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Metaverso passato di moda

Ma del metaverso non ne parla più nessuno?

Il metaverso, nato come concetto già nel 1992, è definito da molti come il “futuro di internet”, ma il suo momento quando arriverà? E se questo “futuro” non arrivasse mai? Grazie soprattutto a Mark Zuckerberg, questo termine è tornato alla ribalta negli ultimi anni ma già abbiamo smesso di parlarne, perché?

Il metaverso è l’argomento più chiacchierato degli ultimi anni, o almeno lo è stato, molto probabilmente grazie al cambiamento di nome da Facebook a Meta e all’integrazione di Mash in Microsoft Teams. Tutte le aziende più importanti del mondo, come Qualcomm, Sony, Nvidia, Adobe e altre, hanno seguito questa moda cercando di guardare al futuro, oltre ai social, ma cosa hanno fatto nel concreto?

È già finita la moda del metaverso?

Grazie agli studi di Google Trends, possiamo notare come il termine “metaverso” ha avuto due picchi di ricerche sul motore di ricerca di Big G rispettivamente a fine 2021 e a inizio 2022, proprio in concomitanza dell’annuncio di Mark Zuckerberg della transizione di Facebook a un mondo virtuale 3D immersivo e del cambio di nome in Meta. Nell’ultimo anno però ha avuto un calo drastico quasi a raggiungere i livelli prepandemia, come se fosse passato completamente di moda e non fosse così importante come veramente credevamo.

metaverso drc 1

L’attenzione dei media e della maggior parte delle persone si è spostata invece nell’utilizzo complesso dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie annesse, come il nuovissimo linguaggio di ChatGPT. Questa tecnologia ha dal canto suo il fatto di non essere considerata una cosa che arriverà ufficialmente in un futuro prossimo, ma è già presente e tangibile da chiunque.

Quali sono i fattori che hanno abbassato l’attenzione

Come detto prima uno dei probabili fattori che hanno contribuito a far abbassare l’attenzione verso il metaverso è proprio quella dell’arrivo dell’intelligenza artificiale all’interno di tutte le nostre case. OpenAI, che include ChatGPT e il suo linguaggio DALL-E 2, è riuscita a portare alla portata di tutti il proprio sforzo decennale risolvendo problemi della gente comune (o creandone altri se parliamo di posti lavorativi). Giusto per sottolineare, anche Zuckerberg ha dichiarato che l’AI è la priorità di Meta per il 2023 (e non più la transizione al mondo immersivo).

Probabilmente anche il fatto che Facebook Inc. abbia cambiato nome in Meta ha giocato un ruolo sfavorevole per il metaverso come concetto. Il rebranding è stato un enorme successo per l’azienda americana, sia ben chiaro, ma molto probabilmente il concetto di mondo immersivo via rete è ormai collegato solo all’azienda di Zuckerberg e non più come concetto a se stante a cui centinaia di aziende nel mondo si stanno concentrando.

Metaverso passato di moda

Forse anche lo stesso Zuckerberg ha un po’ esagerato nel vendere il proprio metaverso. Quando ci fu rebranding dell’azienda e al successivo Meta Connect del 2021, il proprietario di Facebook ha mostrato svariati video su come dovrebbe essere il suo concetto di mondo immersivo, facendo vedere per esempio amici partecipare a un concerto di Jon Bastie. Questo ha creato un hype assurdo riguardo questa tecnologia che, almeno per ora, è rimasta rilegata a un concetto e non a una cosa tangibile.

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Certo, non è assolutamente una cosa semplice questa transizione. Uno dei limiti più grandi del mondo 3D è proprio la fruibilità, visto che è rilegata a visori immersivi che per avere una qualità adeguata hanno dei costi decisamente proibitivi per la maggior parte della gente. Negli ultimi anni i prezzi dei visori sono nettamente scesi e nel futuro, con il proseguimento della tecnologia, si raggiungeranno costi decisamente più raggiungibili ma, per ora, possiamo solo sperare nell’idea di Naomi Gleti, portavoce di Meta, che vorrebbe portare questo mondo anche in 2D su computer.

metaverso drc 2

Altro problema potrebbe tranquillamente essere quello della nascita del Web3. La maggior parte delle persone lega il concetto di metaverso a quello di blockchain e che quindi, dopo il crollo delle cryptovalute e degli NFT sono scese di interesse. Inoltre, il metaverso non ha per ora features raggiungibili interessanti ma solo esercizi di stile che rimangono legati a loro stessi.

Ovviamente questi sono solo piccoli “intoppi” in un cammino che potrebbe durare tranquillamente decenni, ma fino a quando non ci sarà una tecnologia che raggiunga le masse… perché concentrarsi su un futuro che, per ora, non arriverà?

Fonte: 1, 2, 3

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Valerio Monti

Valerio Monti

Fotografo, videomaker e consulente tecnico, ma visto che mi avanzava un po' di tempo anche studente di Ingegneria Informatica

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