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Chainsaw Man 1×01 | Il ragazzo e il Diavolo Motosega

Dopo oltre un anno di attesa che a molti è parso interminabile, Chainsaw Man è finalmente arrivato in simulcast su Crunchyroll. Le aspettative, inutile dirlo, erano piuttosto alte dal momento che si tratta di uno degli anime più attesi della stagione.

Il primo episodio, di fatto, si pone come un adattamento fedelissimo dell’intero primo capitolo del manga, anche se all’interno della sigla d’apertura possiamo notare diverse anticipazioni celate o meno di ciò che verrà nei prossimi episodi (che, ricordiamo, saranno dodici in totale).

L’episodio inizia in maniera molto particolare: noi spettatori siamo costretti a vedere in prima persona uno stanzino con alla fine una porta completamente chiusa. La scena è interamente in prima persona e, sebbene non ci sia dato sapere a chi appartenga il point of view, a giudicare dalla voce appare chiaro che sia Denji. Subito dopo veniamo trasportati proprio nella vita di Denji, il nostro protagonista.

Chainsaw Man

Denji è un ragazzo che non possiede niente che possa davvero definire “suo” eccetto Pochita, il simpatico animaletto con una motosega in testa che lo accompagna ovunque va. Il giovane è indebitato fino al collo e costretto a fare la qualunque cosa pur di guadagnare dei soldi per sanare un debito che, lui ne è perfettamente consapevole, non riuscirà mai davvero ad estinguere fino al giorno della sua morte.

Lavorare, però, è l’unica alternativa che ha alla morte e Denji non vuole morire: lo dice chiaramente al piccolo Pochita durante il loro primo incontro, che ci viene raccontato più o meno a metà episodio. I due si sono conosciuti il giorno del funerale del padre di Denji, morto suicida a causa dei troppi debiti. Ma i debiti dei padri ricadono sui figli e gli aguzzini dell’uomo non lasciano neanche al piccolo il tempo di elaborare il lutto, che già gli impongono di pagare al posto del padre una cifra spropositata.

È così che ritroviamo Denji: come un ragazzo che della vita non conosce altro se non la disperazione, il punto più basso in cui chiunque possa arrivare. È costretto a vivere in una catapecchia senza neanche un letto effettivo, a vendere occhi e parte dei propri organi per guadagnare qualche soldo, arriva persino a mangiare una sigaretta per soli 100 yen: viene definito proprio per questo un “bravo cagnolino”.

Insomma, il nostro protagonista farebbe di tutto per guadagnare qualche soldo in più… Persino diventare un Cacciatore di Diavoli.

Veniamo infatti a conoscenza che nel mondo di Chainsaw Man i diavoli esistono e Pochita stesso è un Diavolo. Fare il Cacciatore di Diavoli è un lavoro ingrato, difficile e pericoloso ma che Denji accetta di buon grado di fare perché gli permette di guadagnare qualche soldo, sebbene tutti i guadagni vadano via per pagare bollette e debiti vari e a lui rimangano in tasca meno di 2000 yen (circa 14 euro) per mangiare per un mese intero.

Denji sembra rassegnato a questa vita: sa che probabilmente rimarrà single per sempre, né potrà mai vivere un’esistenza decente; tutto ciò che può fare è sognare una vita migliore, di poter mangiare a colazione pane e marmellata, di poter uscire con una bella ragazza. Tutte cose che, però, è perfettamente sicuro non riuscirà mai a realizzare.

Un giorno, però, qualcosa cambia completamente nella vita di Denji. Con la scusa di un lavoro da fare uno dei suoi aguzzini lo porta in un edificio abbandonato, in cui il ragazzo viene assalito da dei malviventi che tentano di ucciderlo tramite un Diavolo col quale hanno precedentemente stretto un patto.

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Il Diavolo in questione è il Diavolo Zombie che, come potete immaginare, trasforma tutti i suoi sottoposti in zombie: questi cerca di uccidere Denji perché odia tutti i Cacciatori e come tale li vuole morti. Denji e Pochita vengono praticamente massacrati da un gruppo di zombie e buttati nel cassonetto. Lì, però, succede qualcosa di inaspettato: Pochita beve il sangue del padrone e, risvegliandosi, decide di sacrificarsi per ridargli la vita, fondendosi con lui.  

Più nello specifico, i due fanno un patto: “io ti donerò il mio cuore, in cambio tu mostrami i tuoi sogni”.

Denji si risveglia nel cassonetto senza Pochita, con una strana leva sul petto e soprattutto privo di qualsiasi ferita gli fosse stata fatta in precedenza. Una volta risvegliato Denji inizia a massacrare e sterminare in una sequenza che definire splatter sarebbe dire poco tutti gli zombie che lo assalgono.

Alla fine dello scontro un gruppo di uomini e una donna ben vestiti entrano nel capanno: la donna si presenta come un membro della Pubblica Sicurezza che si occupa di cacciare i Diavoli. Denji, dice, ha un odore particolare ed essendo diventato una sorta di ibrido fra un essere umano e un Diavolo ora può scegliere: scegliere di essere umano e lavorare per lei come Cacciatore, diventando il suo “umano domestico”, oppure scegliere di essere un Diavolo e come tale venire ucciso.

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Denji, vedendo in quella donna di nome Makima la realizzazione di tutti i suoi sogni, accetta di buon grado di cambiare completamente vita. Impossibile non notare il forte parallelismo fra una delle sequenze iniziali della puntata, in cui Denji dice che gli piacerebbe morire fra le braccia di una bella donna, e il finale in cui effettivamente Denji viene stretto da Makima in un lago di sangue che lui stesso ha causato.

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Il primo episodio dunque è un adattamento fedele, più che buono in cui tutte le parti fanno un ottimo lavoro: l’opening Kick Back e la prima sigla finale (ricordiamo che ogni episodio avrà un’ending diversa) sono entrambe fantastiche e si adattano benissimo al tipo di opera. Il doppiatore di Denji nonostante sia giovane e praticamente un esordiente riesce a reggere bene la tensione e regala una performance perfetta in tutte le scene: la risata con cui il ragazzo stermina gli zombie, le urla disperate di dolore o i suoi lamenti, tutto viene reso vocalmente più che bene. Anche la doppiatrice di Makima, sulla quale alcuni fan avevano avuto delle riserve, nei pochi minuti finali ha fatto un lavoro più che buono.

Unico difetto forse è l’eccessivo uso della computer grafica nelle scene di combattimento che stona in alcune scene, risultando poco naturale e un po’ rigida nei movimenti delle braccia di Denji.

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Al di là della CG, che può piacere come non piacere, il primo episodio di Chainsaw Man ha pienamente soddisfatto le aspettative e non vediamo l’ora di poter scoprire se anche i prossimi si manterranno su questo livello.

Chainsaw Man è disponibile settimanalmente su Crunchyroll in simulcast.

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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