricerca, individuazione e punizione dei “furbetti“.
Destiny 2 vince in tribunale contro VeteranCheats
Nel 2021 Bungie aveva intentato causa a Mihai Claudiu-Florentin, accusato di vendere software illeciti per facilitare l’esperienza di gioco in Destiny 2. Conosciuto col nome del sito web che utilizzava per guadagnare alle spalle di Bungie e di tutti quei giocatori corretti e onesti, VeteranCheats è stato accusato di molteplici capi di imputazione, quali violazione del copyright, violazione del Digital Millennium Copyright Act (DMCA), violazione del contratto, interferenza intenzionale con le relazioni contrattuali ed infine violazione del Washington Consumer Protection Act.
Il risarcimento richiesto da Bungie per sopperire ai diversi danni inflitti al proprio gioco per mezzo di tali infrazioni e ottenuto legittimamente con la fine di questo estenuante processo, ammonterebbe a 12 milioni di dollari circa, suddivisi a seconda del peso del capo d’accusa e comprendente le spese legali affrontate dalla software house, pari alla cifra di 217.250,70$.
Una somma non di poco conto, che andrebbe a ripagare il danno arrecato dalle 5848 transazioni illecite effettuate da luglio 2020 a novembre 2022 mediante Stripe, piattaforma di gestione dei pagamenti online, anch’essa finita nell’occhio del ciclone.
Nonostante questa grave pena e seppur non prefiguri più il nome di Destiny 2 nella lista dei titoli presenti sul sito web, VeteranCheats risulta tutt’ora attivo. Pertanto, pare proprio che la guerra iniziata da Bungie e costata ben 2 milioni di dollari divisi tra team e software anti-cheat sia destinata a continuare.