Il collasso della Silicon Valley Bank di cui si sta tanto parlando in queste ore sta colpendo anche Etsy, il marketplace online molto noto per i prodotti fatti a mano. La piattaforma infatti sta avendo difficoltà a pagare i suoi venditori, proprio a causa del crollo della banca avvenuto nelle scorse ore.
La banca comprendeva tra i suoi clienti svariate startup tecnologiche, il suo unico mercato di riferimento. Difatti, Silicon Valley Bank era conosciuta proprio per la sua costante volontà di finanziare aziende considerate solitamente come investimenti rischiosi dalle banche tradizionali.
La stessa Etsy utilizzava la banca per gestire le proprie attività economiche, e ora la piattaforma dell’artigianato si trova in difficoltà. L’azienda ha dichiarato che sta lavorando per risolvere il problema e che prevede di pagare i venditori entro i prossimi giorni lavorativi tramite altri partner di pagamento.
Il problema del fallimento di SVB
Non è ancora chiaro se altri clienti di SVB abbiano avuto problemi simili a quelli di Etsy. La piattaforma conta più di 7,5 milioni di rivenditori in tutto il mondo, che nelle scorse ore hanno ricevuto una mail nel quale viene comunicato che ci saranno ritardi nei loro depositi.
Su Etsy numerosi utenti hanno trovato un luogo dove guadagnare da vivere, e per molti venditori il ricavato ottenuto dalle vendite sulla piattaforma è una corposa parte del loro reddito familiare, oltre che un fondo necessario per l’acquisto di nuovi materiali. A oggi, non sanno ancora quando potranno ricevere i soldi derivanti dal loro lavoro.
Al momento sembrano essere state colpite dalla vicenda sia startup emergenti che quelle più affermate. Il fallimento della banca avrà diverse implicazioni per molte startup, come ad esempio il congelamento dei finanziamenti. Ciò significa anche l’incapacità di pagare gli stipendi ai dipendenti delle varie società, specialmente per quelle più giovani e meno mature.
Tutto questo disastro è avvenuto ufficialmente dopo il cosiddetto “run on the bank” scatenato dal miliardario Pether Thiel il 10 marzo scorso. Il miliardario ha ritirato tutti i soldi dal suo conto poco prima dell’intervento del governo federale. Adesso, sarà compito della Federal Deposit Insurance Corporation amministrare i servizi della banca per il suoi clienti.
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