Se anche voi muovevate i primi passi nella vostra carriera videoludica quando Favij correva tra le frasche con un accendino in mano, questa notizia non può che farvi piacere: Sons of the Forest, il seguito dell’acclamatissimo survival The Forest, ha registrato oltre 2 milioni di giocatori nella prima giornata di vita, nonostante si trovi ancora in Early Access.
Secondo Steam, poche ore fa quasi 414’000 giocatori si trovavano contemporaneamente nel fitto della foresta gremita di cannibali che Endnight Games ha predisposto per il nostro piacere (e terrore). Un risultato davvero ottimo, specialmente se teniamo presente che lo studio dietro Sons of the Forest è indipendente e vanta un singolo gioco all’attivo (The Forest), sviluppato tra l’altro da sole 4 persone.
Nel forno sin dal 2019 ma rimandato a causa di certi eventi globali degli ultimi due anni, Sons of the Forest è già giocabile fino alla fine, differentemente dal suo genitore che ha visto l’arrivo di una vera e propria conclusione (e finale alternativo) solo dopo qualche tempo. Il lancio completo è previsto tra 6-8 settimane secondo una stima degli sviluppatori stessi.
Sons of the Forest, un seguito con spesse radici
Basta un’occhiata al trailer del multiplayer, o anche all’intervista (spoiler-free) di IGN con il team di Endnight Games per notare le grosse somiglianze tra Sons of the Forest e il suo predecessore. In una foresta 4 volte più grande della precedente dovremo difenderci dalla stessa combinazione di cannibali e creature mutanti, ma stavolta i nemici si son fatti più furbi, e sono in grado di formulare strategie molto più complesse.
L’impatto grafico sorprendente torna a supportare l’esperienza con meravigliosi scenari (non a caso i creatori di Sons of the Forest sono ex artisti di effetti speciali), e animazioni perfettamente in grado di competere con le grandi produzioni tripla (o quadrupla) A.
L’obiettivo per Sons of the Forest è muoversi in avanti, rivoluzionando il genere del survival horror con una complessità raramente saggiata dai giocatori; tuttavia il titolo non dimentica le sue origini eternamente affascinanti, e per questo il pubblico lo premia.
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