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The Witcher Sirius: il progetto riparte da 0, spostando l’ambientazione in Giappone

Dopo un lungo periodo di silenzio CD Projeck RED annuncia una clamorosa ripartenza per il suo titolo in sviluppo. Il misterioso Project Sirius, progetto annunciato tempo addietro da CD Projekt RED e frutto di una collaborazione col gruppo dei The Molasses Flood, ha ricevuto nel corso delle ultime ore importanti novità circa il suo futuro.

Mentre prosegue (seppur in maniera abbastanza lenta) lo sviluppo di The Witcher Polaris (o meglio inteso come The Witcher 4), ovvero il prossimo capitolo della saga ambientato nel vastissimo universo made in Andrzej Sapkowski ben lontano dalla saga dello strigo Geralt di Rivia, un altro dei diversi titoli presentati dalla software house polacca molti mesi fa, per l’appunto Project Sirius, si prepara ora a rivedere il proprio essere.

Pare infatti, che la casa videoludica abbia operato per compiere uno straordinario dietrofront e abbia deciso di ripartire da 0 con Project Sirius, che cambierà radicalmente ambientazione, catapultandosi in un inusuale ed inaspettato Giappone.

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The Witcher Sirius: ecco le parole del CEO di CD Projekt RED

A tornare sull’argomento è stato lo stesso Adam Kiciński, amministratore delegato della casa videoludica polacca, il quale avrebbe esplicato tutte le difficoltà incontrate nel corso dello sviluppo del titolo durante una conferenza.

Dopo aver sottolineato quella che sarà l’originalità di questo prodotto rispetto alle tipiche realizzazioni di CD Projekt RED, e soprattutto nell’abito dei classici GDR, Kiciński avrebbe poi parlato dell’ardua scelta operata: una scelta non facile da digerire, ma che potrebbe essere l’inizio di una vera e propria rivoluzione.

Il CEO, per giustificare quella che, a primo impatto, parrebbe una decisione fin troppo azzardata (seppur presa in tempi relativamente brevi dal punto di vista dei costi), sarebbe difatti ricorso ai concetti di ambizione e coraggio, valori necessari per uscire dagli schemi e presentare alla propria utenza un prodotto di spessore e, soprattutto, di estroso impatto.

The Witcher Sirius, di conseguenza, si configurerà (sulla falsariga del manga The Witcher: Ronin) come un multiplayer cooperativo open-world (o semi open-world) in grado di catapultare i propri giocatori nel Giappone di epoca Edo, tra NPC locali e fiori di ciliegio. Un progetto, insomma, che non vediamo l’ora di conoscere più a fondo.

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Chiara Cerri

Chiara Cerri

Classe '98, sono una laureanda in Filologia Moderna cresciuta a pane e videogiochi che col trascorrere degli anni ha sviluppato verso di essi una vera e propria dipendenza. Il mio primo amore è stato Resident Evil 4, subito seguito da una lunghissima esperienza su Destiny 1 e 2. Dopo essermi destreggiata tra D&D, anime e manga, ho deciso di unire la passione per "la Repubblica delle Lettere" col mio animo da vera nerd e, dunque, eccomi qui!

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