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Wo Long: Fallen Dynasty, la recensione: quando Ninja Gaiden incontra i Soulslike

Ed eccoci qui, dopo la serie di anteprime che vi abbiamo portato nel corso dell’anno possiamo parlarvi di Wo Long Fallen Dynasty in tutto il suo splendore. Team Ninja torna a deliziarci con un action adventure vecchio stile, che rimanda ai titoli from (specialmente Sekiro) ma che grida Ninja Gaiden da tutti i pori.

Già da questa breve intro potreste evincere che il gioco ci è piaciuto molto, ma se siete interessati a scoprire quanto è bello l’ultimo nato dalla produzione di Fumihiko Yasuda (Nioh, Ninja Gaiden) e Masaaki Yamagiwa (Bloodborne, Demon Souls Remake) seguiteci nella nostra recensione completa.

Togliamoci subito il dente: La trama

Wo Long Fallen Dynasty cover recensione

Abbiamo deciso di parlare subito della trama di wo long, punto più debole dell’offerta. Non fraintendeteci, la storia è avvincente quanto basta da portare avanti il gioco e fare da contorno a tutte le nostre peripezie, ma non è di certo uno di quegli intrecci tali da gridare al miracolo.

La faccenda è molto semplice, siamo un guerriero senza nome alla fine della dinastia Han, circa nel 180-190 d.C. ed il nostro mondo è invaso non solo dai “Turbanti gialli”, una fazione di ribelli pregna di potenti guerrieri famosi nella storia cinese, ma avremo il piacere di confrontarci anche con una serie di nemici antropomorfi demoniaci, comandati da un malvagio Taoista capace di manipolare la realtà attraverso della giada maledetta.

Wo Long Fallen Dynasty Gameplay 1

Il nostro compito da bravi eroi quali siamo sarà quello di aiutare il popolo a debellare sia la rivolta popolare, sia la minaccia mostruosa che incombe sul paese facendoci strada a suon di legnate durissime su tutto ciò che ci circonda. Tutta la storia ci ha ricordato molto la progressione che si ha nel primo Ninja Gaiden, ed è innegabile notare quanto le mani del team di Yasuda e Yamagiwa abbiano attinto dai capolavori di Itagaki, con un’avventura che parte con la distruzione del nostro villaggio da parte di normalissimi nemici e va via via evolvendosi verso mostri enormi mutanti e demoniaci che non si fermeranno finchè non vi avranno strappato l’anima (o finchè non moriranno, banalmente)

Insomma, trama un po’ piatta e a tratti confusa, ma che accompagna il giocatore senza particolari problemi per tutta la durata dell’avventura che sarà di circa 30/40 ore escluse le missioni secondarie.

Wo Long Fallen Dynasty 3

Il comparto “Trama” di Wo Long Fallen Dynasty è gestito esattamente come Nioh, con una mappa che fa da Hub e ci permetterà di selezionare l’area di gioco e le relative missioni principali e secondarie. Questa soluzione può non piacere a tutti, visto che non lascia soluzione di continuità fra le aree esplorate, ma tratta le singole mappe come zone separate da esplorare senza interconnettersi con le altre, passate o future che siano.

Il Level Design si è evoluto rispetto al passato

La struttura dei livelli, anche se non connessi fra loro, è diversa da quanto siamo stati abituati a vedere nei precedenti capitoli di Nioh, con uno sviluppo verticale molto accentuato, con addirittura la possibilità di effettuare un doppio salto per raggiungere aree sopraelevate (ma anche uccidere nemici, più tardi ne parleremo) e muoversi fra varie piattaforme o ostacoli che ci intralceranno durante il percorso.

Wo Long Fallen Dynasty Modalita foto 2

Grazie a questa aggiunta nel gameplay l’esplorazione delle aree di gioco è non solo più semplice e divertente, ma anche appagante e incentivata dal gioco stesso, che nasconde oggetti segreti e casse in ogni angolo e sta al giocatore scoprire tutti i bonus sparsi per le varie mappe di gioco.

Le mappe di Wo Long Fallen Dynasty sono molto varie e ben caratterizzate, si nota l’ispirazione all’art design di Nioh ma in generale tutti gli elementi a schermo hanno un colpo d’occhio da “wow”, anche se poi in alcuni punti (specialmente per le rocce e i rampicanti rossi) la magia si spezza a causa di elementi compenetrati o piazzati in modo un po strano.

Nulla di trascendentale, sono tutti piccoli glitch che possono essere fixati in tempo 0 con una patch, ma sappiate che i difetti del design finiscono qui, tutto il resto è davvero ben fatto e ben strutturato, con checkpoint piazzati in modo onesto e panorami che potrebbero stupirvi.

