In One Piece ci sono numerosi paesi ed isole di vario genere, ognuna con la propria importanza spesso dettata dalla loro affiliazione o meno a un qualche prominente pirata, Yonko, o allo stesso Governo Mondiale. Tralasciando dunque le isole “minori”, autogestite e spesso in balia degli attacchi più o meno frequenti di corsari e banditi, i lettori di One Piece si sono trovati di fronte ad una diversa schiera di località, con razze diverse o usanze particolari.
Tra le tante, però, ce n’è una in particolare che possiede una misteriosa, grande importanza, non solo per la sua posizione, ma anche per via di alcuni elementi cruciali alla stabilità del mondo: l’isola degli Uomini-Pesce. Essa si trova proprio al di sotto della Red Line, e si tratta per questo di un punto strategico importante per coloro che vogliono avventurarsi nel Nuovo Mondo, o entrare nella Terra Sacra di Marijoia, la capitale del Governo Mondiale.
Sempre quest’isola subacquea cela una delle Armi Ancestrali, l’unica a noi nota sino ad ora sia per forma che per abilità (la Principessa Shirahoshi, capace di controllare i Re del Mare) e che inoltre si trova più o meno ufficialmente nelle mani dei Mugiwara. Tuttavia, l’importanza di quest’isola e dei suoi abitanti non si esaurisce qui, e il capitolo 1067 di One Piece va ad aggiungere ulteriore benzina al fuoco con delle nuove informazioni cruciali per la lore della storia.
One Piece e il segreto dietro l’aggiunta dell’Isola degli Uomini-Pesce al Governo Mondiale
L’isola degli Uomini-Pesce ha da sempre tentato di ottenere un posto all’interno delle nazioni affiliate al Governo Mondiale; nonostante lo scetticismo dei suoi abitanti verso il mondo in superficie, Re Nettuno e la adesso defunta regina hanno combattuto per anni in modo da ricevere un riconoscimento dal Governo, culminatosi infine con la loro partecipazione al Reverie.
Dal capitolo 1067, però, emerge una rivelazione riguardante proprio gli Uomini-Pesce, e il momento in cui iniziarono ad esserci i primi passi contro la tanto discussa discriminazione verso il loro popolo, ridotto in schiavitù dagli umani.
Nel trovare il gigantesco automa-robot, Luffy chiede a Vegapunk delle spiegazioni a riguardo, e lo scienziato gli rivela come questo “leggendario gigante metallico” avrebbe attaccato la capitale e casa del Governo ben 200 anni fa. A questo proposito, Robin fa notare che il periodo coincide perfettamente con il momento in cui ci furono i primi passi verso l’odio per gli Uomini-Pesce.
Sempre dalle parole di Vegapunk, scopriamo come la macchina sarebbe stata creata ben più di 900 anni prima, e che non sarebbe stata capace di portare alcun danno per via di una mancanza dell’energia necessaria. Inoltre, nessuno scienziato o ricercatore avrebbe mai compreso il reale motivo della sua esistenza o luogo di origine, ma in ogni caso il Governo Mondiale ne ordinò la totale distruzione.
Mettendo da parte il mistero dietro l’enorme robot, da queste informazioni possiamo dedurre una verità importante riguardo l’avvicinamento degli Uomini-Pesce al Governo Mondiale: può darsi, infatti, che il Regno di Ryugu abbia contribuito a combattere il colosso metallico, in modo da ottenere una posizione di favore ed entrare nel Governo.
Questo fatto viene comprovato dalle parole di Hacchan nel capitolo 620, raccontando come il regno marino si fosse unito al Governo proprio duecento anni or sono, con l’aggiunta del Re nel consiglio mondiale del Reverie.
Potrebbe interessarti:
ONE PIECE 1067: PERCHÉ IL FRUTTO DEL DIAVOLO DI MOMONOSUKE È UN “FALLIMENTO” [SPOILER]
