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[VIDEO] Il Giappone esercita militari e polizia contro “YouTuber disturbatori” e possibili terroristi

Sembra che oramai sia diventata quasi una prassi piuttosto triste quella di vedere YouTuber e streamer (stranieri e non) fare i loro comodi in Giappone senza alcun riguardo per il momento e il luogo in cui ci si trova, o per le persone che ci circondano. Dall’infimo evento del “sushi terrorismo”, causato da dei ragazzini che si divertivano a leccare piatti altrui, posate, bicchieri e salse al kaitenzushi, si passa poi ai casi più noti anche qui, come quello che coinvolse Logan Paul.

Nel Sol Levante gli streamer in generale sembrano star avendo una rilevanza particolarmente alta per quanto riguarda la sicurezza pubblica, specialmente ora che ci si avvicina al giorno del G7, il quale porterà diversi leader mondiali a riunirsi tutti in un solo luogo e ad attrarre anche diversi curiosi e pubblico annesso.

Cogliendo quest’occasione, le forze di autodifesa militari giapponesi hanno iniziato a condurre delle speciali esercitazioni in coordinazione con la polizia. Queste operazioni sono volte all’addestramento di tattiche di risposta ad eventuali situazioni potenzialmente pericolose che potrebbero essere causate da YouTuber o individui che fingono di essere tali.

Il Giappone contro i disturbatori e i terroristi

Nella giornata di martedì, a ovest di Tokyo nella città di Kodaira, i membri delle forze di auto-difesa nipponiche e la polizia metropolitana di Tokyo hanno effettuato delle esercitazioni su come affrontare uno dei problemi moderni sempre più crescenti: gli YouTuber che fanno scherzi o arrecano disturbo (l’ironia vuole che il video dell’esercitazione in questione è stato postato sulla piattaforma di Google).

Lo scenario principale che viene proposto è questo: “tre YouTuber disturbatori (meiwakukei) cercano di entrare nella base delle forze di autodifesa con la macchina”. Possiamo vedere nel filmato un membro del corpo militare mentre ferma la macchina che tenta d’introdursi, istruendo la persona nell’auto di uscire dal veicolo posizionandosi in modo che essa non possa né entrare ulteriormente nell’area, né fuggire.

Il militare cerca di coprire la fotocamera del cellulare che l’intrusa sta usando per riprendere il luogo, attendendo l’arrivo della polizia; quest’ultima corre sul luogo del fatto per prendere in custodia la YouTuber. Il militare procede poi con la perquisizione dell’auto, scoprendo all’interno un dispositivo esplosivo che deve essere quindi affidato alle cure della squadra degli artificieri.

giappone

Sembra che questo scenario sia stato costruito sulla possibilità che un “presunto YouTuber” si riveli essere invece un terrorista che cerca di raggiungere i propri obiettivi, ma forse quest’esercitazione conteneva al suo interno anche un’altro tipo di situazione volta ad addestrare all’arresto di possibili intrusi e a gestire la presenza di una bomba.

Visto inoltre l’attentato che c’è stato diverso tempo fa in Giappone, il quale ha portato alla morte dell’ex Primo Ministro Shinzo Abe, è chiaro che la decisione di aumentare la sicurezza attorno alle figure politiche ormai sia un passo impossibile da rimandare ulteriormente.

Nei commenti sotto il video diversi utenti sembrano essere abbastanza certi che quest’esercitazione sia inoltre anche molto utile visti i tempi che corrono:

“Siamo nell’era in cui un paese e la sua gente devono essere protetti dagli YouTuber.
In che strano mondo stiamo vivendo.
Vedere dei terroristi che fingono di essere YouTuber è un qualcosa che effettivamente potrebbe accadere.
Credo siano necessarie più esercitazioni come questa, dove la vera minaccia sembra essere qualcuno che non può essere subito notato.
Ma le persone nel video sono ben educate. I veri YouTuber molesti sono molto peggio.”

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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