Il succo però è il combattimento

Il gameplay di Nioh ci ha abituato a dei combattimenti più pensati e “lenti”, ma Team Ninja ha deciso di cambiare il tiro e dare a Wo Long un tipo di combattimento veloce, spietato e che spinge il giocatore ad essere aggressivo verso i nemici.

Indietreggiare vi servirà solo per curarvi, ma poi sarete come risucchiati nella mischia fra stregonerie e colpi all’arma bianca. Stare lì a pensare alla prossima mossa nel vivo di un combattimento spesso vi condurrà solo ad una prematura dipartita, mentre attaccando i propri nemici senza lasciargli fiato ci premierà con oggetti e punti morale, che determineranno la nostra potenza nelle battaglie.

Wo Long Fallen Dynasty Gameplay 3

Il Combat System di Wo Long è molto elaborato, e forse un po complicato da imparare se non avete avuto esperienza con titoli con un fortissimo accento sul parry (es. Sekiro o Metal Gear Rising dove alle difficoltà più alte senza parry non puoi letteralmente proseguire) ma una volta masterato sarà un piacere affettare nemici, e il riuscire a distruggere i boss del gioco è una sensazione davvero appagante.

In primis, a differenza degli adventure degli ultimi 10 anni si torna ad attaccare con i tasti azione invece che con i dorsali, visto che le Combo nei frangenti più concitati saranno cruciali per la nostra sopravvivenza, e i tasti dietro il controller ci aiuteranno ad attivare magie, stregonerie e le cosiddette “Arti Marziali”, cioè mosse speciali molto potenti da poter utilizzare quando la nostra barra dello spirito è pronta.

Proprio a questo proposito, è arrivato il momento di spiegarvi che Wo Long sono stati introdotti due nuovi concetti, cioè la barra dello spirito e il contatore del morale. La prima è una barra sotto l’indicatore della salute che si sposterà a destra e sinistra a seconda del nostro stile di combattimento, e più saremo efficienti con attacchi e parry più avremo la possibilità di sfruttare stregonerie e mosse speciali.

Il secondo invece è il contatore del nostro “livello nel livello”, che si azzererà ad ogni cambio area e ci darà dei boost per sconfiggere i nemici, i quali avranno a loro volta un grado di morale, e più alto esso sarà, più saranno difficili da abbattere. C’è ovviamente una progressione GDR con 5 diversi skilltree e un avanzamento classico dei livelli, ma è quasi secondario in confronto al contatore del morale, molto più impattante per proseguire nel gioco.

Wo Long Fallen Dynasty Gameplay 2

La velocità del combattimento con annesse le 16 tipologie di armi, le tantissime magie e in generale la velocità del gioco ci hanno ancora una volta ricordato Ninja Gaiden, con la sua difficoltà elevata, che però non è causata da ingiustizie, ed ogni morte in combattimento sarà causata da un nostro errore.

Discorso diverso invece per le trappole alla Dark Souls 2 con nemici nascosti dietro angoli pronti ad assaltarci e piattaforme che crolleranno al nostro passaggio con poco preavviso, il che non è un grande problema, ma sappiate che dovrete fare MOLTA attenzione quanto troverete un oggetto solo soletto senza nessuno a controllarlo, nel 101% dei casi il vostro assassino starà già assaporando la vostra morte.

Conclusioni finali

Wo Long Fallen Dynasty è un gioco rapido, avvincente, divertente e con un combattimento appagante, ma che sa anche offrire una sfida elevata a chi ne è alla ricerca. La trama è praticamente solo un grande contorno per spingerci a menare le mani ma d’altra parte i boss non sono semplici macchiette di cui imparare un pattern di 4 mosse e la verticalizzazione dell’esplorazione giova moltissimo al gioco, restituendo al giocatore un esperienza si ardua ma mai frustrante e sempre divertente

A differenza della prova di qualche mese fa, questa recensione è stata scritta riferendosi interamente alla copia gentilmente offertaci per Playstation 5 che soffre un po di Pop-Up in alcune zone in cui si passa dal chiuso all’aperto molto spesso, ma il nostro principale dubbio riguarda quel brutto limite a 60fps della demo su PC e speriamo che venga rimosso quanto prima, perchè un gioco come Wo Long a 120+ fps può essere un esperienza indimenticabile.

Wo Long: Fallen Dynasty sarà disponibile dal 3 marzo 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Windows, Xbox One e Xbox Series X/S e cloud su Game Pass

pro e contro wo long

Wo Long Fallen Dynasty

Voto - 8.5

8.5

/10

Wo Long: Fallen Dynasty è un videogioco GDR Action sviluppato da Team Ninja e pubblicato da Koei Tecmo in arrivo il 3 marzo 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Windows, Xbox One e Xbox Series X/S

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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