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Dirigente Google cacciato dalla compagnia: “avevo rifiutato le avance del mio capo donna”

Ryan Olohan era un dirigente di Google; un pezzo grosso della compagnia. Dopo un evento aziendale, però, ha dovuto dire addio al suo importante ruolo all’interno dell’amministrazione del colosso tecnologico dopo alcuni anni di tribolazioni. Il tutto è iniziato durante una cena avvenuta nel 2019, quando un suo superiore ha tentato di fargli delle avances che egli avrebbe però rifiutato.

Il superiore in questione era Tiffany Miller, una dei massimi dirigenti di Google. Ryan Olohan, 48 anni, ha raccontato che Tiffany l’avrebbe palpeggiato mentre si trovavano all’interno di un ristorante. Durante l’accaduto, stando al racconto di Ryan ricostruito da Il Messaggero, la donna gli avrebbe riferito di sapere che a lui “piacevano le donne asiatiche come lei”.

Successivamente, la top manager di Google avrebbe iniziato a toccare l’addome di Ryan, facendo complimenti sul suo fisico e nello stesso tempo lamentandosi del proprio matrimonio. Un comportamento che Ryan Olohan ha deciso di non tollerare.

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La lamentela inascoltata

Ryan Olohan avrebbe poi fatto presente quanto accaduto al dipartimento delle risorse umane di Google pochi giorni dopo. Nonostante ciò, la faccenda non sembrava essere stata affrontata seriamente, e nessuno a parte il dipartimento delle risorse umane sembrava a conoscenza di quanto successo. Quel che è certo, è che da quel momento in poi sembra essere iniziata una specie di vendetta punitiva nei confronti di Ryan da parte di Tiffany.

L’ex dirigente infatti ha raccontato che Tiffany Miller aveva iniziato a denunciare diverse “micro-aggressioni” nei suoi confronti al reparto delle risorse umane. Non è chiaro quali siano nello specifico le accuse portate avanti nelle denunce. In ogni caso, tutto ciò sarebbe continuato almeno fino al 2021.

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Quell’anno, Google ospitò un evento durante il quale Tiffany, ubriaca, avrebbe minacciato Olohan creando un momento di grande tensione (che sarebbe poi stato stemperato dai colleghi che si sono preoccupati di separare i due). Successivamente, Miller si sarebbe scusata per il suo comportamento ma secondo Ryan e l’accusa la cosa sembra essere finita lì:

“Sebbene Google fosse a conoscenza del fatto che le continue molestie di Miller derivassero dal rifiuto delle sue avance sessuali, ancora una volta non ha intrapreso alcuna azione legale”.

La top manager di Google l’avrebbe poi tenuto piuttosto sotto pressione nei mesi successivi, spingendolo a licenziare un impiegato uomo per far spazio a una donna nel suo team. Il mese dopo, lo stesso Olohan è stato licenziato dall’azienda dopo 16 anni di lavoro, con il pretesto di “non essere inclusivo”. Uno smacco inaspettato, se quanto rivelato da Ryan corrisponde alla realtà.

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Fonte: 1

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

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