Lo scorso settembre Amazon ha reso disponibile Gli Anelli del Potere, una serie TV ambientata nel mondo creato da J.R.R. Tolkien e che cerca di raccontare (a modo suo) la storia precedente a quella narrata ne “Il Signore degli Anelli”.
Nonostante sia stato speso tanto denaro per realizzare la serie, sembra che questa si sia rivelata un flop: secondo uno studio, meno della metà degli spettatori che hanno visto il primo episodio sono riusciti a concludere la serie TV.
Amazon punta in alto…
Amazon, così come Netflix e le altre compagnie che gestiscono un servizio di streaming, sta cercando in tutti i modi di attirare sé nuovi clienti, specie se si considera la concorrenza spietata che oggi c’è nel mondo delle piattaforme di streaming.
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Per raggiungere l’obiettivo, la società guidata da Jeff Bezos ha deciso di puntare sulle produzioni originali e di realizzare la serie TV più costosa di sempre: Gli Anelli del Potere, costata in totale quasi 450 milioni di dollari.
…ma Gli Anelli del Potere resta a terra
Nonostante l’enorme costo sopportato dal colosso dell’e-commerce per produrre Gli Anelli del Potere, la serie TV si è rivelata un insuccesso. A dirlo è uno studio condotto da The Hollywood Reporter da cui emerge che solamente il 37% di coloro che hanno iniziato la serie TV l’ha poi finita.
Un risultato davvero pessimo, specie se consideriamo che la società reputa una serie come di successo se viene completata almeno dal 50% degli spettatori. Jennifer Salke, persona a capo di Amazon Studio, smentisce pubblicamente il fallimento, ma gli insider intervistati dalla rivista raccontano una versione ben diversa.
Secondo loro, infatti, le parole della Salke non corrispondono a quelle dette nelle conversazioni interne alla casa di produzione. L’insider ha aggiunto anche che la Salke, per la trama della seconda stagione, vuole molti più colpi di scena drammatici, ridotti nella prima stagione poiché il team creativo doveva concentrarsi sull’ambientazione.
A detta sempre degli insider, Jennifer Salke starebbe cercando di rimediare al fallimento della serie TV puntando sulla realizzazione di altri prodotti che, in base ai dati statistici raccolti dalla società, assicurerebbero un successo assicurato.
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