I videogiochi, per la Commissione Europea, sono diventati un argomento da prendere seriamente: nella giornata di oggi, al tavolo del Parlamento Europeo si è discusso di alcune questioni inerenti ai videogames e, nello specifico, su come procedere per tutelare meglio i consumatori (specialmente i più giovani).
È stata dunque messa al voto una relazione messa insieme dall’eurodeputata Adriana Maldonado Lopez, che ha formulato una dozzina di raccomandazioni atte soprattutto a richiedere agli sviluppatori informazioni chiare sui contenuti dei videogiochi, e anche qualcos’altro di piuttosto importante: viene cioè chiesto che si implementino sistemi che aiutino i genitori a capire quanto tempo e denaro i figli spendano con i videogiochi.
Andiamo ben oltre le norme PEGI già conosciute, che classificano i contenuti dei videogiochi in modo molto semplice e sono un requisito legale in alcuni mercati. Si sta parlando, infatti, di tutele rafforzate verso i consumatori, e in particolare verso i minori.
![videogiochi loot box unione europea](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2023/01/2018-04-25-image-24-1-1024x576.jpg)
Le questioni messe al voto, e un’iniziativa particolare
Tra le questioni messe al voto, si è parlato anche delle famigerate loot-box e degli acquisti in-game: la volontà è di analizzare l’impatto di questi elementi, intervenendo dove necessario. Viene chiesto agli sviluppatori di videogiochi, inoltre, di “evitare di progettare giochi che alimentino la dipendenza”.
![33502110 8762015 image a 67 1600](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2023/01/33502110-8762015-image-a-67_1600.jpg)
Si parla poi di protezione della privacy e della trasparenza in merito agli abbonamenti e alla loro facilità sia nell’iscriversi che nell’annullarlo. In mezzo a tutti questi “paletti” per gli sviluppatori, il Parlamento Europeo vuole però mostrare di essere ben disposto alla crescita del settore video ludico.
Infatti, è stata comunicata la volontà di creare una strategia che dia slancio all’industria video ludica europea. Un esempio fra tutti potrebbe essere la creazione di “un premio annuale europeo per i videogiochi”, ovvero un “european game award“. Cosa ne pensate, sarebbe utile per dare maggiore sostegno all’industria video ludica europea?
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