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Dragon Ball Super, l’epica introduzione di Super Hero è il frutto di un “capriccio” di Kubota

Chikashi Kubota, regista di Dragon Ball Super: Super Hero, oltre che dell’ultimo film di Broly uscito pochi anni fa, in questi giorni sta partecipando al Japan Expo che ha luogo in Francia. Nonostante la magra presenza dei fan della serie, per lo meno durante il primo giorno della conferenza, coloro che sono stati presenti hanno potuto ascoltare alcune interessanti affermazioni di Kubota. Fortunatamente, gran parte di ciò che ha detto è stato riportato su Twitter piuttosto velocemente.

In particolare, il regista ha parlato del suo lavoro sul film che vede protagonisti Gohan e Piccolo, uscito l’anno scorso nei cinema di gran parte dei paesi del mondo. In questa occasione ha fatto sapere che non era affatto convinto di partecipare al film poiché l’idea era di svolgerlo interamente in 3D, e che ha accettato a una sola condizione: che potesse inserire un bel po’ di sequenze 2D al suo interno.

Chi ha visto il film, saprà che ci è riuscito. Ad esempio la sequenza iniziale divenuta piuttosto famosa, nel quale ripercorriamo il passato di Goku e in cui egli si trasforma in Super Saiyan lanciando la sua iconica Kamehameha, è dunque considerabile uno dei  “capricci” voluti da Kubota all’interno dell’ultimo prodotto animato di Toei Animation. 

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dragon ball super

Le parole di Kubota al Japan Expo

In origine, dunque, non ci sarebbero dovute essere scene 2D all’interno di Dragon Ball Super: Super Hero. Molti fan sono contenti però che Kubota abbia insistito e, anzi, non molti hanno apprezzato questo importante cambiamento nell’animazione che abbiamo visto nel film. In ogni caso, tutti sono d’accordo su una cosa: sarebbe interessante vedere come sarebbe potuto essere il film in versione interamente 2D.

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In merito al lavoro sul film, Kubota ha detto che “dare volume” alla sceneggiatura di Toriyama è piuttosto complicato, e questa è stata una delle più grandi difficoltà che ha dovuto affrontare mentre realizzava il film. Ha dovuto curare in modo minuzioso i vari tagli, uno per uno, e mandarli al team del 3D affinché gli venisse data una sistemata. 

Questo meccanismo macchinoso ha richiesto davvero molto del suo tempo. Oltre a ciò, il regista era impegnato anche a disegnare egli stesso la parte 2D come si era detto di fare. In ogni caso, oggi molti di noi saranno sicuramente contenti di queste piccole chicche inserite all’interno del film.

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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