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Concorso “Ragazza liceale più kawaii del Giappone”: finaliste mettono in difficoltà i giapponesi

Quando si parla di standard di bellezza, ogni cultura ha le proprie definizioni ed aspettative, e lo stesso vale anche per il Giappone. Se si domanda alle ragazze giapponesi della loro idea di “apparire belle”, esse risponderanno che tra gli elementi chiave per un aspetto invidiabile vi è una pelle estremamente chiara e liscia, una silouhette magra e minuta, gambe snelle e una personalità “tranquilla”.

C’è da aggiungere però che mentre noi occidentali siamo abituati all’usare i termini “bello” e “carino” spesso come sinonimi o termini interscambiabili, in Giappone queste parole ottengono un peso più importante. Infatti, dietro la parola “kawaii” (carino) vi è una vera e propria cultura che si dirama inoltre in altre “sottocategorie” di “kawaii”.

Essa viene usata spesso per rappresentare qualcosa di piccolo, adorabile, capace di suscitare tenerezza, e viene usata per parlare anche di qualcosa di “bambinesco” o comunque lontano dalla bellezza ritrovabile in una persona adulta. Sarà anche per questo che “carino” viene usato come aggettivo che va a determinare il vincitore di una sfida tra studentesse delle superiori di tutto il Giappone.

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La sfida alla studentessa giapponese più carina dell’anno

Anche quest’anno in Giappone si tiene la sfida della “ragazza delle superiori più carina del Giappone”, definita anche “Highschool Girl Miscon 2022”. Si tratta di un particolare concorso di bellezza alla quale gli spettatori possono partecipare al processo decisionale, giudicando lo stile di vita delle ragazze delle scuole superiori.

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Le partecipanti selezionate per diventare finaliste ricevono poi un “addestramento” di tre mesi a Tokyo, prendendo lezioni di ballo, recitazione, canto, camminata, book fotografici, collaborazioni con agenzie dell’intrattenimento e la partecipazione in diverse promozioni pubblicitarie.

Negli scorsi giorni c’è stata la decisione delle 13 finaliste che andranno a partecipare all’ultima sfida determinante la vincitrice assoluta, ma sembra che le ragazze liceali selezionate ad oggi stiano creando diversi problemi decisionali tra i giapponesi, che sostengono ci sia una qualità troppo elevata per decidere tra le varie partecipanti, ognuna di esse una studentessa tra il primo e il terzo anno di liceo.

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Ecco le 13 finaliste, ciascuna rappresentante di un’area del Giappone: partendo da sopra troviamo Misaki Sugii (Aichi), Saya (Kagoshima), Iro (Toyama), Yuan (Osaka), Yuzu (Kanagawa), Mayu (Hokkaido).

Passando alla parte sotto, ci sono Mikuchi (Oita), Koharu (Prefettura di Fukuoka), Haruchi (Prefettura di Yamaguchi) , Moamoa (Prefettura di Fukuoka), Ayaka (Prefettura di Shizuoka), Lauri (Prefettura di Nagano), Meika (Prefettura di Chiba).

Vediamo alcune reazioni da parte dell’utenza a queste finaliste:

“Raro che per questo tipo di ragazze non ci siano “mostri”. Ci sono molte ragazze carine.”
“Sono tutte carine. Ognuna sembra avere un fiocco, si tratta di un costume di scena?”
“Di solito le scelte sono così terribili che mi verrebbe da fare la ramanzina a chi le ha scelte, ma stavolta il livello non è affatto basso”
“Alcune di loro sembrerebbero tipe da Nogizaka (gruppo idol)”

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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