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Giappone, “un seno così non esiste, misoginia”: la modella del disegno risponde impeccabilmente

A volte si pensa che solo in Occidente esistano le solite “polemiche di Twitter”, con dibattiti che vengono costruiti su cose inutili e insensate, ma una recente vicenda avvenuta in Giappone dimostra molto bene come questo tipo di discussioni vuote avvengano anche in zone a noi meno vicine culturalmente.

Il 25 agosto, un utente ha pubblicato su Twitter un disegno che mostrava una donna, generando come prevedibile diverse lamentele per via della descrizione che aveva inserito per l’immagine. Ciò che andava a scrivere era rivolto a coloro che criticavano ed accusavano dei semplici disegni di essere “misogini”:

“Se è misoginia evidenziare delle parti sessuali come il seno e il sedere quando si disegnano delle donne, allora se io disegnassi me stessa per come sono, una persona reale con delle tette grosse, un grosso c*lo e un busto magro, anche questa sarebbe misoginia e sfruttamento sessuale? Se vado a disegnare me stessa, dovrei quindi ridurre le dimensioni del mio seno e sedere?”

giappone

La polemica del Twitter giapponese

Inutile dire come questa provocazione abbia attirato così un bel po’ di commenti e critiche da parte dell’utenza Twitteriana, e soprattutto da persone che si identificavano come donne, accusando l’utente di essere un fake, di non essere quindi una donna per davvero.

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La discussione è continuata fino a quando l’utente non ha confermato di essere lei il soggetto nell’immagine, basato su una sua foto poi disegnata da Yuha Takamori.

“Non è possibile che sia reale, quest’immagine viola le leggi della gravità, queste immagini esagerate dovrebbero essere usate solo dov’è consentito”.

Questo era ciò che alcuni dicevano, mettendo in dubbio la possibilità che il seno nell’immagine fosse realmente così “sollevato”. L’utente però ha risposto prontamente a quest’insinuazione, pubblicando una foto di lei e il modo in cui il suo impressionante seno sia in grado di “supportare” facilmente uno smartphone.

L’utente ha scritto su Twitter di aver pagato la mangaka per farsi fare un disegno di sé stessa, decidendo poi di usarlo come immagine del profilo; le “femministe di Twitter” giapponesi però lo hanno trovato, dicendole di rimuoverlo e mettendo così in pratica la ben nota “cancel culture” che continua ad avvenire sempre più spesso sul web.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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