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Arbitro TikToker sospeso dall’Aia: commentava le decisioni prese in Serie A

Su TikTok Alessandro Iuliano, un giovane di 23 anni, studente di Filosofia e appartenente alla sezione di Mestre, ama condividere con i suoi 200 mila followers la sua esperienza da giovane arbitro. Il suo sogno è iniziato all’età di 16 anni, quando si è iscritto a un corso da arbitro e ha cominciato a scalare le categorie.

Durante la pandemia ha scoperto la soddisfazione di condividere la sua passione sui social network, riscuotendo un grande successo: il pubblico di Alessandro sembrava infatti parecchio interessato alle “pillole” calcistiche che egli sviscerava sul social. Egli condivideva su TikTok commenti delle partite, e filmava il suo punto di vista indossando una videocamera.

Faceva chiarezza su alcuni degli episodi delle partite più importanti, e raccontava il suo percorso in veste di arbitro. Da alcuni giorni, però, si parla molto del fatto che l’operato sui TikTok del ragazzo sembra essere saltato agli occhi anche dell’associazione arbitri, che pare non esserne stata affatto contenta. Quello che sembrava un interessantissimo diario di vita, infatti, a quanto sembra cozza fin troppo con una delle regole principali dell’associazione arbitri.

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Cosa è successo

Già durante gli Europei di Calcio ad Alessandro fu detto da alcuni dirigenti di “andarci piano con le opinioni”, cosa di cui il ragazzo diceva di aver preso atto. Nonostante ciò, nella piattaforma digitale dell’Aia per lui è apparso l’avviso di un provvedimento nei suoi confronti. Infatti, secondo il regolamento dell’associazione, per gli arbitri è stabilito che:

“non è concesso «fare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, anche a mezzo di siti internet, che attengano a gare dirette (…) da ogni associato, salvo espressa autorizzazione del Presidente dell’Aia (…)». E non si può «rilasciare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, attinenti gli aspetti tecnici ed associativi dell’Aia»,”

In queste ore il giovane ha ricevuto l’avviso di un procedimento nei propri confronti da parte dell’Aia, ed è stato convocato dal Procuratore della Figc Veneto proprio in merito a ciò che pubblicava su TikTok.

Il Procuratore, secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, ha convocato il giovane arbitro TikToker per capire l’entità del suo seguito e per comprendere le ragioni per cui postava quei video. Il comportamento del giovane gli era costato inizialmente 5 mesi di squalifica, e doveva rientrare in campo il 5 novembre. Nonostante ciò, per lui è arrivato un nuovo stop da 18 mesi.

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Alessandro si dice rispettoso della decisione, poiché congrua al regolamento. Nonostante ciò, secondo lui sarebbe giusto che nel 2023 si possa far sapere ai tifosi come sono strutturati gli arbitri. Il ragazzo crede che, anzi, i social aiuterebbero ad avere uno strumento di confronto tra l’Aia e i tifosi. Per questo motivo, vorrebbe una deroga per continuare a girare e pubblicare i suoi contenuti.

Paolo Casarin, decano degli arbitri, in parte gli dà ragione e si mostra solidale con lui. Dice che lui stesso per un’intervista fatta molti anni prima si prese 10 mesi di squalifica. Inoltre, conferma la percezione che molti hanno del mondo arbitrale: è ancora conservatore e poco tollerante, ma secondo Casarin Alessandro dovrà venire a patti con questa dura realtà del mondo arbitrale se desidera farne il suo futuro.

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Fonte: 1 2

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

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