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Il Garante chiama in causa FakeYou, famosa piattaforma di deepfake

“La loro è una forma grave di furto d’identità”: così si esprime il Garante della Privacy nei confronti di FakeYou, piattaforma di deepfake su cui è stata aperta un’istruttoria nei giorni scorsi.

Cosa sono i deepfake?

I deepfake sono immagini, video o audio generati tramite l’intelligenza artificiale dove alle fonti multimediali originali vengono sovrapposti video o immagini di persone molto simili. Ciò consente di ricreare in modo realistico le caratteristiche fisiche di una persona. In poco tempo, i deepfake hanno generato diverse controversie che derivano dall’uso che ne viene fatto, essendo una tecnologia alla portata di chiunque.

Un uso improprio è quello di generare immagini di stampo pornografico, relativo anche a celebrità, o quello di generare fake news riferite a dichiarazioni di politici importanti, quali Trump, Obama o Putin. Ma ciò si è esteso anche a politici italiani.

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Come funziona FakeYou

FakeYou – la piattaforma in questione – permette di generare tracce audio in maniera molto semplice: basta digitare il testo, scegliere la voce a cui farlo interpretare e il gioco è fatto! Certo, magari il risultato alcune volte non sarà proprio ottimale, ma è sufficiente per farsi due risate.

La cosa che ha fatto preoccupare il Garante, però, è stata la diffusione in questi ultimi giorni di brevi audio su Twitter e su TikTok di importanti celebrità italiane e politici. Ad esempio stanno iniziando a circolare audio di Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Gerry Scotti.

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I rischi di FakeYou e i provvedimenti presi

La preoccupazione del Garante deriva dall’uso improprio di FakeYou, in quanto si può contribuire facilmente alla disinformazione. Data l’estrema facilità di creazione di questi media, l’Autorità intende limitarne il prima possibile la distribuzione in modo da preservare la credibilità delle celebrità in questione.

Basta poco per passare da un semplice gioco a un chiaro furto d’identità nel quale i protagonisti del deepfake possono fare dichiarazioni problematiche, oltre al rischio di perdere il controllo sulla propria immagine.

Il Garante ha chiesto alla società di fornire il prima possibile ogni elemento utile per chiarire l’iniziativa.

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Fonti: 1, 2, 3

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