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TikTok: gli influencer che filmano per strada sono un problema

TikTok: gli influencer che filmano per strada sono un problema

Ormai su TikTok sembra quasi che influencer (e non) facciano a gara a chi riprende più gente possibile per strada per qualsiasi motivo. Potrebbe essere un semplice format come “Cosa indossano oggi le persone a Milano?”, ma sta di fatto che ogni italiano possiede degli strumenti legali per proteggere la sua privacy. E anche in altri Stati le regole sono ben chiare. Ma di queste norme poco importa se il fine è quello di diventare virale sui social in mezza giornata.  

Su TikTok se importuni i passanti per strada diventi virale

I format più virali sono quelli che riprendono i cosiddetti “atti di gentilezza” in cui il tiktoker di turno si fa riprendere mentre chiede un favore a un passante. In base alla reazione di quest’ultimo, il popolo giudicante lo identificherà come cattiva o brava persona.

Prendiamo come esempio il caso di una coppia di anziani ripresa senza il loro consenso da un influencer e content creator australiano su TikTok: fingendo di avere un braccio rotto, nel video il ragazzo chiede ai due malcapitati di farsi aiutare per aprire una bottiglietta d’acqua, ma la coppia lo ignora e continua a camminare.

TikTok: gli influencer che filmano per strada sono un problema

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Magari si erano accorti di qualcuno intento a riprenderli o semplicemente avevano altri pensieri per la testa. Ma è bastata una clip di qualche secondo su TikTok per decretare che fossero persone malvagie perché non avevano aiutato un povero ragazzo con il braccio rotto, (finto).

Il video è finito su un profilo non di un ragazzo qualunque, ma di un tiktoker con 1,3 milioni di follower. La scrittrice e figlia della coppia di anziani vittima dello scherzo, ha chiesto al ragazzo di eliminare il video perché i genitori stavano vivendo male la situazione. Ma il content creator non ha potuto rinunciare alle visualizzazioni e alle interazioni ricevute grazie a quella prova di “gentilezza mancata”.

TikTok: influencer riprendono sconosciuti per strada

Esistono leggi che tutelano la privacy di un individuo?

C’è da dire anche che alcune persone non hanno problemi ad essere ripresi e sicuramente ci sono influencer che chiedono il permesso prima di registrare o, successivamente, di caricare un video sui loro account social. Ma si tratta purtroppo di una piccola fetta di content creator ragionevoli contro l’algoritmo di una piattaforma come TikTok, che in qualche minuto può far andare virale un video in cui i protagonisti non sono per niente contenti.

Per questo è lecito chiedersi se esistano leggi per tutelare la nostra privacy. In Italia ci sono ben tre strumenti legali a riguardo:

  • diritto all’immagine previsto nel Codice civile;
  • diritto al ritratto contenuto all’articolo 96 della legge sul diritto d’autore;
  • tutela dei dati personali prevista dal regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
GDPR: Garante per la protezione dei dati personali

Leggiamo quanto detto dall’avvocato Carlo Blengino sul GDPR, valido non solo in Italia ma in tutta Europa:

L’immagine del volto o del corpo di qualcuno in sé può contenere più di un dato personale sensibile che ai sensi del GDPR va trattato con particolare cautela. Uno dei trattamenti dei dati più invasivi che ci siano è la sua diffusione, come la pubblicazione sui social network: c’è quindi tutta una serie di regole che non vengono rispettate nel momento in cui pubblico sul mio profilo social il video di un altro soggetto senza avere il suo consenso.

Il GDPR contiene un’eccezione chiamata “household exemption, cioè il permesso di riprendere degli sconosciuti in luoghi pubblici per fini personali e se quel video o quella foto verrà mostrata solo ad amici e familiari. Per farla più semplice, pensiamo alle foto scattate a un monumento in una città che stiamo visitando: se ci troviamo di fronte alla Fontana di Trevi sarà inevitabile avere nella fotografia le facce di persone che non conosciamo.

Folla di turisti davanti alla Fontana di Trevi.

TikTok tutela gli utenti?

L’household exemption non comprende i contenuti pubblicati sui social. Sappiamo che ciò che viene caricato su Internet è indelebile ed è molto difficile eliminarne le tracce. La parola che dovrebbe essere chiara a tutti è: consenso. Una persona deve avere la piena libertà di decidere se rendere pubblico un contenuto in cui è presente oppure no. Su TikTok è possibile segnalare un video se questo contiene dati personali o altre informazioni che permettano di essere identificati.

Ma non è sempre sicuro che la segnalazione vada a buon fine e in ogni caso i tempi sono sempre molto lunghi prima che TikTok intervenga. Inoltre, il volto di una persona è considerato un dato personale secondo le linee guida della community? Secondo il GDPR sì, ma sui social la questione è poco chiara.

Su TikTok è possibile segnalare un video che contiene informazioni personali che permettano di essere identificati.

La salute mentale è oggetto di derisione sui social

La reazione comune che provocano questi video è la derisione: che sia per una risposta sbagliata a un quiz sulla cultura generale o per un passante che sta avendo una discussione accesa mentre è al telefono, gli utenti sono sempre pronti a farsi due risate e a puntare il dito.

Un fenomeno purtroppo molto diffuso anche in Italia è lo stigma sulle malattie mentali. Dal 2020 in poi, a causa della pandemia, la salute mentale dei cittadini è peggiorata. E spesso chi soffre di un disturbo viene colpevolizzato e deriso anche in numerosi video sul web.

La salute mentale è in peggioramento dopo la pandemia

Può capitare a chiunque di avere un momento no e di sfogare la propria frustrazione anche fuori dalle mura di casa: beh, in quel caso non solo dobbiamo pensare alla pessima giornata che stiamo affrontando, ma anche a un influencer che sbuca dietro l’angolo col telefono in mano pronto a riprenderci.

Quel video verrà visto da milioni di persone e riceverà altrettante interazioni. Inoltre, la persona derisa potrebbe essere anche qualcuno in difficoltà, che soffre per una patologia e non merita altro dolore. La diffusione di quel contenuto non farà altro che aumentare i pregiudizi che già si hanno sulle malattie mentali. Ecco perché il consenso a farsi riprendere è fondamentale ed ecco perché i nuovi influencer dovrebbero sforzarsi di creare un format innovativo e sicuro, anziché lucrare sugli altri.  

Le malattie mentali sono oggetto di derisione dei video virali

FONTI: 1, 2, 3.

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